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Landing Page: 3 errori tipici da evitare

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Chiedi a 10 persone cos’è una Landing Page e otterrai 10 risposte diverse. Le Landing Page sono tra i concetti più fraintesi nel marketing online che io abbia mai sentito. Non c’è da stupirsi perciò quando si incappa in uno di questi tre errori tipici che continuano ad apparire così regolarmente nelle Landing Page che incontro in rete, persino tra quelle delle grandi aziende.

Che cos’è una Landing Page?

Come si fa a definire il concetto di “landing page”? Nel vero senso del termine, è qualsiasi pagina – del tuo sito o meno – dove un visitatore atterra (da qui deriva il nome: “pagina di atterraggio”) dopo essere stato volutamente mandato lì da una sorta di “miccia” o “molla”, cioè un elemento per far scattare il meccanismo.

Così, per esempio, una landing page potrebbe anche essere la tua home page, dove le persone atterrano dopo aver cliccato su un risultato organico sui motori di ricerca (gratuito). Ma più frequentemente, le landing page sono utilizzate in campagne di marketing mirate, dove la “miccia” – che può essere un annuncio di Facebook, un annuncio AdWords, una email, un banner, ecc. – spinge il traffico verso una pagina che è stata specificamente progettata e scritta per funzionare assieme a questa miccia.

Per esempio, potresti avere una notizia sponsorizzata su Facebook che guida i visitatori a una particolare pagina di destinazione, che è stata creata per supportare tale annuncio specifico. In alternativa, puoi aver inviato una breve e-mail alla tua lista contatti che spinge il traffico verso una pagina progettata per accogliere le persone, fornire ulteriori informazioni e chiudere la vendita. Indipendentemente dal tipo di pagina o il suo utilizzo, ti consiglio di evitare a tutti i costi questi errori tipici:

Errore # 1 – Poca pertinenza tra pagina e annuncio

Spesso mi imbatto in landing page che hanno poco o nulla a che fare con il loro annuncio “miccia”. Per esempio, una e-mail che parla di un particolare servizio (diciamo una particolare polizza di assicurazione auto) offre un link alla pagina generale di tutti i servizi della società. Oppure, un annuncio per un prodotto di un e-commerce che spinge i visitatori alla home page. Questo significa richiedere troppo lavoro ai tuoi visitatori.

Suggerimento

Stringere la messa a fuoco tra l’annuncio la landing page. Ecco un esempio positivo:

Questo annuncio Facebook porta i visitatori a una pagina di destinazione specifica per il contenuto promosso. L’utente non deve fare ulteriori clic o cercare di trovare la maglietta pubblicizzata nell’annuncio. LL Bean spinge i visitatori direttamente sulla pagina esatta dove possono acquistare la maglia (presentata con anche lo stesso colore dell’annuncio).

facebook ad

LL Bean landing page

 

Ecco invece un esempio negativo, questa inserzione di Walmart di T-shirt di squadre di football porta ad una landing page che non ha nulla a che fare con esso.

WalMart ad

WalMart landing page

 

Errore # 2 – call to action complicate

Prova a immaginare quanto sia frustrante cliccare su una email / ad / social media post per acquistare qualcosa che ti interessa veramente e non essere in grado di farlo. Questa è la sfida che i visitatori si troveranno ad affrontare, se le chiamate all’azione (call to action) non sono chiare e semplici.

Suggerimenti

Utilizzare questi suggerimenti per assicurarti che sia ultra-facile per i visitatori compiere l’azione che desideri che compiano.

  • Form (modulo contatto) – richiedi solo le informazioni di cui hai bisogno subito in quella fase del processo. Se stai facendo lead generation, potresti essere tentato di chiedere troppi dettagli (nome, cognome, azienda, sito web, partita iva, telefono, email, ruolo, etc.). Resisti alla tentazione. Pensa alle tue esperienze: quante informazioni sei disposto a dare a qualcuno che non conosci?
  • Pulsanti – usa colori che contrastano con gli altri elementi di design. I pulsanti che si fondono con il tuo sistema sono molto meno evidenti e più difficili da trovare. I pulsanti devono anche essere abbastanza grandi da essere immediatamente visibili.
  • Informazioni di contatto – lo stesso dei pulsanti vale per il numero di telefono o indirizzo email, se stai utilizzando questi come call to action. La gente non setaccia la pagina per trovarli. Ci sono troppe altre scelte online. Gli utenti lasciano semplicemente il tuo sito se non rendi il processo di contatto estremamente semplice e immediato.

landing page esempio

Errore # 3 – Troppi elementi nella pagina

In molti casi, è possibile utilizzare una pagina esistente del tuo sito come landing page. Tuttavia, tieni a mente che lasciare troppi elementi in una pagina può anche causare gravi diminuzioni nelle conversioni. Se trovi che le tue landing page non stanno ottenendo buoni risultati, una causa frequente può essere che c’è troppa roba sulla pagina.

Suggerimenti

  • Rimuovi la Site-Wide Navigation – lasciare i link di navigazione al resto del tuo sito può distrarre i visitatori. L’utente si potrebbe facilmente perdere nel sito e non ritrovare la pagina da dove aveva iniziato a navigare, sentirsi frustrato e abbandonare il tuo sito. Eliminare la barra di navigazione (menu principale) può aiutare i clienti a concentrarsi sul compito a portata di mano.
  • Fai una sola offerta – più scelte hanno i clienti, più confusione avranno. Piuttosto che offrire diverse opzioni e più di una call to action (acquistare un prodotto, fare clic per altre pagine del sito, iscriversi a una lista, chiamare per ulteriori informazioni, ecc.), dai loro una sola opzione. Le pagine più semplici spesso svolgono meglio il loro compito.

In conclusione

Capire come le persone si comportano su diversi tipi di landing page può darti un grosso aiuto nel lungo cammino per aumentare i tassi di conversione. Correggere questi errori comuni può aiutarti ad ottenere i risultati desiderati.

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L'autore di questo post

Jacopo Matteuzzi
Jacopo Matteuzzi
Chairman @Studio Samo

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