Cos’è Pinterest e come funziona questo social network

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Pinterest è un social network che permette agli iscritti di organizzare e condividere foto e video. Basterebbe questo per dare una definizione chiara di una piattaforma che, dopo anni, continua ad appassionare.

Infatti, quante idee hai trovato grazie a Pinterest? Tante. Quanti spunti hai raccolto e organizzato sulle bacheche – così si chiamano le raccolte di immagini e foto – sia pubbliche che private? Un bel numero, sono sicuro.

Perché ci troviamo di fronte a un social network che semplifica le azioni, si muove sull’idea di poter organizzare tutto nel miglior modo possibile. E, soprattutto, gioca con il visual all’interno di community specifiche. Che riescono a parlare con discrezione e confidenza a un pubblico preciso.

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Ecco perché la piattaforma che porta il nome di Pinterest è perfetta per aziende, liberi imprenditori, semplici appassionati di determinati settori.

Ma funziona sempre? C’è bisogno costante e imprescindibile di attivare un profilo Pinterest? Quali sono gli sbocchi in termini di web marketing, promozione online e strategia digitale? Continua a leggere la guida.

Cos’è Pinterest: definizione e storia

Si tratta di un social network che consente di condividere immagini, video e foto, organizzandole in bacheche (board). Che possono essere pubbliche o private. Puoi creare anche profili business e fare pubblicità su Pinterest.

Come nasce questo nome? Dalla fusione di due parole inglesi: pin e interest, vale a dire puntina e interesse. Come sempre, l’idioma anglosassone aiuta a compattare il significato. Pinterest è un luogo virtuale in cui puoi usare delle bacheche digitali per appuntare idee.

Definizione di Pinterest in video.

Il progetto viene fondato nel 2010 grazie all’idea di Evan Sharp, Ben Silbermann e Paul Sciarra. Ha la crescita tipica di una startup passando, dall’agosto al novembre del 2011, da 1,2 milioni di scritti a 4 (Wikipedia).

Da questo momento Pinterest continua a crescere e diventa un punto di riferimento sia per gli appassionati di determinati settori – tipo food, fashion, travel, fai da te, matrimoni – che per la promozione online.

Nonostante questo, Pinterest (https://www.pinterest.it) rimane un servizio gratuito che però ha deciso di monetizzare attraverso l’uso di pubblicità.

Da leggere: come gestire video su Pinterest

Perché Pinterest ha avuto successo?

Ci sono tante persone che ancora chiedono i motivi per cui questo social network sia diventato un punto di riferimento per aziende e liberi professionisti, blogger e influencer, che lavorano nel mondo della promozione online. Quindi, perché Pinterest è così famoso?

Dal mio punto di vista la risposta riguarda la sua capacità di stimolare la necessità di collezionare, organizzare e mostrare ciò che si ama. Pinterest stimola l’idea di poter avere il proprio mondo a portata di click.

D’altro canto è perfetto per chi deve sfruttare il web per trovare nuove idee e ispirazione. Non a caso gli ambiti più famosi e gli argomenti trattati con maggior costanza su Pinterest sono quelli legati all’arredamento, al design e all’abbigliamento, con un particolare focus sui matrimoni.

Pin e repin: vocabolario minimo

Prima di affrontare il funzionamento di questo social network, credo che sia giusto dare una definizione base del linguaggio da affrontare su questa piattaforma. Chi non la conosce, infatti, potrebbe trovarsi in difficoltà. Ecco cosa devi sapere per muoverti con grande facilità:

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  • Board: la raccolta tematica di foto.
  • Pin: l’immagine salvata in una bacheca.
  • Repin: elemento condiviso da un altro utente.

Queste sono le indicazioni. Poi, come spesso accade con la lingua inglese, assistiamo a una dilatazione del termine per creare forme verbali. Ad esempio pinnato o pinnare significa inserire un’immagine nella bacheca.

Come funziona Pinterest: la guida

Il primo punto da seguire quando decidi di usare questo social network è l’iscrizione. Vai nella pagina ufficiale di Pinterest e iscriviti come utente o azienda. La differenza tra le due realtà è semplice: il profilo business ha delle funzioni che ti consentono di lavorare in modo strutturato.

pinterest login
Inizia la tua avventura su questo social network.

Una volta entrato nel tuo profilo devi, in primo luogo, completarlo con tutte le indicazioni. Aggiungi una foto avatar, una descrizione e un link ufficiale. Poi sei pronto per iniziare la tua avventura su questo social.

Come creare una bacheca per i pin

Il primo passo per chi inizia a fare content curation con Pinterest: attivare una bacheca tematizzata. Puoi generarne un numero infinito e hai anche la possibilità di renderle private, condivise solo con alcuni contatti.

Come creare una bacheca? Fai click su Bacheche e poi vai sul comando crea. Qui puoi iniziare a dare un nome e gestirne la visibilità. Un ultimo click e hai la tua bacheca da riempire con i vari prodotti visual che hai scelto.

Come creare un pin sul tuo profilo

Fatta la bacheca, devi generare nuovi pin. Vale a dire i post che si trovano all’interno di questi macro-contenitori con un topic ben preciso.

