SEO tool: come li usa un webwriter?

SEO tool: come li usa un blogger?
Indice dei contenuti

Prima di iniziare una precisazione: non sono un esperto SEO. Nel senso che non è questa la mia professione: io mi occupo di blogging. Scrivo testi, creo piani editoriali, mi occupo di strategie per dare visibilità ai contenuti. Organizzo anche corsi di blogging. Tutto questo, però, mi porta a esplorare e ad approfondire il mondo della search engine optimization.

Come webwriter e blogger devo avere delle competenze SEO. Devo conoscere le regole di base per ottimizzare un’immagine e per migliorare un tag title. Devo avere ben chiare le caratteristiche di una meta description, e devo sapere perché un blog ha bisogno della sitemap. E dei link interni.

Tutto questo mi serve per seguire l’ottimizzazione base di un articolo.

Studio Samo Pro Minidegree

A sovrintendere c’è l’attività del SEO: nei progetti ampi c’è sempre una figura a capo dell’ottimizzazione per i motori di ricerca. E io mi affido sempre alle sue indicazioni. Al tempo stesso, però, cerco di sfruttare i SEO tool per migliorare la mia attività di blogging. Perché questo è il punto essenziale per ottenere buoni risultati: ampliare la prospettiva. Dobbiamo scrivere per le persone, questo è vero. Scrivere solo per i motori di ricerca è un’idea errata.

Però le persone lasciano delle tracce sui motori di ricerca. Le persone lasciano delle indicazioni specifiche su Google, e con determinati strumenti possiamo ottenere informazioni utili per definire una blog strategy. E – attenzione, attenzione, – anche per scrivere meglio.

Esatto, osservando i SEO tool con attenzione puoi soddisfare le esigenze delle persone. Ecco qualche consiglio utile.

Piccola nota prima di iniziare

Molti SEO tool sono a pagamento. O con formula freemium. In ogni caso ci sono delle limitazioni legate alla fruizione gratuita. Tutti vorrebbero il miglior compagno di viaggio per definire dati, informazioni, target, parole e numeri da seguire. Magari a costo zero. Purtroppo i ferri del mestiere hanno un costo e – almeno in base alla mia esperienza personale – risultati parziali. Quindi devono essere sempre contestualizzati grazie a un altro strumento: il cervello. Il miglior SEO tool del mondo sarà inutile senza una guida.

Cosa vogliono le persone?

Difficile dirlo. Creare un buon contenuto significa rispondere a domande precise, nel miglior modo possibile. Con articoli ben argomentati, lunghi il giusto, con immagini capaci di chiarire i punti più contorti. E con link di qualità per approfondire. Quindi per creare ottimi articoli devi capire cosa vogliono le persone, e soprattutto come posso approfondire i temi con le correlate.

Cosa vogliono le persone?
Il tool di Riccardo Mares.

Il topic principale dell’articolo: come diventare blogger. Voglio creare una guida per affrontare i passaggi utili per intraprendere questa professione. Quindi devo capire cosa c’è intorno alla ricerca, quali sono i temi interessano al pubblico e che posso approfondire.

Per ottenere una risposta puoi iniziare a usare Google Suggest, i suggerimenti lasciati da Google alla fine di una serp. Sono dati parziali che puoi approfondire con alcuni tool come SuggestMrx, Keywordtool.io e Ubersuggest. Con questi strumenti, infatti, posso sistematizzare le correlate e individuare argomenti collegati al topic che voglio affrontare (guarda l’esempio ottenuto con il tool di Merlinox).

Ottimizzazione delle pagine

Tra i doveri del blogger c’è (o ci dovrebbe essere) l’ottimizzazione base di una pagina web. Quindi non ti devi limitare a scrivere un testo e incollarlo nell’editor di WordPress: pubblicare un articolo vuol dire seguire una serie di indicazioni base della buona struttura di una pagina. Ecco perché un blogger dovrebbe usare Screaming Frog.

Questo programma ti permette di analizzare con cura tutte le pagine del tuo blog. In questo modo puoi individuare falle e problemi di usabilità, che possono ostacolare i tuoi sforzi. Tu crei contenuti di qualità, nel frattempo ci sono risorse che potrebbero essere ottimizzate. E Screming Frog ti permette di ottenere questo risultato. Come ? Individuando:

  • Tutte le immagini senza tag alt o con tag alt troppo lungo.
  • Le informazioni relative ai link interni ed esterni.
  • Le pagine con poco contenuto.
  • Eventuali problemi di indicizzazione e di sitemap.
  • Pagine lente nel caricamento.

Con Screaming Frog si possono gestire diverse operazioni, ma se vuoi un tool che ti aiuti a monitorare i link rotti del tuo sito puoi utilizzare Xenu Link Sleuth o il plugin WordPress Broken Link Checker. Per essere sicuro che le pagine abbiano tutti i requisiti di accessibilità, invece, interrogo WAVE Web Accessibility, che mostra tutti i tag di una risorsa web. Io mi occupo di contenuti, non di SEO, ma quando presento un articolo devo essere sicuro che tutto funzioni alla perfezione.

Per approfondire: guida SEO all’ottimizzazione del codice HTML.

