Landing Page: cosa sono e come crearle. Guida efficace

landing page
Indice dei contenuti
Un esempio di landing page
Un esempio di landing page

La Landing Page è uno degli elementi chiave del Digital Marketing, ed è anche uno dei concetti più fraintesi, per questo motivo merita un approfondimento.

Per cominciare, l’immagine alla tua sinistra (o in alto se stai leggendo da smartphone) rappresenta un tipico esempio di Landing Page.

Se la osservi bene, noterai che ha una struttura differente da altri tipi di pagine web, come ad esempio la tipica home page di un sito, o l’articolo di un blog, o ancora la scheda prodotto di un e-commerce.

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In questo articolo andrò a spiegarti, in maniera semplice ma precisa, che cosa sono queste particolari pagine, a cosa servono, come puoi creare le tue grazie ad appositi strumenti (gratis e a pagamento) e come fare in modo che siano efficaci.

Per aiutarti a capire meglio tutto questo, lo farò con 90 template (modelli) che ti serviranno per trovare ispirazioni e idee quando dovrai realizzare le tue.

Cominciamo!

Traduzione e significato

Siamo in uno di quei rari casi in cui la traduzione letterale del termine non ci aiuta a comprendere correttamente il suo significato. Infatti, questa frase significa letteralmente “pagina di atterraggio” (dall’inglese: landing=atterraggio e page=pagina).

Data la traduzione, saremmo portati a pensare che il termine faccia riferimento a qualunque pagina del nostro sito dove gli utenti atterrano, per esempio a seguito di una ricerca su Google o di una campagna pubblicitaria online. Il che non è del tutto sbagliato, ma risulta essere una definizione troppo generica e poco accurata.

Cos’è una Landing Page: la definizione corretta

Una Landing Page è una pagina realizzata con l’obiettivo di convertire i visitatori del sito in lead (contatti) o in clienti. 

I suoi obiettivi possono perciò essere 2: portare l’utente a compilare un modulo di contatto, o (nei casi i n cui è possibile la vendita online) indurlo ad acquistare direttamente. Naturalmente, la pagina dovrà essere realizzata in maniera differente a seconda che l’obiettivo sia l’uno o l’altro.

In entrambi i casi però, la pagina viene realizzata appositamente allo scopo di raggiungere un obiettivo specifico ed univoco, che possiamo chiamare conversione. Ciò rende questo tipo di pagine differenti dalle “normali” pagine web, progettate per la semplice consultazione di informazioni (come ad esempio l’articolo di un blog o rivista online, la pagina “Chi siamo” di un sito aziendale contenente la storia della ditta, o una galleria di immagini, una pagina di Wikipedia, eccetera).

Vediamo di seguito i 2 tipi di pagine, dal punto di vista degli obiettivi, con l’aiuto di due esempi realizzati da Luca Orlandini, uno dei maggiori esperti italiani di questo campo:

1. Landing Page per la Lead Generation (Squeeze Page)

Si tratta del tipo più diffuso. Consiste in una pagina dove ogni elemento è studiato per indurre l’utente a lasciare volontariamente i suoi dati di contatto attraverso la compilazione di un apposito modulo (form) presente all’interno della pagina stessa. Queste pagine sono talvolta chiamate Squeeze Page (dal verbo inglese to squeeze, “spremere, comprimere”).

Chiaramente, è necessario che all’interno di questo tipo di pagina sia presente e ben visibile il modulo di contatto, e che risulti semplice e chiaro, per gli utenti che atterrano sulla pagina, come fare per lasciare i propri dati (nota la freccia che punta verso il modulo).

La lead generation (o generazione di un contatto) è l’attività di web marketing volta a trasformare visitatori di un sito web in contatti (ovvero ottenere i loro dati, come indirizzo mail, nome, numero di telefono, ecc.) al fine di poter stabilire con loro una relazione che possa successivamente portare alla vendita.

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Si tratta di un’attività fondamentale per la stragrande maggioranza (se non la totalità) delle aziende che vogliano sfruttare il canale online per raggiungere i propri obiettivi di business.

In questo ambito, le Landing Page svolgono un ruolo essenziale.