Come creare un pin o fare repin
La schermata per creare un post.

Come pubblicare il primo pin? Vai sul tuo profilo e sulla voce crea. Clicca su Pin e compila tutti i campi che trovi nella schermata di pubblicazione. A questo punto devi inserire una serie di voci fondamentali per il post:

  • Titolo del post.
  • Immagine.
  • Link di riferimento.
  • Descrizione.
  • Pubblicazione posticipata.
  • Board sulla quale pubblicare.

Devi curare questi elementi nei minimi dettagli. Ricorda che i collegamenti ipertestuali che metti su Pinterest sono nofollow, quindi non hanno valore diretto in termini SEO. Ma puoi usare questo campo per inserire link di affiliazioni e trovare un buon modo per guadagnare con Pinterest.

Interessante notare che su Pinterest è possibile anche scegliere di posticipare la pubblicazione con una semplice spunta. In questo modo puoi programmare i tuoi pin direttamente dalla piattaforma e senza tool.

Come ricondividere un pin (il repin)

Una delle funzioni essenziali di questa piattaforma è il repin. Vale a dire la possibilità di ripubblicare sulla tua bacheca. Per procedere basta andare nell’angolo in alto a destra della schermata, scegliere su quale board ripubblicare e cliccare sul tasto salva. Basta questo per il repin.

Aumentare i follower su Pinterest

Uno dei parametri fondamentali per ottenere buoni risultati su Pinterest è l’aumento dei follower, vale a dire i seguaci che prendono come riferimento le tue bacheche per trovare la giusta ispirazione. Ciò che fa la differenza in questi casi è la possibilità di ottenere un pubblico fidelizzato.

Quindi realmente interessato a ciò che fai. Quindi, quali sono i passaggi essenziali per aumentare il numero dei follower su Pinterest mantenendo come riferimento la qualità del pubblico? Quali sono le tecniche?

Il primo consiglio che voglio dare è quello di inserire sul proprio sito web un pulsante che consenta di diventare parte del pubblico in modo automatico. Puoi inserire la classica icona nel footer, questo è vero.

Però il bottone che automatizza il processo è più efficace. Lo stesso discorso si può fare con gli embedded: avere i tuoi post su Pinterest nelle pagine web aumenta la possibilità di aumentare i seguaci.

Una dinamica che si implementa anche e soprattutto partecipando alla vita del social network. preoccupati di commentare e condividere i lavori delle persone che ammiri e segui, non limitarti a pubblicare contenuti aspettando che siano gli altri a fare il primo passo verso il tuo profilo.

Integra Pinterest con il sito web

Uno dei punti che devi seguire con la massima attenzione: unire il profilo che hai appena creato con il tuo sito web. In che modo avviene questa sinergia? Iniziamo dai motivi: attraverso questo passaggio puoi sia aumentare le visite alle pagine web che i seguaci del profilo.

Ecco perché, se hai deciso di puntare sul Pinterest marketing, conviene a tutti unire il tuo account con il lavoro editoriale che fai sul blog o l’autorevolezza di un sito web istituzionale e ben curato.

Come embeddare pin

Lo sai che la prima integrazione utile tra sito web e visual su pinterest è l’embedded? Proprio così, puoi incorporare tutti i contenuti non privati.

Per embeddare un pin basta andare sulla singola pubblicazione e cliccare sul tasto dei tre punti. Si apre un menu a tendina con diverse opzioni, tra queste c’è proprio quella che ti dà il codice utile per il tuo HTML.

Come puoi vedere si tratta di un iFrame, ecco come appare il contenuto nel momento in cui lo generi. Puoi anche gestire qui le dimensioni.

Bottone per farti seguire

Ovviamente sul tuo sito web dovrebbe esserci almeno un’icona che ricordi a tutti i visitatori che ci sei e che puoi offrire bacheche visual interessanti.

Nella maggior parte dei casi puoi inserire un’icona Pinterest nel menu sidebar o nel footer del blog. In alternativa usa i bottoni ufficiali che consentono di embeddare un codice e far apparire un pulsante follow.

In realtà dalla pagina pinterest.com/tools/widget-builder puoi generare una serie di bottoni utili per integrare il profilo Pinterest con il sito web. Non si tratta solo del bottone segui ma anche delle bacheche e del singolo pin.

Pulsanti share di pagine e foto

Un buon modo per unire queste realtà e consentire alle risorse del tuo sito web di avere una visibilità in più su questo grande social network.

Grazie ai pulsanti puoi consentire alle persone di inserire il visual delle tue risorse sulle proprie bacheche. Riportando anche il link verso la pagina.

Pulsanti share di pagine e foto
Aggiungi pulsanti social sul sito.

Il modo migliore per ottenere questo risultato: usare un plugin che unisca più pulsanti social, come avviene ad esempio con ShareThis. Per approfondire puoi leggere il post che spiega come inserire il pulsante Pin It.

