Fai Personal Branding su LinkedIn in 7 step

Qualcuno ti ha detto che LinkedIn sta crescendo a vista d'occhio e tu ci pensi su da un po'. In questo articolo trovi 7 consigli semplici per completare il tuo profilo e promuoverti sul social professionale più famoso del mondo.
personal branding su linkedin
Indice dei contenuti

Hai sentito parlare spesso di Personal Branding online e ti stai chiedendo da dove partire per farlo bene? O forse hai un profilo LinkedIn in stand by e vuoi iniziare a sfruttarlo al meglio?

Sei nel posto giusto.

In questa guida ti darò 7 suggerimenti per fare Personal Branding su LinkedIn ed affermarti come professionista sul social network dedicato ai rapporti di lavoro.

Studio Samo Pro Minidegree

Cos’è il Personal Branding (e perché farlo su LinkedIn è un’ottima idea)

Prima di muovere i primi passi verso il Personal Branding su LinkedIn, voglio spendere qualche riga per parlare di cos’è il Personal Branding e a cosa serve.

Tieni presente che farò riferimento soltanto alla sfera digitale e ai social network in particolare perché, per quanto sia possibile promuovere il proprio brand-persona fra le conoscenze offline, cioè nella cosiddetta “vita reale”, raccontarsi sulla rete moltiplica le opportunità di lavoro e allarga la cerchia dei contatti potenzialmente interessati a te e al tuo business.

Sì, perché chi sceglie la strada del Personal Branding online ha quasi sempre ambizioni professionali.

Che tu voglia trovare lavoro, attrarre clienti, fare networking o dimostrare di essere competente nel tuo settore, il principio non cambia: fare Personal Branding significa curare la tua presenza online come se fossi un brand, costruendo un’identità coerente con le esperienze, i valori e le competenze che ti distinguono come persona e come professionista.

La funzione del Personal Branding è comunicare al target le peculiarità del brand-persona, cioè i punti di forza e le qualità esclusive che ti distinguono dagli altri per ottenere un posto ben definito nella mente del pubblico di riferimento. In altre parole, dovrai lavorare sul tuo Posizionamento con strategia.

Ovviamente puoi scegliere i canali più adatti alle tue esigenze – anche Facebook, Instagram, TikTok o perfino Spotify con i suoi podcast sono ottime piattaforme per il Personal Branding. Ma non dovresti mai rinunciare al Personal Branding su LinkedIn per almeno 4 motivi:

  1. Con oltre 15 milioni di iscritti, LinkedIn è il social network professionale più frequentato in Italia.
  2. Sempre più recruiter cercano i loro potenziali candidati direttamente su LinkedIn.
  3. Milioni di professionisti in tutto il mondo, specialmente fra i settori marketing e comunicazione e IT, stanno già facendo Personal Branding su LinkedIn con successo.
  4. LinkedIn è stato concepito proprio per mettere in risalto le esperienze, i valori e le competenze professionali e per far incontrare le aziende tra loro e con i professionisti.

Nei prossimi paragrafi troverai 7 consigli semplici su come utilizzare LinkedIn per costruire il tuo brand personale. Buona lettura!

Per approfondire: come iniziare a costruire la tua presenza online

1. Applica la LinkedIn SEO

Fare Personal Branding su LinkedIn significa prima di tutto tenere conto della SEO.

La LinkedIn SEO è fondamentale se vuoi farti trovare facilmente da recruiter, aziende, potenziali clienti, colleghi o utenti che ti scelgono per il loro network.

Ecco cosa potresti fare:

  • Ottimizza il tuo profilo in base a 3 parole chiave che dicano chiaramente di cosa ti occupi, qual è il tuo lavoro e il settore di appartenenza. Supponiamo che tu sia copywriter freelance e scriva contenuti per blog in ottica SEO, ma anche testi per le Facebook ads. Potresti optare per le keyword “Copywriter freelance”, “SEO copywriter” e “Copywriter advertising” che inserirai nelle sezioni del tuo profilo, a partire dal Sommario passando dal Riepilogo per arrivare alle Esperienze. Se vuoi keyword realmente performanti, verifica il traffico mensile con uno strumento di ricerca parole chiave come Ubersuggest e sfrutta i suggerimenti di LinkedIn che appaiono in fondo alla pagina quando avvii la ricerca di una keyword di settore dalla barra interna del social network.
  • Scrivi i tuoi contenuti in ottica SEO, e di questo parleremo anche allo step 5.