Leggi anche: 5 tecniche di lead generation per il B2B che funzionano davvero

2. Landing Page per la vendita (Sales Page)

Per alcuni prodotti o servizi, la transazione economica può avvenire direttamente online (si parla perciò di siti e-commerce). In questi casi è possibile realizzare particolari tipi di pagine il cui obbiettivo è la vendita (Sales Page, o pagine di vendita).

sales page esempio

Come vedi, in questo caso non c’è alcun modulo di contatto da compilare, ma l’azione richiesta è l’iscrizione al corso (acquisto del biglietto d’ingresso). Cliccando sul pulsante “iscriviti subito” si verrà rimandati in una pagina “carrello”, dove sarà possibile effettuare la transazione (presumibilmente inserendo il proprio numero di carta di credito, PayPal o altre forme di pagamento).

Per ovvi motivi, non tutti i prodotti e servizi si prestano alla vendita online. Per esempio, per l’acquisto di bene molto costoso, come un immobile o un’auto di lusso, difficilmente sarà possibile (e opportuno) utilizzare pagine di questo tipo. Converrà invece utilizzare pagine del primo tipo (per fare Lead Generation) puntando sull’acquisizione di contatti interessati, per poi portarli gradualmente alla vendita tramite altre operazioni di marketing (che sono essenzialmente l’Email Marketing e/o il contatto telefonico e/o la visita di un responsabile commerciale).

Il concetto di conversione

Come abbiamo visto, il concetto di Landing Page è strettamente legato a quello di conversione. Ma che cosa si intende esattamente per conversione? Per capirlo, prendiamo la definizione tratta dalla guida ufficiale di Google Analytics:

Un’attività completata, online o offline, importante per il successo della tua attività. Ad esempio, una registrazione completata alla tua newsletter elettronica (una conversione all’obiettivo); oppure un acquisto (una transazione, a volte chiamata conversione e-commerce).

Una conversione può essere macro o micro. Una macro conversione è generalmente una transazione di acquisto completata. Invece, una micro conversione è un’attività completata, come una registrazione via email, che indica che l’utente potrebbe effettuare una macro conversione.

La conversione è quindi, in generale, il raggiungimento di un obiettivo specifico più (macro) o meno (micro) importante per la nostra attività.

La Landing Page è in sostanza una pagina appositamente creata per la conversione, che a seconda dei casi potrà essere intesa come generazione di un contatto (lead generation, o micro-conversione), o direttamente come vendita (macro-conversione).

Tutto chiaro fin qui? 😉

Il processo d’acquisto

Non possiamo comprendere al meglio l’utilità di queste particolari pagine all’interno di un progetto di web marketing senza vedere dove si collocano nell’ambito del processo d’acquisto.

Partiamo dal presupposto che ogni azione di web marketing è finalizzata – direttamente o indirettamente – alla vendita. Gli utenti, prima di acquistare, attraversano diverse fasi, che possono variare sensibilmente, nelle modalità e nei tempi, a seconda del tipo di prodotto o servizio che intendono comprare.

Un esempio pratico può aiutarci a comprendere questo punto importante. Poniamo che, mentre sto scrivendo questo articolo, cominci ad avvertire un forte mal di denti. Per risolvere il problema, decido di cercare su Googledentista bologna“, il motore di ricerca mi restituirà una serie di risultati, sia organici che a pagamento. A questo punto cliccherò sui primi risultati, confrontando prezzi (se visibili), leggendo eventuali testimonianze dei pazienti e valutando la distanza dal mio ufficio. Infine, una volta scelto il dentista che risponde meglio alle mie esigenze, compilerò il modulo di contatto presente sul suo sito per fissare una visita.

Ti ho voluto mostrare un ipotetico processo d’acquisto (ma potrebbe essere molto diverso, se volessi acquistare un paio di scarpe o prenotare una vacanza) e le sue fasi, che qui riporto in breve:

  • Ricerca di una soluzione a un mio problema
  • Confronto / Valutazione della migliore soluzione
  • Decisione / Prenotazione (acquisto)
  • Soddisfazione o insoddisfazione del servizio acquistato (ho risolto il problema?)

Sebbene tempi, modi e mezzi cambino a seconda del prodotto o servizio, ogni acquisto – sia online che offline – passa attraverso una serie di fasi. Il compito di qualunque progetto di web marketing (e, in generale, di marketing) è quello di analizzare questo processo e le sue fasi per un determinato settore/prodotto/azienda al fine di elaborare, grazie ai dati raccolti, la migliore strategia per intercettare i potenziali clienti ed ottimizzare ciascuna delle fasi.

Nel marketing online si utilizza l’immagine ad imbuto (funnel) per rappresentare il processo d’acquisto.

