Come strutturare un funnel di email marketing?

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Affrontare il tema email marketing funnel è pericoloso perché si tende a semplificare un processo che è alquanto spigoloso. In realtà è solo un topic che pretende un buon livello di competenze anche nella fase entry level. Detto in altre parole, per iniziare è necessaria una solida base sia in termini generici che specifici. Quindi devi avere conoscenze di web marketing.

Al tempo stesso hai bisogno di competenze chiare rispetto al tema email marketing. Con tutto ciò che comporta questa disciplina, ad esempio la gestione dei programmi per invio massivo di posta elettronica, copywriting persuasivo, analisi dei dati, intelligenza artificiale e altro ancora.

Creare una campagna di email marketing vuol dire mettere insieme diversi aspetti che toccano competenze differenti. Ma, prima di ogni altro, punto c’è quello metodologico: come organizzare un email marketing funnel? Ma poi, in effetti, di cosa stiamo parlando? Ecco qualche dettaglio in più.

Cos’è un funnel nel mondo dell’email marketing?

Con questo termine si intende un percorso che parte da una base di utenti ampia, anche se targettizzata e costruita pensando alle necessità di un’audience, per poi raggiungere un nocciolo di potenziali clienti molto profilati. E propensi alla conversione finale che può essere legata a:

  • Acquisto di un bene.
  • Prenotazione di un servizio.
  • Iscrizione a un evento.
  • Download di un software.

Gli scopi sono infiniti. Questa metodologia si sposa alla perfezione con il concetto di inbound marketing, che suggerisce di raggiungere le persone nel momento in cui hanno bisogno di te.

Questo ragionamento vale anche nell’universo dei contenuti inviati attraverso posta elettronica, sfruttando la possibilità di cogliere con un solo invio un alto numero di contatti che (almeno in teoria) hanno espresso volontà di essere contattati. Ma come strutturare il tutto?

Per approfondire: tecniche di lead generation che funzionano nel B2B

In primo luogo devi generare traffico grezzo

Il concetto è chiaro: per fare email marketing hai bisogno di contatti. Per conquistare la meta devi generare del traffico verso una pagina in grado di fare lead generation, vale a dire catturare le risorse necessarie per comunicare in un secondo momento con le persone.

Per costruire un funnel hai bisogno di una strategia di base, uno studio capace di identificare il target e gli obiettivi da raggiungere. Ma, in fase operativa, devi procurarti un buon programma per fare email marketing per costruire la tua lista di contatti. Prima ancora c’è bisogno di contenuti:

  • Articoli del blog.
  • Ebook da scaricare.
  • Form e ricerche.
  • Sconti e versioni trial.
  • White paper.
  • Case study e presentazioni.

Questi sono i famosi lead magnet, vale a dire esche che consentono all’autore di ottenere delle email. In sintesi, creo qualcosa di estremamente interessante e lo pubblicizzo con delle landing page che spingo con le Facebook Ads, AdWords, post del blog e altre soluzioni degne di nota.

Attenzione al programma di email marketing

Le persone si iscrivono per scaricare il documento o magari avere la versione gratuita di un software ed entrano nella tua lista. Qui ha inizio l’opera di email marketing funnel.

Per registrare un buon risultato devi sempre fare attenzione al programma che scegli per attivare questo lavoro: avere una piattaforma professionale come Mailchimp, Mailup e Sendblaster (solo per citare i principali nomi) ti consente di fare un rating dei contatti per eliminare eventuali email inutili, organizzare le liste in base agli interessi e agli obiettivi, creare delle email con modelli pensati per raccogliere i migliori frutti. E scrivere newsletter perfette per desktop e mobile.

Alimenta i contatti nella lista (lead nurturing)

Adesso che hai strutturato il database con contatti potenzialmente interessati, ovvero lead, al tuo lavoro puoi iniziare a vendere il prodotto o servizio? Errato, spesso questo è solo il modo migliore per far scappare le persone dalla tua newsletter e dalla lista che hai costruito.

inbound marketing
Il funnel secondo Moz.

A questo punto devi costruire una buona dinamica di lead nurturing, vale a dire il lavoro necessario per alimentare le persone che ti hanno concesso fiducia. Per questo devi fare in modo che gli individui trovino un buon motivo per rimanere fedeli alla tua attività e creare, appunto, un percorso che va dal top of funnel fino al middle e infine al bottom. Cosa significa nel dettaglio?

Questa differenza è data dall’organizzazione dei contenuti in modo da alimentare il lead con aggiornamenti sempre più specifici e rivolti verso la conversione. L’ultimo passaggio dovrebbe essere quello dedicato alla vendita. Ma non è così, c’è qualcosa di diverso.

Crea un elemento per effettuare la conversione

Si inizia con email con contenuti semplici, poi si condividono documenti specifici e infine si lavora in modo da inviare un passaggio che trasforma un profilo che ha dimostrato un interesse specifico (prospect) in un possibile cliente. Quindi qui si opera con tutti i passaggi che possono agevolare la conversione. Tipo sconti, versioni omaggio di un prodotto o servizio e altri messaggi di vendita.

inbound marketing fasi

Però ricorda che la vera conversione, almeno in una prospettiva di inbound marketing, non riguarda solo la vendita ma abbraccia anche la fidelizzazione. Vale a dire la possibilità di trasformare il semplice cliente in un evangelista, una persona entusiasta di ciò che fai.

Da leggere: come scrivere una buona newsletter aziendale

Come creare un buon email marketing funnel?

In questo articolo lascio una base di partenza per impostare il percorso per raggiungere le realtà giuste e poi inviare dei contenuti capaci di creare un percorso che alimenta i lead, le persone interessate in linea teorica a quello che fai, fino a farli diventare prospect e infine clienti.

Ma anche ambassador del brand che rimangono legati a ciò che fai e trovano utili i testi, i video, le immagini. Secondo te funziona per il business? Hai creato un email marketing funnel?

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