Quali sono le migliori strategie di Brand Awareness e come misurarla

brand awareness

Tutti vogliono  conoscere le migliori strategie di brand awareness. Perché questo valore può aiutarti a definire un passaggio importante per il progetto: posizionare il prodotto o servizio nella mente del potenziale acquirente. Questa può essere la migliore soluzione per imporsi in un settore competitivo, ma è chiaro che per raccogliere dei risultati importanti hai bisogno di tempo.

E di un piano d’azione. Ecco perché è importante avere le idee chiare quando si parla di cosa fare per aumentare la brand awareness, vale a dire la notorietà della marca: quanto il nome in questione (ad esempio il tuo) è noto al target di riferimento. Il vantaggio concreto? Sbaragliare la concorrenza sul nascere: ho bisogno di un computer bello, veloce, affidabile e che duri? Mac!

A determinati valori corrisponde un prodotto. Per calcolare l’efficienza di questa strategia di web marketing puoi iniziare dal fatturato, ma è chiaro che questo valore (per quanto interessante e gratificante) risulti sporcato da una serie di influenze diverse. Meglio essere più precisi sulle migliori attività per aumentare e misurare la brand awareness, non credi? Proseguiamo!

Storytelling, veicola i tuoi valori con i contenuti

Una delle strategie più interessanti per lavorare sulla marca e fare in modo che il pubblico colleghi il brand a ciò che desideri: lo storytelling. Che non vuol dire solo raccontare una storia, piuttosto è giusto sostenere che bisogna fondere la narrazione con la possibilità di veicolare ciò che desideri. Un messaggio rivolto all’acquisto? Un valore che può fare da leva rispetto alla scelta.

Lo storytelling è una tecnica che può essere messa in pratica con immagini, testo e video. Quest’ultima dinamica è efficace perché consente di mescolare codici comunicativi diversi.

La Apple è maestra in questo lavoro: da sempre riesce a fare buone campagne pubblicitarie basate sulla narrazione: non devi parlare del prodotto ma diventare un riferimento per il cliente.

Mi riferisco ai video che pubblica nel periodo natalizio: questo è dedicato al collegare gli strumenti Apple con ciò che puoi fare. Cose speciali, regali che si fanno ricordare. A chi interessa la scheda tecnica di un prodotto quando puoi avere tutto questo? La forza dello storytelling è qui.

Content marketing sul blog: fatti trovare su Google

Il blog può essere una chiave centrale per il percorso di inbound marketing. Ma se lavori solo pensando a tutto ciò come un processo per scalare la serp forse stai ignorando un punto.

Ovvero l’importanza dei contenuti su Google per aumentare la conoscenza della tua marca. Tra le migliori strategie di brand awareness suggerisco la gestione di un calendario editoriale basato sulla qualità. Che può essere un passaggio ovvio, c’è un riferimento del genere quando si suggerisce il lavoro sul diario online. Cosa significa esattamente?

Pubblica qualcosa di memorabile. Il ritmo di pubblicazione è importante ma devi ritagliare spazio e tempo per lasciare al pubblico qualcosa di decisivo. Come, ad esempio, ebook dedicati a un argomento specifico o un case study capace di risolvere problemi condivisi dalla tua nicchia. Non livellare il lavoro di pubblicazione con la routine del portare traffico e stop. Crea qualità.

Influencer marketing, fai parlare le persone giuste

Una buona strategia per fare brand awareness: fa’ in modo che siano gli altri a diffondere il nome. Non devono essere dei contatti qualsiasi e non devi scegliere una piattaforma a caso. Sto parlando di attivare una campagna di influencer marketing che ti permetta di scegliere i nomi per far breccia in una nicchia più o meno ampia. Tutto questo deve essere studiato per:

  • Parlare a un pubblico utile al tuo scopo.
  • Sfruttare un canale per far emergere il brand.
  • Rispettare le regole senza essere commerciale.

Questo è l’equilibrio. Puntare sull’influencer marketing può essere un problema quando si spinge sull’idea di poter pubblicare dei contenuti necessari al brand senza apparire come ADV.

Un affare, vero? In realtà l’obiettivo in una campagna di brand awareness suo social è proprio questo: fare outreach tra i blogger adatti e fornire delle indicazioni per creare contenuti capaci di farsi riconoscere come sponsorizzati, ma coinvolgenti per le persone che si trovano dall’altra parte del dispositivo. Un caso estremo? Nick Offerman e il suo whiskey.

Vuoi misurare i miglioramenti del brand?

Devi fissare dei KPI, key performance indicator capaci di darti delle informazioni specifiche rispetto al come si muove la tua campagna. Il primo parametro che puoi usare come riferimento è la presenza sui social media in termini di numero condivisioni e menzioni.

Prendendo in considerazione anche il sentiment di tutto ciò che accade. Puoi usare Mention per valutare con grande precisione quest’ultimo passaggio perché ti consente di identificare tutte le citazioni pubbliche su social e pagine web, classificandole per tipologia e tipo di contenuto.

Una soluzione del genere può essere attivata anche su Google Alert, e con alcuni tool SEO tipo Semrush. Per valutare i contenuti più condivisi di un dominio puoi usare Buzzsumo, un tool che dà il suo meglio con la versione a pagamento. Qui puoi trovare con precisione matematica i contenuti che hanno dato i migliori risultati sui social e l’andamento nel tempo degli share.

kpi brand awareness
I risultati del tool Buzzsumo.

Molto importante valutare anche il numero delle query effettuate su Google con il brand: l’aumento delle persone che cercano il tuo nome (magari insieme ad altre keyword) delinea un miglioramento della notorietà. Come misurare tutto questo? Sempre con Semrush o magari con SEOzoom, anche se la search console può darti buone indicazioni con l’Analisi delle ricerche.

Da leggere: perché la brand awareness è importante per un’azienda?

Migliori strategie di brand awareness secondo te

Queste, dal mio punto di vista, sono le strade più interessanti per ottenere buoni risultati in termini di notorietà del brand. Ma non puoi ignorare un punto: c’è molto da lavorare sulla misurazione dei KPI, gli indicatori di performance che solo in parte riescono a essere così precisi da determinare un rapporto di causa/effetto incrollabile. E difendibile in ogni singola riunione.

I numeri sono importanti, ma si può calcolare tutto in questo settore? Lascia la tua opinione nei commenti ed elenca quelle che sono dal tuo punto di vista le migliori strategie di brand awareness.

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