Date queste premesse, vediamo ora dove si collocano, e quale ruolo svolgono, le Landing Page nell’ambito dell’intero processo.

Nella prima fase (denominata attirare nell’immagine precedente) dobbiamo fare in modo di intercettare i nostri potenziali clienti attraverso azioni di comunicazione, come ad esempio pubblicità a pagamento (Google AdWord, Facebook ADS, ecc.), ottimizzazione per i motori di ricerca, condivisioni sui social network, eccetera.

Nella seconda fase (convertire) dobbiamo fare in modo che gli utenti che sono entrati in contatto con noi acquistino o lascino i loro dati di contatto. Ed è proprio in questa fase che le landing svolgono il ruolo principale.

Le pagine vengono perciò in genere visualizzate in risposta al clic su un risultato di ricerca o su un annuncio online (o altre azioni di marketing), e devono per questo motivo essere una logica estensione della pubblicità, risultato di ricerca o link da cui gli utenti sono arrivati.

Andiamo un po’ più nel dettaglio.

Campagne Pay per Click

Uno dei metodi migliori e più utilizzati per portare traffico alle Landing Page sono le campagne pay per click (PPC). Si tratta della forma di pubblicità più diffuso su Internet, dove gli inserzionisti pagano soltanto a seguito di un azione (click o numero di visualizzazioni) compiuta dagli utenti.

Un esempio sono gli annunci o i banner di Google AdWords (rete ricerca e rete display), gli annunci Facebook ADS, i LinkedIn ADS.

Quando si creano campagne pubblicitarie mirate a portare gli utenti su una pagina, la cosa più importante da tener presente è la coerenza tra il messaggio pubblicitario e la pagina. Coerenza che va rispettata sia a livello di copy (testo dell’annuncio) che di immagine (ove presenti foto).

Questo annuncio Facebook porta i visitatori a una pagina di destinazione specifica per il contenuto promosso. L’utente non deve fare ulteriori clic o cercare sul sito la maglietta pubblicizzata nell’annuncio. LL Bean spinge i visitatori direttamente sulla pagina esatta dove possono acquistare la maglia, che viene presentata con la stessa foto presente nell’annuncio.

Per approfondire, puoi leggere questo articolo sui 3 errori tipici da evitare

Canvas: le “Landing Page” di Facebook

Canvas è uno strumento a disposizione degli inserzionisti Facebook, con cui si può facilmente costruire una sorta di landing page all’interno del noto social network, utilizzando una combinazione di video, immagini e pulsanti Call to action. Gli utenti che vedono Canvas possono scorrere un carosello di immagini, visualizzare immagini panoramiche muovendo il loro smartphone, e zoomare per visualizzare le immagini in dettaglio.

Canvas è stato costruito esclusivamente per i dispositivi mobili, per velocizzare il caricamento dei contenuti e garantire un’esperienza senza soluzione di continuità per chi naviga su Facebook con Android e iOS. Sfruttando la stessa tecnologia utilizzata per visualizzare foto e video rapidamente dell’app di Facebook, le Canvas sono fino a 10 volte più veloci rispetto allo standard sul web da mobile.

Con Canvas si ha un buon controllo sulla creatività e si possono raggiungere obiettivi come raccontare la storia del marchio o promuovere un nuovo prodotto mostrandolo al pubblico di Facebook.

Meglio Canvas o una Landing Page “tradizionale” realizzata fuori da Facebook? Non c’è una risposta univoca a questa domanda. Sicuramente Canvas ha il vantaggio della maggiore velocità di caricamento, ma è uno strumento limitato agli utenti Facebook e al mobile, quindi non può sostituire in tutto e per tutto una pagina del tuo sito.

SEO

Un’altra fonte di traffico per le Landing Page è quello derivante dai risultati organici (non a pagamento) dei motori di ricerca. Per ottenere questo tipo di traffico, è necessario che la pagina soddisfi i requisiti dell’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO). Da questo punto di vista, non è differente da una qualunque altra pagina di un sito web, ovvero, le regole SEO sono le stesse.

Affinché una pagina porti traffico SEO, è necessario effettuare a priori un’analisi approfondita delle parole chiave per individuare qual è la parola chiave principale su cui puntare, ossia cercare di posizionarsi tra i primi risultati per quella ricerca.

