Come pubblicizzare un blog senza spendere una fortuna

Come pubblicizzare un blog
Indice dei contenuti

Questo è il punto di partenza per lavorare nel mondo del web writing: come pubblicizzare un blog. O meglio, come ottenere la giusta visibilità senza spendere un patrimonio. Perché all’inizio della tua avventura online hai bisogno di equilibrio, non puoi investire tutto in un progetto che non conosci. Al tempo stesso cerchi risultati.

Difficile da ottenere tutto questo, vero? Non è facile lanciare un blog e promuoverlo a costo zero, ma non è questo il mio obiettivo. Oggi voglio darti qualche consiglio per spingere il tuo progetto senza investire una fortuna, equilibrando risorse e risultati. Che all’inizio corrispondono a un valore: visite al sito.

Devi fare in modo che le persone giuste arrivino sul tuo blog. Per ottenere questo risultato puoi lavorare su mille fronti differenti, alcuni a pagamento e altri gratuiti. Non tutti sono validi però. Come pubblicizzare un blog senza aprire un mutuo in banca? Ecco i passi fondamentali.

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Piano editoriale

Esatto, questo è il modo migliore per iniziare. Ti aspettavi trucchi e segreti per far fiorire il tuo blog? Peccato, non ho queste risposte ma una posizione netta: devi conoscere la strada da seguire.

Altrimenti rischi di lanciarti in avventure inutili e non remunerative. Detto in altre parole, spendi male le tue risorse. Durante i miei corsi di blogging sottolineo sempre l’importanza del piano editoriale che si divide in punti essenziali, non trascurabili.

Devi conoscere la tua realtà e rispondere a una domanda chiara: “Perché ho aperto un blog?”. Poi devi pensare delle azioni concrete per raggiungere gli step individuati. Ma prima c’è un passaggio più importante: il target. L’analisi del pubblico ti consente di comprendere le esigenze delle persone, e quindi di dare un punto di riferimento al tuo blog fin dai primi articoli.

Per pubblicizzare un blog hai bisogno di un materiale prezioso: i contenuti di qualità. Senza articoli da spingere non vai lontano, ma non basta scrivere tanto e rispettare il calendario editoriale: devi rispondere alle domande degli utenti. Il miglior modo per pubblicizzare un blog senza spendere una fortuna è chiaro: scrivere i contenuti che le persone cercano. Per fare questo devi pianificare tutto.

Da leggere: come creare una strategia di content marketing

Pubblicare con costanza

Hai un piano editoriale, hai un calendario che fissa le pubblicazioni, hai una mappa mentale per organizzare i contenuti. Ora devi dare continuità al lavoro di publisher: devi farti riconoscere come un punto di riferimento nel settore. Quindi, come pubblicizzare un blog senza spendere una fortuna?

Potrei rispondere con mille formule differenti, ma l’autorevolezza è un’arma decisiva per il tuo futuro. Per ottenere un buon risultato devi pubblicare ogni settimana. Ogni giorno? Se hai le risorse necessarie sì, ma senza mai mettere in discussione la qualità del post. Soprattutto se vuoi puntare su pillar article e tutorial.

Guest post

Una delle migliori soluzioni per promuovere un blog ed evitare spese eccessive: punta sui guest post, contenuti pubblicati su altri blog. Il concetto è semplice, rimanda a un rapporto win – win: abbiamo dei blog simili che affrontano gli stessi argomenti, quindi tu mi dai un contenuto e io ti ripago con un link.

Nel corso degli anni Google ha stretto la sua attenzione intorno a questo argomento ed è diventato sempre più selettivo: lo smercio di link travestito da guest blogging non è ammesso. Ma è lo stesso Matt Cutts a sottolineare un punto: “There are still many good reasons to do some guest blogging (exposure, branding, increased reach, community, etc.)”.

