La SEO in strategie di digital marketing omnichannel

Il marketing multicanale non può fare a meno della SEO, perché l'ottimizzazione per i motori di ricerca interagisce con la maggioranza delle attività di comunicazione che si svolgono online. In questo articolo trovi 4 esempi che spiegano la mia affermazione.
SEO Strategia omnichannel

Il digital marketing oggi è fatto di attività estremamente specifiche che devono dialogare l’una con l’altra all’interno di piani che sfruttano molteplici canali di comunicazione.

Per questo motivo quando un’azienda decide di collaborare con una web agency sente parlare di specialist e di marketing omnichannel.

Nonostante il moltiplicarsi delle figure professionali che interagiscono in un piano di marketing e la proliferazione di nuovi media, qual è l’attività che continua ad essere fondamentale per ottenere buoni risultati online? La SEO.

Andiamo a vedere come l’ottimizzazione per i motori di ricerca interviene in strategie di marketing omnicanale.

L’ampio raggio d’azione della SEO

Quando un professionista dice Search Engine Optimization intende una serie di operazioni utili a posizionare le pagine web sulla SERP di Google, ma l’influenza della SEO va oltre il motore di ricerca e il sito web.

L’ampio raggio d’azione di questa metodologia fondamentale del digital marketing è dovuto alla capacità di influenzare ed essere influenzata da altre attività di marketing, che sfruttano svariati mezzi di comunicazione, dai motori di ricerca ai sui social, dalle email ai blog.

Tutto questo ci dice che è indispensabile oggi un piano di marketing integrato in cui ogni canale supporta gli altri, così da migliorare le performance delle campagne promozionali di un brand e l’esperienza delle buyer personas.

Adesso è il momento di andare nello specifico e vedere come la SEO interagisce con:

  • Content e Inbound
  • UX
  • SEA
  • Social Media

La SEO è fondamentale per il Content e l’Inbound Marketing

Contenuti ben realizzati, lo sappiamo, possono portare traffico organico su un sito o su un blog, ma non basta essere accurati nella ricerca delle fonti e nella scrittura. È indispensabile che l’utente li possa trovare quando fa ricerche in rete e qui entra in gioco la SEO.

Cosa succede se si crea una campagna di Content Marketing o di Inbound Marketing senza prevedere l’ottimizzazione dei contenuti?

Molto semplice: si buttano soldi, perché i testi non verranno posizionati in SERP o addirittura non verranno proprio indicizzati dal motore di ricerca.

Potremmo dire che la funzione principale sia guidare i copy nella produzione di contenuti che rispondono alle domande che le persone fanno a Google. 

La realizzazione  di ogni contenuto da pubblicare online dovrebbe sempre essere legata all’ottimizzazione per il motore di ricerca, ma spesso nelle aziende ci si dimentica di questo particolare fondamentale e le due attività prendono strade divergenti che non portano da nessuna parte.

La SEO è la via maestra per la scrittura di testi perché:

  • Aiuta a individuare argomenti ricercati dalle buyer personas
  • Porta alla realizzazione di contenuti esaurienti che rispondono alle esigenze degli utenti
  • Impone il principio dell’unicità di ogni contenuto
  • Aumenta competenza, autorevolezza, affidabilità del sito, secondo il fattore di valutazione di Google riassunto nell’acronimo EAT (Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness)

SEO e UX si uniscono nella SXO

La User eXperience è diventata un fattore di ranking prioritario e di conseguenza oggi è indispensabile ottimizzare le pagine dei siti e degli e-commerce per migliorare l’esperienza dell’utente che li esplora.

Dall’unione di SEO e UX nasce il nuovo concetto di Search eXperience Optimization o, per dirlo più rapidamente, SXO.

Per rendere semplice e funzionale la navigazione è necessario costruire un’architettura del sito logica, che permetta all’utente di capire al volo come trovare ciò che cerca.

Una pessima UX indispone l’utente ma anche il motore di ricerca, perché più una pagina è nascosta nell’architettura del sito e maggiore è lo sforzo che deve fare il crawler per individuarla e valutarla.

Ovviamente la SXO impone che i siti web siano ottimizzati per i dispositivi mobili, ormai da molti anni si conosce il mobile first, perché tutti noi navighiamo da smartphone e pretendiamo di atterrare su pagine facilmente navigabili.

UX e SEO vanno a braccetto anche quando si deve migliorare la velocità di caricamento. Un sito che carica lentamente i contenuti non piace né agli utenti né a Google.

SEO e SEA: due acronimi un solo scopo

L’ottimizzazione del sito e la pubblicità sul motore di ricerca hanno un punto di partenza comune: l’utilizzo delle parole chiave.

Oltre a questa base condivisa, SEO e SEA concordano anche sui loro scopi primari. Entrambe le metodologie di digital marketing puntano a portare traffico su un sito web.

Non sono per nulla strumenti in competizione, anzi lavorano sinergicamente per migliorare le conversioni, perché:

  • La SEO dà risultati nel medio/lungo periodo e non richiede budget, oltre a quello necessario per implementare e gestire le attività
  • La SEA dà risultati immediati, ma richiede un budget pubblicitario, oltre a quello necessario per implementare e gestire le attività

Ottimizzare un sito per farlo apparire tra i primi risultati di Google, inoltre, aumenta le possibilità di attirare l’utente, perché spesso gli annunci in SERP vengono evitati.

Il ragionamento è semplice: se acquisto pubblicità per apparire in cima al motore di ricerca per una determinata keyword e posiziono contenuti SEO friendly per la stessa parola chiave, ho maggiori possibilità di convertire.

Social Media Marketing e Search Engine Optimization: due mondi collegati

Potrebbe sembrare che ciò che avviene su Google resti su Google e ciò che avviene su un social rimanga sul social, ma non è affatto così.

Non si può strutturare un piano di digital marketing pensando di separare nettamente SMM e SEO, basta pensare a quanto sia efficace utilizzare i social per spingere gli utenti a leggere un articolo pubblicato sul blog o al fatto che su ogni sito siano riportati i link ai social.

Non è tutto qui.

Attraverso il Social Media Marketing è più semplice individuare tendenze, argomenti, esigenze degli utenti, che possono diventare eccellenti spunti per creare testi del sito ottimizzati o per strutturare campagne di Content Marketing.

La SEO, invece, aumenta il valore strategico del SMM restituendo certezze e coerenza all’utente che passa dalla pagina social di un brand alla ricerca di esso sul motore di ricerca.

Conclusioni sulla SEO e altri canali di marketing

Basta confrontarsi con professionisti di digital marketing per scoprire come “ottimizzare” sia il loro verbo preferito (e anche il mio).

Sarebbero molte altre le attività di marketing che fanno squadra con la SEO, ma credo che già leggendo i quattro esempi inseriti in questo articolo s’intuisca come continui a essere una metodologia imprescindibile nella comunicazione digitale.

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