Ad esempio, se la mia landing deve servire a raccogliere contatti per vendere polizze assicurative per l’auto a Padova, dovrà essere ottimizzata per una parola chiave come “assicurazione auto padova” (nota: ho usato questa parola solo per farti capire il concetto, non ho realmente effettuato un’analisi del settore assicurativo, quindi la parola chiave migliore lato SEO potrebbe essere diversa).

Successivamente sarà necessario inserire la parola scelta in alcuni punti specifici della pagina, come ad esempio il tag title, l’URL, il testo, eccetera, nonché assicurarsi che la pagina riceva un buon numero di link pertinenti.

Per approfondire l’argomento ti invito a leggere:

Email Marketing

L’Email Marketing e le Landing Page sono due concetti strettamente legati.  Qual è il loro rapporto? Essenzialmente, l’email marketing può in questo ambito servire per due scopi:

  • Per portare traffico alla pagina
  • Per effettuare azioni di marketing a seguito dell’acquisizione del contatto

Nel primo caso, possiamo utilizzare la nostra lista mail per invitare gli iscritti a compiere un’azione specifica, per esempio l’acquisto di un prodotto in offerta.

Nel secondo caso, la Landing Page è il punto di partenza dell’azione di mail marketing volta a trasformare il contatto in cliente.

Ogni azione di mail marketing corretta prevede in primo luogo una strategia di acquisizione del contatto. Migliore sarà la nostra lista mail, più alte saranno le probabilità che le azioni di email marketing risultino efficaci.

Infatti, le statistiche dimostrano che se acquistiamo o affittiamo una lista mail di utenti che non hanno scelto volontariamente di ricevere messaggi di posta elettronica da noi, nella quasi totalità dei casi non otterremo alcun risultato dalla nostra campagna mail.

Al contrario, attraverso pagine efficaci possiamo raccogliere dati di persone realmente interessate a stabilire un contatto con noi.

A seguito dell’acquisizione del contatto, l’email marketing svolgerà un ruolo chiave, ovvero portare, più o meno gradualmente a seconda del tipo di prodotto/servizio, alla vendita.

L’attività di email marketing sopra descritta viene spesso denominata lead nurturing, che significa letteralmente nutrire i propri contatti con una serie di mail educative, fino a quando saranno pronti all’acquisto. Questa attività può essere, a seconda dei casi, più o meno automatizzata.

Blog

Anche se grazie a campagne pubblicitarie, ottimizzazione SEO e mail marketing possiamo portare le persone direttamente sulle nostre Landing, questo non significa che non possiamo sfruttare le altre pagine del nostro sito che generano traffico, come ad esempio gli articoli del nostro blog, per portare ulteriori visite a queste pagine.

Sfruttare il collegamento tra il nostro blog e le nostre Landing, non solo porterà più traffico e conversioni ad esse, ma sarà anche un ottimo modo per monetizzare i nostri sforzi nella creazione di contenuti informativi.

Per approfondire puoi leggere: Il Content Marketing non ti farà vendere

Ma come fare? Il metodo migliore è utilizzare lo spazio a nostra disposizione, ad esempio la colonna di destra, per inserire un banner contenente una call-to ation, cioè un invito esplicito a visitare la pagina (ovviamente, collegato con un link alla pagina).

Ecco un esempio preso proprio dal nostro blog:

Affinché risulti efficace, l’invito all’azione nel banner (call-to action) deve essere o contenere un verbo all’imperativo, come “scopri”, “scarica gratis”, “acquista subito” ecc. inserito all’interno di un pulsante ben visibile, molto meglio se di un colore in contrasto con lo sfondo.

In occasione del lancio del mio webinar gratuito “Vendere con l’Inbound Marketing”, ogni articolo del blog conteneva in alto a destra il banner che hai visto. Essendo il nostro blog molto visitato, ha portato parecchi iscritti in più al webinar rispetto a quelli che abbiamo generato con pubblicità, ottimizzazione e condivisioni sui social.

call-to-action blog

Come vedi dall’esempio, anche in questo caso bisogna seguire la stessa logica delle campagne pay per click, il banner è infatti coerente con la Landing Page sia come immagine – il mio faccione 😛 – che come testo.

Strategia di Lead Generation

Quando creiamo pagine finalizzate all’acquisizione di contatti, una delle strategie più diffuse ed efficaci è quella di offrire un contenuto gratuito in cambio dei dati.