Migliora la blog strategy

Ok, ci sono diversi strumenti SEO che posso usare per implementare un blog strategy. In particolar modo il momento in cui cerco di portare lettori virtuosi verso il mio blog. Di solito i SEO studiano i blog dei concorrenti per ottenere la lista dei siti web che hanno inserito dei link. Da questo punto possono iniziare diverse azioni di link building e digital PR, ma questa lista può essere utile anche al blogger.

Studio Samo Pro Minidegree

[Tweet “Usa i SEO Tool per migliorare la tua strategia di blogging”]

Puoi sfruttare strumenti come Open Site Explorer, Majestic SEO e Ahrefs.com per ottenere tutti i link che puntano a un tuo competitor. Ora hai a disposizione una serie di risorse contestualizzate, ben disposte verso blog che affrontano un argomento simile al tuo. Come le usi? Fermati un attimo e osserva questa lista: ci sono dei blog di settore che devi seguire e devi iniziare a studiare.

Come è la community? Ci sono discussioni interessanti? Puoi lavorare sul comment marketing? Per comprendere gli argomenti da affrontare in un blog devi studiare i dati che trovi sui vari SEO tool, ma devi anche studiare i gruppi. Conoscere i link dei tuoi concorrenti può essere un modo per scremare/migliorare la lista di risorse da monitorare e individuare nuove fonti, nuovi terreni da osservare, nuove discussioni da presidiare per spingere il tuo brand.

Scrivere meglio con i SEO tool: la tua opinione

Ripeto la mia idea di base: mai fossilizzarsi. Ci sono blogger che scrivono testi senza considerare la prospettiva dell’utente, e i risultati si vedono. Altri, invece, rifiutano la prospettiva dei motori di ricerca. Scrivono per le persone, ma spesso ignorano le necessità, le esigenze, le domande del pubblico che vogliono raggiungere. E falliscono.

Quando penso a una strategia di blogging cerco di ottenere dati da tutte le fonti. Ad esempio dalle community, dai forum. Ma anche dalle informazioni che possono riassumere i motori di ricerca. I SEO tool mi aiutano a estrapolare queste informazioni, e quando devo interpretare in maniera approfondita cerco sempre il parere di un SEO professionista (sì, sono per l’iper-specializzazione delle professioni).

Allora, vuoi iniziare anche tu a usare i SEO tool per fare blogging? Già lo fai? Quale preferisci? Lascia le tue opinioni nei commenti.

Studio Samo Pro Minidegree
Vuoi dare una svolta alla tua carriera o innovare la tua azienda?

Scopri il nostro corso in Web & Digital Marketing

54 ore in aula a Bologna o in live streaming

Piaciuto? Condividilo!

L'autore di questo post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iscriviti gratis a…

MakeMeThink

La newsletter di Studio Samo

Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.

Potrebbe interessarti anche...

heading tag seo
Angela Giampaglia

Heading Tag: cosa sono e come ottimizzarli per la SEO

Gli Heading Tag sono un elemento fondamentale per la struttura e l’ottimizzazione delle pagine web, in quanto rappresentano la chiave per rendere le pagine leggibili e fruibili. In questo articolo potrai imparare usarli per strutturare testi e articoli, migliorarne la leggibilità , ottenere visibilità su Google… e trasformati un un architetto SEO!

Quota impression Google ads
Beatrice Romano

Quota impression Google Ads

La quota impressioni Google Ads ti permette di capire se i tuoi annunci sono visibili sulla rete di ricerca. Non solo ti aiuta a monitorare i competitor, ma anche a capire come migliorare i tuoi annunci per aumentare la visibilità.

Oltre all’attività dei competitor, la visibilità dipende da budget e ranking dell’annuncio, fattori che puoi controllare per migliorare la tua posizione in serp.

dirette instagram
Giuliana Curato

Dirette Instagram: come fare le live su IG

Ti chiedi come sfruttare al meglio le dirette Instagram per connetterti con il tuo pubblico e ottimizzare la tua presenza online ma non sai da dove iniziare? Allora sei nel posto giusto.

regolamentazione intelligenza artificiale
Caterina Quaiotti

AI Act e regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale

L’impatto dell’utilizzo dell’IA è tangibile in diverse aree, promuovendo l’efficienza operativa, la competitività e l’innovazione e possiamo per questo parlare di benefici evidenti e concreti. 

La sua rapida diffusione solleva anche questioni etiche e giuridiche cruciali.

La necessità di una regolamentazione legale dell’Intelligenza Artificiale è emersa come una priorità fondamentale per garantire un utilizzo responsabile e sicuro di questa tecnologia avanzata. Facciamo un po’ di chiarezza in materia.

informazioni aste google ads
Beatrice Romano

Informazioni sulle aste e analisi competitors su Google Ads

Quando si lavora in Google Ads è importante monitorare ciò che fanno i competitor non solo per i prodotti o servizi che offrono agli utenti, ma anche per capire come si propongono, che linguaggio usano e a cosa danno più importanza. In questo articolo ti parlerò dell’analisi dei competitor a partire dalle parole chiave presenti all’interno delle campagne in rete di ricerca.

Vuoi essere sempre sul pezzo?

Iscriviti a MakeMeThink, la newsletter di Studio Samo. ✉️ Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.

Iscriviti gratis a

MakeMeThink

La newsletter di Studio Samo

Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.