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Come ottimizzare i link interni del tuo sito web

Creare opportuni collegamenti tra una pagina e l'altra del sito migliora il ranking di Google. In questo articolo trovi consigli e riflessioni sulla SEO dei link interni.
ottimizzazione link interni
Indice dei contenuti

Quando si parla di link spesso si pensa a collegamenti che da una piattaforma web portano ad un’altra: da un sito a un social, da un social a un blog, da un blog a un e-commerce, eccetera.

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Certo, tutti questi collegamenti sono importanti in una strategia di digital marketing, sia per la SEO sia per spingere le vendite, ma lo sono allo stesso modo anche i link interni a un unico dominio.

Collegare opportunamente le pagine di un sito web porta notevoli vantaggi, per questo è il caso di approfondire questo argomento.

Link interni: definizioni e vantaggi

Come ho già accennato nell’introduzione, i link interni sono i collegamenti che permettono con un clic di passare da una pagina a un’altra dello stesso sito web.

La rete di collegamenti interni forma la struttura del sito, la quale deve essere studiata per semplificare la navigazione dell’utente, un po’ come se i link fossero scorciatoie che consentono di arrivare velocemente alla meta mentre si passeggia tra le vie di una città sconosciuta.

Creare una buona struttura di link interni non è un esercizio di stile o un piacere che si fa agli utenti, ma è un’operazione che fa aumentare il traffico organico, perché aiuta il motore di ricerca a esaminare il sito con maggiore efficienza.

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Si può dire tranquillamente che curare i collegamenti tra le pagine web di un dominio è un’attività inscrivibile tra quelle della SEO tanto quanto la gestione dei backlink.

In poche parole, i link interni servono a:

  • Migliorare la UX
  • Semplificare il lavoro del crawler
  • Conquistare i primi posti della SERP
  • Distribuire il link juice

Prima di proseguire è opportuno spiegare meglio il concetto dietro all’ultima voce dell’elenco. La definizione di link juice è la seguente: “è il termine usato nel mondo SEO per indicare il valore passato da una pagina o sito all’altro attraverso i link”.

Il passaggio di valore riguarda sia i link esterni sia quelli interni, per questo sono altrettanto importanti la link building  e la progettazione della struttura dei collegamenti tra pagina e pagina dello stesso sito.

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Ottimizzazione link interni: l’importanza della struttura

Ottimizzare i link interni non significa creare una struttura del sito in cui tutto è collegato a tutto, perché questa sovraottimizzazione può portare addirittura a penalizzazioni da parte del motore di ricerca, ma comporta la progettazione accurata di collegamenti coerenti che distribuiscono il link juice da una pagina principale (tipicamente la home) alle altre pagine che si vogliono posizionare in SERP.

Per realizzare una corretta architettura dei collegamenti interni è utile sviluppare graficamente la struttura partendo dalla home e ramificando i collegamenti verso le categorie principali e secondarie del sito.

Una conformazione simile a una piramide con al vertice la home page dovrebbe garantire un certo equilibrio.

Questo approccio alla costruzione della rete dei link interni permette agli utenti e a Google di capire quali sono il tema centrale della pagina principale e gli argomenti correlati trattati nelle pagine collegate.

Se ci si trova a ottimizzare la struttura non equilibrata di un sito già esistente bisogna agire direttamente sulle pagine e sui contenuti che esse contengono.

Passando da un’approfondita analisi, si deve decidere cosa va eliminato perché poco utile, quali testi devono essere aggiornati/ampliati e quali, invece, è meglio spostare senza apportare modifiche sostanziali.

Tagliare i contenuti inefficaci del sito, proprio come si fa con i rami secchi di un albero, spesso comporta uno sforzo ma è un’attività che può portare vantaggi in termini di ranking.

La distribuzione dei link  per valorizzare le pagine importanti

Il principio di base è molto semplice e, come abbiamo già visto, simile a quello della link building: maggiori sono i link che portano a una pagina e maggiore è il valore che essa ha per Google.

Il parallelismo tra la valutazione del motore di ricerca e quella degli utenti continua anche in questo caso, perché se una persona navigando sul sito trova molti collegamenti verso una specifica pagina è portato a pensare che essa sia più importante rispetto ad altre meno linkate.

Per fare in modo che non ci siano errori di gerarchia bisogna usare strategicamente i link interni facendosi aiutare da tool specifici che ne analizzano la distribuzione.

L’obiettivo finale deve essere quello di avere le pagine fondamentali del sito più linkate internamente rispetto a quelle che si ritengono meno importanti.

È basilare anche verificare che tutte le pagine web siano raggiungibili da un utente eseguendo pochissimi passaggi, ovvero facendo pochi clic sul sito.

Questo discorso potrebbe portare a pensare che solo i collegamenti dal menù della home page siano importanti, invece lo sono anche i collegamenti provenienti dal blog inserito nel sito web o dalle schede prodotto dell’e-commerce, purché i contenuti siano coerenti con la pagina che viene linkata.

Usare le parole chiave per ottimizzare i link interni

La base della SEO continua ad essere la ricerca delle parole chiave e questo vale anche per l’ottimizzazione dei link interni.

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Una buona keyword research è determinante per:

  • Creare nomi delle sezioni del sito in linea con le ricerche degli utenti
  • Costruire URL parlanti (ovvero quelli che descrivono il contenuto della pagina)
  • Stabilire gli Anchor Text da utilizzare (il testo cliccabile che racchiude il collegamento a una pagina)
  • Inserire Breadcrumb logici (una serie di parole con link che ricostruiscono il percorso fatto dall’utente per raggiungere una pagina e che possono essere cliccate per tornare indietro)

Le parole chiave devono essere usate nella gestione dei link interni per cercare di dare agli utenti un’esperienza di navigazione eccellente, ad esempio per spostarsi semplicemente da un contenuto ad un altro semplicemente cliccando su un anchor text o su un breadcrumb, e per fare in modo che Google capisca perfettamente cosa tratta l’intero sito web.

Infine un’ultima riflessione: non bisogna cadere nella tentazione di farcire i testi di decine di collegamenti o di voler ficcare a forza una keyword in una frase per poterci linkare una pagina.

Per evitare di fare errori è sempre meglio affidarsi a esperti di SEO e strategie di digital marketing.

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L'autore di questo post

Luca Lanzoni
Luca Lanzoni
Luca Lanzoni è copywriter freelance e scrive per piattaforme online dal 2006. Dopo aver affrontato studi di web marketing si dedica alla realizzazione di contenuti per strategie di comunicazione digitale. Oggi collabora con specialisti di SEO, SEA, SMM, Inbound, realizzando testi mirati per blog, siti, e-commerce, landing page, social network.

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