Questo contenuto, che può essere fisico o virtuale, è detto lead magnet, ossia magnete per i lead. Esistono tantissimi esempi di lead magnet che puoi usare per generare contatti. Di seguito ti fornisco alcuni spunti:

  • Ebook
  • Buoni sconto
  • Consulenza / visita gratuita
  • Campione omaggio
  • Quiz / sondaggi
  • Prova gratuita / demo
  • Webinar / Video
  • Concorsi
  • Online tool

In questo esempio, MailUp, piattaforma italiana per l’invio di campagne di mail marketing, offre gratuitamente un ebook sulla vendita online.

mailup Elementi chiave

Sebbene queste pagine possano essere molo differenti nei colori e nel layout (la disposizione dei vari elementi), ci sono alcuni elementi che non possono mancare in ciascuna di esse. L’assenza o la poca efficacia di uno o più tra questi elementi potrebbe influire negativamente sull’obiettivo di vendita o di lead generation per cui abbiamo creato la pagina.

Titolo

Un titolo accattivante può fare la differenza tra una pagina che converte ed una poco efficace. Il titolo è il primo elemento che balza agli occhi del lettore. Proprio come accade per un messaggio pubblicitario, per un articolo di giornale, o per un post del blog, lo stesso avviene per le Landing Page: più il titolo è efficace, più persone saranno indotte a continuare a leggere il contenuto, e di conseguenza a compiere l’azione.

Copy

Come per il titolo, anche il testo (copy) è importantissimo. L’obiettivo della landing, come abbiamo detto, è indurre ad un’azione ben precisa, e tutti gli elementi della pagina devono convergere verso questo obiettivo, in primis il suo contenuto.

Se il testo non è abbastanza convincente, le probabilità di successo saranno molto base.

Visual

La presenza di un elemento visivo, come una foto o un video, è sicuramente raccomandabile all’interno di una pagina efficace. Il nostro cervello elabora le immagini molto più velocemente rispetto ai contenuti testuali.

Call-to-action

Un invito all’azione esplicito e ben visibile è indispensabile per il raggiungimento dell’obbiettivo, sia che si tratti della vendita che della lead generation.

Invia“, “Iscriviti oggi“, “Scarica subito“, “Acquista ora” e un bel pulsante spiccante saranno i tuoi migliori alleati.

Form

Se non si tratta di una pagina di vendita, è necessario che sia presente il modulo di contatto in bella evidenza. Possibilmente, cerca di limitare i campi da compilare a quelli strettamente necessari all’obbiettivo. Tienti presente che, anche se ottieni solo l’indirizzo mail, successivamente potrai chiedere più dati.

Elenchi

Un altro elemento indispensabile è l’elenco dei benefici che il visitatore otterrà compiendo l’azione obiettivo (acquisto o compilazione del form). Se non ottengo nessun beneficio lasciandoti i miei dati, perché dovrei farlo? Un bell’elenco puntato è la soluzione ideale per esporre i benefici: chiaro, sintetico e preciso.

Nota bene che, quando andremo a scrivere il nostro elenco, dovremo stare attenti a metterci dalla parte del cliente e non del venditore. Questo significa che non dobbiamo elencare le caratteristiche del prodotto / servizio, ma i benefici che questo può portare. Questo non è così scontato come può sembrare, molti commettono l’errore di concentrarsi troppo sul loro prodotto dimenticando che l’obiettivo è convincere gli utenti a compiere l’azione.

Testimonianze

Un punto cruciale quando si cerca di vendere, o anche solo di farsi lasciare il contatto, è quello di cercare di rassicurare il potenziale cliente / contatto. L’ostacolo della diffidenza nei confronti del venditore è uno dei principali problemi da risolvere in ogni trattativa di vendita (sia online che offline).

Per questo motivo, è indispensabile includere in una Landing Page degli elementi che stabiliscano fiducia, come ad esempio testimonianze o recensioni di clienti soddisfatti.

Pulsanti social

Anche se non sono un elemento essenziale per il raggiungimento dell’obbiettivo, potrebbe essere opportuno includere i pulsanti di condivisione sui principali social network per favorire le condivisioni della pagina da parte dei visitatori nella loro rete sociale.

Se i visitatori troveranno la pagina interessante, potrebbero far conoscere la nostra offerta ad altre persone (i loro contatti sui social) che non abbiamo raggiunto attraverso le nostre azioni di marketing. E tutto questo gratis 🙂

Menu (assenza)

Il menu di navigazione (quello presente in alto in ogni pagina di qualunque sito web) potrebbe rappresentare una “via di fuga” per i visitatori. L’obiettivo è fare in modo che gli utenti compiano l’azione desiderata, pertanto, ogni altro elemento che li conduca al di fuori della pagina potrebbe costituire un ostacolo.

