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SEO per e-commerce: 4 cose fondamentali da sapere

Ottimizzare l'e-commerce è indispensabile per apparire tra i primi risultati del motore di ricerca. Ecco alcuni preziosi consigli.
SEO per ecommerce
Indice dei contenuti

Il posizionamento sui motori di ricerca è fondamentale per la quasi totalità dei siti, tanto di più per gli e-commerce.

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I negozi online hanno bisogno di potenziali clienti che entrino dalla loro porta virtuale e guardino la merce, per poi riempire il carrello e passare dalla cassa per pagare con un ultimo click.

Questo semplice ragionamento porta a una conclusione logica: la SEO per gli e-commerce è fondamentale.

Ecco quattro cose che devi proprio conoscere se vuoi aver successo con il tuo shop sul web.

1. Le parole chiave per l’e-commerce: la base della SEO

La ricerca delle parole chiave (keyword research) è essenziale per creare un e-commerce ottimizzato e strutturato per rendere più agevole la navigazione e le conversioni.

Il lavoro di selezione delle keyword deve essere accurato, perché focalizzarsi su quelle sbagliate significa minare le fondamenta del negozio online.

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Questo perché le parole chiave devono essere utilizzate strategicamente per definire le categorie e le sottocategorie dell’e-commerce, ma anche per le pagine prodotto e per quelle fondamentali, ad esempio la homepage.

Inoltre, bisogna considerare che la keyword research è necessaria anche per sviluppare contenuti da pubblicare nell’eventuale blog collegato allo shop, che siano capaci di attirare il target giusto e guidarlo, informazione dopo informazione, fino all’acquisto.

Non è sufficiente considerare unicamente le parole chiave, ma occorre considerare l’intento di ricerca dell’utente che digita una query su Google per ricevere una risposta riguardante un prodotto o un servizio che vuole comprare.

Bisogna riconoscere e selezionare gli intenti di ricerca:

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  • Informativi (o informazionali)
  • Transazionali
  • Navigazionali

Ovviamente, tutte queste attività fondamentali per la SEO dell’e-commerce vengono eseguite da specialisti che utilizzano sinergicamente tool specifici e il loro spirito analitico.

2. SEO on-site per e-commerce: elementi tecnici da non trascurare

La Search Engine Optimization on-site (o on-page) di uno shop virtuale passa obbligatoriamente dalla cura degli aspetti formali.

Come per ogni altra tipologia di sito, anche negli e-commerce devono essere ottimizzati:

Per attirare l’attenzione dell’utente che scorre la SERP non solo è importante la posizione in cui compare il sito, ma lo sono anche il Tag Title e la Meta Description. Questi due elementi, insieme all’url della pagina web, formano lo snippet, ovvero il box riassuntivo che legge l’utente prima di decidere di cliccare per andare sul sito.

I contenuti presenti sull’e-commerce devono essere SEO Friendly per piacere a Google ed essere utili alle persone che fanno ricerca sul web.

Le keyword devono essere inserite oculatamente negli H1, H2, H3 dei testi per rendere chiaro il tema principale dalla pagina e gli argomenti a esso collegati.

L’ottimizzazione riguarda anche le immagini, fondamentali per vendere qualcosa sui negozi online ma, alle volte, non utilizzate per agevolare il motore di ricerca. Si devono inserire le parole chiave nei Tag Title, il titolo dell’immagini, e scrivere descrizioni veritiere del contenuto nel Alt Tag, il testo alternativo.

Le fotografie che si caricano sull’e-commerce influiscono decisamente anche sulla velocità di caricamento delle pagine, per questo motivo devono anche essere curate le dimensioni delle immagini.

Per quanto riguarda la UX in generale è importate ricordare che è diventata un fattore di ranking per Google (da maggio 2021). I siti, quindi anche gli e-commerce, sono valutati anche in base a caratteristiche che riguardano l’esperienza dell’utente, per questo si discute del Google Page Experience.

Visto il sempre crescente utilizzo di smartphone e tablet per navigare su internet, l’ottimizzazione on-site dei negozi online deve focalizzarsi sulle versioni mobile. Un e-commerce non mobile-first perde moltissime opportunità di vendita, spesso le perde proprio tutte.

3. I link esterni e interni pesano sul ranking dell’e-commerce

Uno dei principali fattori che vengono analizzati da Google per stabilire il posizionamento di un sito in SERP è il numero di backlink.

Questo fattore di ranking è vitale anche per l’e-commerce, perché più collegamenti di qualità vengono dall’esterno e maggiore è l’autorevolezza agli occhi del re dei motori di ricerca.

La Link Building diventa un’attività da non trascurare se si vuole veder crescere il volume di traffico sulle pagine del proprio negozio online.

Il modo migliore per iniziare una strategia incentrata sulla conquista di backlink, soprattutto se l’e-commerce esiste da qualche tempo, è eseguire una audit per capire intanto se i collegamenti provengono da siti autorevoli o poco qualificati, ma anche per scoprire collegamenti interrotti o che portano a pagine errate.

Non bisogna fare attenzione solo ai link esterni, ma anche a quelli interni. Collegare opportunamente una pagina di approfondimento o di un prodotto da un contenuto presente sull’e-commerce migliora la navigazione e, visto che questo aiuta gli utenti, piace anche a Google.

I link interni sono importanti se utilizzati per dare tangibili vantaggi agli utenti, quindi devono essere scelti appropriati anchor text e coerenti pagine di destinazione. Non bisogna imbottire l’e-commerce di link interni, perché usarli senza criterio potrebbe essere controproducente.

4. Eliminare i problemi tecnici dall’e-commerce

Gli e-commerce sono quasi sempre formati da molte, moltissime, pagine e avere sempre tutto sotto controllo non è facile, ma questo non significa che sia tollerabile ignorare qualche problema tecnico.

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Anche in questo caso è necessaria un’analisi costante per eliminare gli errori. Bisogna fare particolare attenzione a:

  • Contenuti duplicati
  • Tag Title e Meta Decriptino duplicati
  • Link interrotti
  • Scarsa velocità di caricamento delle pagine
  • Errato o mancante uso di tag rel canonical e noindex

Ognuna delle voci dell’elenco può determinare un peggioramento del posizionamento in SERP, con i conseguenti effetti di perdita di traffico e diminuzione delle vendite.

Utilizzando tool per fare audit e avendo un appropriato know-how è possibile evitare le penalizzazioni di Google e, anzi, arrivare tra i primi risultati quando un potenziale cliente digita query inerenti a ciò che l’e-commerce propone.

La Search Engine Optimization è un insieme di attività che devono essere utilizzare oculatamente e pensando alla caratteristiche di ogni singolo progetto. Affidarsi a un team qualificato per la SEO dell’e-commerce equivale a fare un ottimo investimento per il futuro della propria attività di vendita sul web.

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L'autore di questo post

Luca Lanzoni
Luca Lanzoni
Luca Lanzoni è copywriter freelance e scrive per piattaforme online dal 2006. Dopo aver affrontato studi di web marketing si dedica alla realizzazione di contenuti per strategie di comunicazione digitale. Oggi collabora con specialisti di SEO, SEA, SMM, Inbound, realizzando testi mirati per blog, siti, e-commerce, landing page, social network.

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