Un decennio di evoluzione nell’ecosistema SEO [infografica]

evoluzione seo
Indice dei contenuti

Poche industrie sono così dinamiche come quella del SEO negli ultimi dieci anni – e non è un segreto che questo ecosistema si è evoluto in gran parte a causa dei regolari aggiornamenti dell’algoritmo di ricerca di Google. Può far venire il mal di testa stare dietro a questi aggiornati, alle tendenze e alle pratiche più efficaci del settore, perciò ho deciso di riportare – insieme ad un’infografica – le principali tappe dell’evoluzione del SEO degli ultimi 10 anni.

Un destino legato a Google

Il passato, il presente e il futuro del SEO sono strettamente legati a Google. Ogni volta che Google aggiorna il suo algoritmo di ricerca, i SEO non hanno altra scelta se non quella di evolversi e adattarsi. Come la storia dimostra, questo trend probabilmente continuerà. Ma prima di poter capire dove sta andando, dobbiamo capire dove è andato finora. Diamo perciò uno sguardo ad alcuni degli eventi più importanti che hanno caratterizzato il settore SEO negli ultimi dieci anni, cioè i principali aggiornamenti dell’algoritmo di Google:

Febbraio 2003

Google lancia il suo algoritmo Hilltop, che viene utilizzato per trovare documenti rilevanti per query di ricerca specifiche basandosi su un indice speciale composto dai più autorevoli siti web.

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Agosto 2005

Google acquisisce il brevetto Agent Rank (che poi è diventato AuthorRank), un metodo di attribuzione di contenuti, credito e autorità attraverso la firma digitale di proprietà dei creatori di quel contenuto.

Dicembre 2010

Google e Bing ammettono di usare segnali social per determinare la classifica dei motori di ricerca, di conseguenza cambia la maniera in cui i SEO si accostano alla creazione di contenuti e il loro impegno nell’universo dei social network.

Febbraio 2011

Google lancia il suo aggiornamento Panda, che si rivolge ai contenuti scritti male che inquinano i risultati organici dei motori di ricerca. Questo è stato il primo tentativo riuscito (abbastanza) di capire la qualità dei contenuti algoritmicamente.

Giugno 2011

Google lancia Google+, la sua piattaforma di social media, e pone così le basi per l’AuthorRank.

Ottobre 2011

Google inizia la crittografia dei dati delle parole chiave. Come risultato, le informazioni sulle query di ricerca sono limitate per i SEO.

Novembre 2011

Google rilascia Caffeine, un aggiornamento sulla “freschezza” dei risultati, che dà priorità più alta ai contenuti più recenti. Anche se l’aggiornamento Caffeine originale è stato lanciato nel giugno 2010, ha semplicemente reso i contenuti disponibili nei risultati di ricerca più velocemente, e non ha influenzato in modo significativo il settore SEO.

Aprile 2012

Google svela il suo aggiornamento Penguin, che si rivolge soprattutto ai link da siti web di bassa qualità. Si concentra sui riferimenti di qualità piuttosto che contare il numero di link.

Fuori il vecchio, dentro il nuovo

Mentre le pratiche tradizionali SEO sono ancora oggi prevalenti, le condizioni e gli eventi sopra elencati hanno dato vita a una nuova era del SEO, che è molto più focalizzata sulla user experience complessiva, e meno sul motore di ricerca stesso.

Alcune delle tecniche SEO più “anziane” sono focalizzate su link innaturali, on-page keyword stuffing. Il SEO efficace oggi deve invece concentrarsi – tra le altre cose – su nuovi aspetti, come meta-dati interessanti, velocità di caricamento del sito, interfaccia utente ed esperienza utente. Invece di ottimizzazione per i motori di ricerca, i SEO ora devono ottimizzare per le persone. Il content marketing è la chiave di volta del SEO di oggi. Pubblicare il contenuto giusto al posto giusto, al momento giusto fa in modo che anche un annuncio commerciale sia utile per le persone senza disturbarle, ed attira i visitatori invece di respingerli.

E’ questo tipo di contenuti di Google e gli altri motori di ricerca vogliono caratterizzare nei loro risultati di ricerca. Social media e PR online sono di gran lunga più importante oggi rispetto a un tempo. I social media forniscono alle aziende una piattaforma per guidare la consapevolezza del marchio e l’impegno della comunità. La condivisione social aiuta i motori di ricerca determinare la pertinenza e rilevanza di un marchio. Strategie di PR online aiutano i brand a guadagnare link naturalmente, attraverso copertura dei media online, media relation, guest post e syndication. Una campagna efficace di Digital PR  può aiutare le marche ad ottenere attenzione dal loro mercato di riferimento – e anche i motori di ricerca notano questo.

La nuova era del SEO

L’appassimento delle vecchie pratiche di SEO si è lasciato dietro un paesaggio desolato per coloro che rifiutano di adattarsi. Tuttavia, una nuova era del SEO è in piena fioritura, con il content marketing, i social media e le digital PR. Se non vuoi restare nella “città fantasma” con il tuo approccio al marketing digitale, considera di partecipare ad uno dei nostri corsi di web marketing in tutta Italia.

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