Pertanto, è bene rimuovere il menu di navigazione del sito per fare in modo che l’unico elemento cliccabile della pagina sia la call-to action.

Ecco un altro esempio con indicati i vari elementi chiave sopra descritti:

Fonte immagine: E-samurai

Come realizzare Landing Page

Queste pagine possono essere create utilizzando il codice HTML insieme ad altri linguaggi di programmazione per la creazione di pagine dinamiche e interattive (php, asp, javascript, ecc.). Per creare Landing Page in questo modo occorre chiaramente possedere competenze tecniche che non sono ad appannaggio della maggior parte delle persone.

Occorrerà quindi in questo caso rivolgersi ad un esperto o, meglio, a un team di esperti. Ti ricordo che, pur essendo la parte tecnica essenziale per il funzionamento, la programmazione è solo uno degli aspetti. Le landing coinvolgono anche competenze di grafica, usabilità e, soprattutto, di marketing.

In alternativa, è possibile crearle tramite appositi programmi che permettono, anche a chi non ha competenze di programmazione e grafica, di realizzarle in maniera piuttosto semplice e risparmiando tempo. Queste piattaforme dispongono di tantissimi template, ovvero modelli precostituiti, modificabili ed adattabili ad ogni esigenza specifica.

Questi programmi sono a pagamento, ma in genere con una piccola spesa sarà possibile liberarsi da molti problemi ed accedere ad un sacco di funzioni che solamente un team di sviluppo con grande esperienza potrebbe realizzare.

Programmi per crearle (generator)

Esistono molti software online a pagamento che permettono la creazione di Landing Page, di seguito ti fornisco un elenco dei migliori che conosco, con relativi costi:

GetResponse (49$/m)

Consente di creare e pubblicare le pagine in pochi minuti. Dispone di oltre 100 template pronti all’uso, di un potente e semplice editor, di form integrati e una serie di strumenti di ottimizzazione che ti aiuteranno a generare pagine ad alta conversione senza competenze informatiche.

GetResponse non è solamente un servizio per la creazione di pagine, ma anche uno strumento per la creazione e invio di mail con funzionalità di marketing automation (beta).

Unbounce (49$/m)

Questo potente strumento permette di creare le pagine senza alcun aiuto da parte di un team tecnico. Con Unbounce si può facilmente costruire una pagina ad alta conversione, pubblicarla sul web con un click e testarla, il tutto senza alcuna conoscenza di HTML.

Probabilmente il miglior strumento per fare A/B test sulla landing. Dispone di 85 modelli di alta qualità.

Instapage (29$/m)

Con 1 milione di pagine create e un tasso di conversione medio superiore al 25%, Instapage è sicuramente una delle soluzioni più semplici ed economiche.

Fornisce una perfetta integrazione con CRM, e-mail marketing, social e strumenti di ottimizzazione senza bisogno di programmazione.

OptimizePress (97€) [per WordPress]


Si tratta di un plugin di WordPress specifico per Landing Page. Ideale se hai un sito in WordPress. A differenza degli altri strumenti citati, paghi solo una volta invece di un canone mensile, ed hai tutti i vantaggi di uno strumento professionale. Questo lo rende senza dubbio una delle soluzioni migliori come rapporto qualità/prezzo.

Come realizzarle gratis

Per creare Landing Page gratis e senza limiti dovresti avere competenze di codice HTML. Se non disponi di tali competenze, esiste un software che si chiama KickoffLabs che permette di creare le pagine gratis, ma con parecchie limitazioni, tramite un editor semplice che consente di evitare di mettere mano al codice.

KickoffLabs è principalmente un servizio di creazione e di gestione di campagne di email marketing a pagamento, ma propone anche un piano gratuito, con limitazioni nel numero di pagine creabili e nelle funzioni a disposizione (ad esempio, non potrai usare il tuo nome di dominio).

Come creare Landing Page di successo

Qual è il segreto per creare pagine realmente efficaci? Nel suo libro “Landing Page Efficace”, Luca Orlandini, che a mio parere è il maggior esperto italiano della materia, spiega il suo metodo per ottenere ottimi risultati in qualunque settore. Luca chiama il suo metodo OGGI VINCI TU, una formula semplice per identificare le tre fasi fondamentali del processo d’acquisto.