Quindi, sì ai guest post ma con moderazione. A prescindere dalla possibilità di ottenere link in ingresso, il guest blogging è un’ottima soluzione per pubblicizzare un blog. Soprattutto se hai iniziato da poco, se muovi i primi passi in questo mondo. La condizione essenziale: puntare sulla qualità, non accontentarti di un lavoro mediocre. In particolar modo devi muoverti su due punti:

  • Qualità dell’articolo – Il guest post deve essere un capolavoro, la migliore pubblicazione possibile. Non deve essere un contenuto promozionale o un comunicato stampa, ma un concentrato di sapere e conoscenze. Le persone devono leggere l’articolo e iscriversi al feed o alla pagina Facebook del tuo blog.
  • Qualità della piattaforma – Dove pubblichi questo articolo? Sul primo blog utile? No, devi lavorare sodo per individuare i nomi giusti: devi ambire in alto e proporre il tuo contenuto con professionalità. Leggi gli articoli del blog, studia il profilo dell’autore e lo stile delle pubblicazioni, proponi l’articolo seguendo le linee guida e non forzare la mano: segui tutte le indicazioni.

Scriveresti un guest post con link nofollow, quindi senza valore SEO? Dipende dalla piattaforma che ospita l’articolo: se corrisponde alle tue esigenze la risposta è sì. Perché in questo caso lo scopo dell’attività di guest blogging è dedicata a far conoscere il blog. Un dettaglio: cura sempre le conversazioni nei commenti.

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Da leggere: come NON deve essere un guest post

Social network

La presenza sui social è decisiva, ma non basta: devi essere un utente attivo. Come pubblicizzare un blog in questi casi? Sfruttando le ricondivisioni. Non le devi chiedere (o peggio ancora elemosinare): devi essere il primo a condividere. Se vuoi qualcosa devi dare, questo vale in ogni occasione.

Prossimi passi? Intercettare gli account Twitter che condividono il tuo interesse e creare interazioni. Come? Condividendo i contenuti interessanti, chiacchierando con un semplice scambio di opinioni. I social sono conversazioni, e se vuoi promuovere il tuo blog devi lavorare in questa direzione.

Comment marketing

Attenzione, non ho detto spam libero. Il comment marketing non vuol dire lasciare nei commenti delle community e dei blog un link, e aspettare che arrivino valanghe di visite.

Quest’attività è fondamentale per creare interesse intorno al tuo progetto, per spingere le persone a visitare il tuo blog in modo naturale, senza pressioni. Hai scritto un commento degno di nota e credi che ci stia bene un link a una risorsa contestualizzata? Perfetto, mettilo. Non è un problema. Sono gli eccessi a rovinare tutto.

Regala qualcosa

Il web si basa sul dono, sullo scambio di conoscenze e informazioni. Pubblicare con costanza gli articoli è già un passo in avanti, ma se vuoi pubblicizzare il tuo blog devi lavorare sul content marketing e uscire dalla prospettiva del singolo articolo.

Esempio: il classico ebook dedicato a un approfondimento, a un argomento affrontato sul tuo blog. Come donare questo contenuto? Ci sono soluzioni differenti, ognuna lineare con l’obiettivo da raggiungere.

Se voglio aumentare gli iscritti alla newsletter lascio il contenuto in cambio dell’email. In questo caso devo pubblicizzare il blog, quindi devo fare in modo che la pagina – il nome, il brand, il blog – raggiunga il maggior numero di persone attraverso i social. Cosa fare?

Onepress Social Locker

Punto alla condivisione. Ci sono delle applicazioni che permettono al lettore di scaricare il contenuto solo dopo lo share. Tra questi ricordo Pay With a Tweet e Onepress Social Locker (immagine in alto): in entrambi i casi puoi scaricare il documento dopo aver condiviso la landing page, la pagina che ospita l’applicazione.

Come pubblicizzare un blog? Donando contenuti che nessuno ha ancora immaginato.

Puoi puntare all’ebook, al report, al documento PDF da scaricare. Oppure puoi lavorare su un piano differente, ad esempio uno stock di immagini gratis. Il concetto di dono si amplifica, va avanti verso tutti i piani del content marketing: puoi creare video tutorial, podcast, infografiche. Puoi riassumere e donare le tue conoscenze ma devi regalare qualcosa di inedito, non la solita minestra.

Come pubblicizzare un blog?

Ma soprattutto, come pubblicizzare un blog senza spendere un patrimonio? Ti ho lasciato la mia ricetta: piano editoriale, buoni contenuti, guest blogging, social, regali e comment marketing. Funziona?

Dipende dall’impegno e dalle circostanze, ma una base è chiara: non esiste il costo zero in questo campo. Se non spendi un patrimonio devi investire risorse personali, ad esempio il tempo. Sei pronto per questo passo? Lascia la tua opinione nei commenti.

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