Crea account business su Pinterest

Prima ho citato la possibilità di attivare un profilo aziendale per Pinterest. Qual è il motivo sostanziale? E, soprattutto, quali sono i requisiti? Nessuno. Tutti possono creare un profilo professionale in modi differenti:

  • Attivi un profilo aziendale indipendente.
  • Colleghi fino a 4 profili business a uno personale.
  • Trasformi un account personale in aziendale.

Quali sono i motivi che dovrebbero spingerti a passare da aziendale o personale? In primo luogo hai accesso alle statistiche che rendono il tuo lavoro su questo social network qualcosa di veramente interessante perché hai a disposizione una marea di numeri per migliorare i contenuti.

Inoltre puoi attivare delle campagne pubblicitarie. Proprio come avviene con il Pixel di Facebook, se vuoi sfruttare la promozione su Pinterest devi aggiungere un tag per seguire il pubblico sul tuo sito. E creare delle sponsorizzate in grado di ottenere il miglior risultato possibile.

Come fare pubblicità su Pinterest

La promozione di questo social network si muove su una linea abbastanza semplice. In primo luogo, come suggerito, devi attivare il tag di tracciamento per ottimizzare gli obiettivi intorno a un target ben preciso e utile ai tuoi fini. Senza questo passaggio sprechi tempo e risorse.

Poi individui un pin che vuoi promuovere e, una volta attivato l’account business, lo scegli cliccando sull’apposito pulsante. Scegli il target di riferimento, individui un budget utile ai tuoi scopi e pubblichi.

Analizzare i dati con analytics

Uno dei punti essenziali per chi lavora con un account professionale di Pinterest: poter accedere alle statistiche ufficiali. Solo in questo modo, infatti, puoi avere una serie di dati che ti consentono di avere sotto controllo il lavoro editoriale sia dei post organici che sponsorizzati.

Come vendere su Pinterest

Una delle soluzioni più interessanti messe a disposizione dalla piattaforma è la possibilità di trasformare il tuo account in una struttura per vendere online. Proprio così, Pinterest può dare man forte al tuo e-commerce.

In che modo? In primo luogo puoi semplicemente creare delle board dedicate ai tuoi prodotti, inserendo un link alla scheda prodotto. Il consiglio è quello di evitare un lavoro esclusivamente autoreferenziale, non devi trasformare il tuo account in una replica delle categorie dello shop.

Meglio avere delle bacheche dedicate ai prodotti e altre in cui fai content curation e suggerisci qualcosa di utile ai tuoi follower più fedeli.

Però nei pin in cui aggiungi i tuoi beni ricorda di curare al meglio titolo e descrizione in modo da rendere tutto più interessante, soprattutto utile a chi cerca e vuole trarre ispirazione da ciò che vendi su internet. Per approfondire ecco la guida dedicata a Pinterest per e-commerce.

Migliori profili Pinterest da seguire

Il web è pieno di account Pinterest che possono aiutarti a trovare la giusta ispirazione. Non puoi seguirli tutti, però hai la possibilità di scegliere.

Migliori profili Pinterest da seguire
Uno dei profili Pinterest più interessanti.

Ecco perché ho pensato di raccogliere in questa guida una serie di dettagli che puoi prendere come riferimento per capire come creare pin efficaci, descrivere le tue foto, organizzare le bacheche e avere qualcosa da dire.

  • Gli update devono essere costanti e sempre in tema.
  • Magari è utile avere nuove bacheche da visualizzare.
  • C’è conversazione nei commenti dell’account?
  • La descrizione della foto è completa e significativa?
  • Ci sono link che portano verso approfondimenti?
  • Le immagini devono essere di qualità e proprietà.

Ecco, questi sono i dettagli che possono diventare un punto di riferimento quando ti chiedi le caratteristiche di un account da seguire. In questo modo puoi avere sempre idee originali e approfondimenti per il tuo lavoro.

Come comunicare con Pinterest?

Se hai bisogno di un punto di riferimento per comunicare con i responsabili di Pinterest puoi usare il link pinterest.com/it/contact perché qui ci sono i moduli che ti consentono di contattare le persone del support. Qui puoi indicare eventuali malfunzionamenti e problemi della piattaforma.

Da leggere: Pinterest e Instagram, i social per ecommerce

Pinterest: tu fai visual storytelling?

Molti sottolineano un passaggio: con Pinterest non tutte le aziende possono pubblicare e lavorare in modo da avere risultati reali. In parte è vero, ma non per il fatto che non ci sono materiali visual da condividere.

Il vero deficit è l’assenza di una strategia di visual storytelling da mettere in pratica. Anche la classica azienda che vende bulloni può creare una bacheca Pinterest e usarla per raccogliere informazioni utili al proprio target. Magari non per vendere ma per fare brand awareness.

Ovviamente questo non significa che tutte le imprese e i liberi professionisti devono avere un account su questo social network.

Voglio solo lasciare un invito: prima di scartarlo e rivolgere l’attenzione sul classico Facebook ADV consiglio di riflettere a fondo sulla reale possibilità di fare marketing con Pinterest. Sei d’accordo? Secondo te questo social funziona in Italia? Aspetto la tua idea nei commenti.

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