OGGI: è la fase di atterraggio sulla pagina, serve per convincere il visitatore che ha trovato la soluzione al suo problema, perciò oggi il suo problema è risolto e non deve più cercare risposta altrove.

VINCI: è la fase di conversione, ovvero convincere l’utente che non ha nulla da perdere, può solo vincere se compie subito l’azione di conversione.

TU: è la fase di soddisfazione del cliente. Tu serve a ricordarci di mettere sempre il potenziale cliente al centro della nostra azione di marketing, perché un cliente soddisfatto contribuirà (attraverso la sua testimonianza) a rendere la nostra offerta ancora più credibile e competitiva.

Per approfondire, acquista il libro o vista il sito Offerta Invincibile.

Come misurarne l’efficacia

L’efficacia di una Landing Page si misura in ultima analisi con il conversion rate (tasso di conversione) che è il rapporto tra numero di visite e numero di conversioni.

Poniamo il caso in cui il mio obiettivo di conversione sia la lead generation: se su 100 visite alla pagina otterrò 15 contatti, il mio conversion rate sarà del 15%.

Un conversion rate alto è un buon indicatore dell’efficacia della pagina. Ma cosa significa “alto? Tieni presente che, in media, una pagina ottimizzata può avere un tasso di conversione anche superiore al 30%, ma questo dato lascia il tempo che trova, poiché tutto dipende dal costo e dal valore percepito dell’offerta.

Per fare un esempio pratico, se con la tua pagina vuoi vendere un prodotto, è ovvio che il tuo tasso di conversione sarà molto più basso del caso in cui tu offra un contenuto gratuito in cambio della mail. Ti consiglio di guardare sempre i numeri attraverso le lenti del buon senso e dell’intelligenza 😉

Tracciamento delle conversioni

Il modo migliore per tracciare le conversioni di una pagina per la raccolta contatti è quello di creare una Thank You Page associata, ovvero una pagina di ringraziamento a cui si può accedere soltanto dopo aver compiuto l’azione obiettivo della landing (ovvero, dopo aver compilato il modulo di contatto).

La thank you page non ha solamente lo scopo di ringraziare gli utenti per averci fornito i loro dati, ma anche di tracciare, attraverso un apposito codice da inserire nella pagina stessa, le nostre conversioni.

Grazie a questo metodo di tracciamento non avremo solamente il numero totale di conversioni per ciascuna landing, ma anche, se impostato correttamente, il numero di conversioni provenienti da ciascuna campagna di marketing che abbiamo attivato. Questo è essenziale per determinare quale canale di traffico porta più conversioni, e di conseguenza ottimizzare il budget della comunicazione.

Come testare l’efficacia: l’A B test

Hai seguito tutte le istruzioni per creare una pagina efficace? Bene! Ma come fai ad essere certo che funziona davvero al meglio, e non potrebbe essere migliorata per ottenere ancora più conversioni?

Anche se la tua pagina ottiene un buon numero di conversioni, probabilmente a un certo punto verranno in mente domande tipo:

Cosa succederebbe se la mia pagina avesse un titolo diverso?

E se avessi usato un pulsante di un altro colore?

Il metodo che si utilizza per stabilire quali cambiamenti possono migliorare i tassi di conversione si chiama A/B test (o split test).

Come suggerisce il nome, consiste nel realizzare due versioni di Landing Page (A e B) identiche tranne che per una variante che potrebbe influenzare il comportamento di un utente. La versione A potrebbe essere la versione attualmente utilizzata (originale), mentre la versione B quella con la modifica (variazione).

Qui ci sono alcuni degli elementi che possiamo cambiare nel nostro test:

  • Titolo
  • Copy
  • Immagine di sfondo
  • Immagini del prodotto
  • Colori
  • Colore del pulsante call-to action

Affinché il test funzioni, è assolutamente necessario fare un solo cambiamento alla volta. Se le due versioni fossero diverse, ad esempio, sia come titolo che come immagine del prodotto, non sapremo quale delle due modifiche è responsabile dell’aumento/diminuzione dei tassi di conversione.

I programmi che ho citato sopra consentono di eseguire l’A/B test sulle tue pagine in maniera piuttosto semplice. Ti consiglio vivamente di eseguire questo tipo di esperimenti almeno ogni tanto, per assicurarti di ottenere il massimo dalle tue landing.

L’analisi di Instapage

Gli esperti di Instapage, il già citato software per la creazione di pagine, hanno deciso di assumersi un compito colossale. Hanno scelto ben 100 esempi di Landing Page (realizzati da aziende reali) e li hanno esaminati per mostrare esattamente ciò che funziona e ciò che non funziona.

Questa risorsa utilissima spiega, per ogni pagina presa in esame, quali elementi aiutano il processo di conversione e quali invece andrebbero migliorati.

Guarda 100 esempi qui

Qui ci sono altri 16 esempi italiani e stranieri di alcune tra le migliori, che puoi modellare sulle tue esigenze:

90 modelli gratis

Nel corso degli ultimi due anni, l’azienda americana LeadPages ha realizzato molti modelli. All’indirizzo che segue potrai scaricare gratuitamente quello che ti piace di più (o anche tutti) tra 90 template e utilizzarlo sul tuo sito.

Se vuoi usarli, è necessario che tu abbia un po’ di dimestichezza col codice HTML, o che li passi al tuo sviluppatore web di fiducia affinché li personalizzi. Altrimenti, potrai comunque prenderli come esempio per imparare qualcosa in più e trovare ispirazione.

Scarica gratis 90 template

Conclusioni

Secondo Eisenberg Holdings, le aziende, per portare persone sulle loro pagine,  spendono 92 volte quello che spendono per convertire questi visitatori in contatti e clienti.

In altre parole, per ogni 92 dollari spesi in pubblicità, solo 1 dollaro viene investito in CRO (conversion rate optimization, ottimizzazione dei tassi di conversione).

Scioccante, vero?

Perché le aziende buttano via soldi in quel modo? Probabilmente perché trascurano l’importanza delle Landing Page ottimizzate per il processo di vendita.

Mi auguro di aver fatto un po’ di chiarezza in merito con questo articolo e i suoi esempi. Se hai qualcosa da aggiungere, scrivilo nei commenti!

Alla prossima 😉

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L'autore di questo post

3 risposte

  1. Ciao Jacopo, grazie per questi articolo veramente dettagliato ed esaustivo. Sono d’accordo con te che le landing page vengono spesso fraintese o più che altro non vengono progettate come si dovrebbe e addirittura non vengono inserite all’interno di una strategia. Per la serie: ho visto cose…. 😀 . Sono stata fortunata ad atterrare su questo articolo mentre facevo delle ricerche per scrivere il mio, così ho potuto confrontare i miei dati con i tuoi. La cosa che mi ha fatto più piacere è che hai parlato tanto della strategia e della tecnica mentre io invece, da appassionata di CRO e comportamento utenti, mi sono focalizzata sulla psicologia applicata alle landing page. Mi farebbe piacere se ci dessi un’occhiata perchè questi due articoli insieme si completano davvero… lo trovi qui: http://www.siteinside.com/psicologia-landing-page

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Oltre all’attività dei competitor, la visibilità dipende da budget e ranking dell’annuncio, fattori che puoi controllare per migliorare la tua posizione in serp.

dirette instagram
Giuliana Curato

Dirette Instagram: come fare le live su IG

Ti chiedi come sfruttare al meglio le dirette Instagram per connetterti con il tuo pubblico e ottimizzare la tua presenza online ma non sai da dove iniziare? Allora sei nel posto giusto.

regolamentazione intelligenza artificiale
Caterina Quaiotti

AI Act e regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale

L’impatto dell’utilizzo dell’IA è tangibile in diverse aree, promuovendo l’efficienza operativa, la competitività e l’innovazione e possiamo per questo parlare di benefici evidenti e concreti. 

La sua rapida diffusione solleva anche questioni etiche e giuridiche cruciali.

La necessità di una regolamentazione legale dell’Intelligenza Artificiale è emersa come una priorità fondamentale per garantire un utilizzo responsabile e sicuro di questa tecnologia avanzata. Facciamo un po’ di chiarezza in materia.

informazioni aste google ads
Beatrice Romano

Informazioni sulle aste e analisi competitors su Google Ads

Quando si lavora in Google Ads è importante monitorare ciò che fanno i competitor non solo per i prodotti o servizi che offrono agli utenti, ma anche per capire come si propongono, che linguaggio usano e a cosa danno più importanza. In questo articolo ti parlerò dell’analisi dei competitor a partire dalle parole chiave presenti all’interno delle campagne in rete di ricerca.

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