2. Potenzia il tuo profilo per un Personal Branding su LinkedIn di successo

Fare Personal Branding su LinkedIn senza compilare adeguatamente il profilo è come costruire una casa senza fondamenta.

Studio Samo Pro Minidegree

Immagina di essere un brand: per vendere i tuoi prodotti / servizi online o in un negozio fisico, trascureresti il tuo sito e-commerce e rinunceresti ad allestire il tuo punto vendita? Credo proprio di no.

Voglio dirti che il profilo LinkedIn è la tua vetrina. E se davvero intendi promuovere il tuo brand-persona per attrarre clienti, recruiter, collaboratori o aziende devi curare tutti i dettagli.

Secondo le stime, il 50% dei profili su LinkedIn non sono completi. Ma sapevi già che LinkedIn penalizza gli utenti che compilano a metà?

Foto profilo

Parola d’ordine: professionalità.

La foto di profilo giusta per iniziare a dedicarti al Personal Branding di LinkedIn dovrebbe:

  • Essere di buona qualità: lascia i selfie nella galleria dello smartphone e scegli una foto ad alta risoluzione, meglio se scattata con una fotocamera da un professionista. Niente panico però: se non puoi affidarti a un fotografo o non hai una macchina fotografica, chiedi pure aiuto all’amico con lo smartphone che fa foto di buona qualità.
  • Ritrarre te, e soltanto te: nella foto di profilo devi esserci tu in primo piano che guardi l’obiettivo preferibilmente su sfondo neutro per catturare l’attenzione di chi guarda. Ricordati di sorridere: meglio seri che seriosi.
  • Avere attinenza con la piattaforma: no a foto con parenti, amici, bambini, animali domestici, cocktail o in costume da bagno. Stai per promuovere il tuo brand-persona sul social professionale più frequentato al mondo, dove i profili con una foto ricevono 15 volte più visualizzazioni e 8 volte più richieste di collegamento rispetto ai profili senza foto. Quindi sii pertinente e gioca bene le tue carte!

Foto di sfondo

Anche se per molti utenti è ancora un optional, ai fini del Personal Branding la foto di sfondo è importante quanto quella di profilo.

Come costruire un Personal Branding forte grazie (anche) all’immagine di copertina? Puoi sfruttare questo prezioso spazio in molti modi.

Se ti occupi di formazione, ad esempio, scegli un’immagine di sfondo che ti ritrae sul campo mentre tieni una lezione. Se invece intendi promuovere la tua nuova attività tramite il Personal Branding su LinkedIn, condividere il logo con il pay off potrebbe essere un’ottima pensata.

Qualunque sia la tua scelta, sii coerente con il contesto, in particolar modo con il tuo settore lavorativo, e rispetta l’etichetta di un social network dedicato al business e al lavoro.

URL personalizzata

LinkedIn assegna a ciascun profilo una URL alfanumerica casuale.

Personalizzare la URL con il tuo nome e cognome ti farà apparire più in alto fra i risultati di ricerca sulla piattaforma e rafforzerà la credibilità del tuo Personal Branding su LinkedIn.

Puoi modificare il tuo indirizzo personale cliccando sull’icona Tu > Visualizza profilo > Modifica il profilo pubblico e l’URL.

Sommario

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Il sommario è lo spazio di 120 caratteri che si trova sotto il nome.

LinkedIn lo riempirà in automatico con la tua ultima posizione lavorativa ma, per un Personal Branding vincente, ti consiglio di adattarlo a te, o meglio al tuo brand-persona.

Consideralo come un biglietto da visita tramite cui mostrare il tuo titolo professionale e il settore a cui appartieni. Non dimenticare di inserire le keyword che avrai scelto in precedenza per farti trovare facilmente da recruiter, clienti, aziende, partner o colleghi.

Qual è la mia proposta di valore? Il sommario dovrebbe rispondere a questa domanda.

Nei 120 caratteri che hai a disposizione per fare colpo, oltre alle keyword, puoi aggiungere una breve frase in cui esalti le tue competenze professionali e informi gli stakeholder sul modo in cui miglioreresti il loro network – e le loro vite, perché no? – se decidessero di mettersi in contatto con te.

Riepilogo

Se il Sommario è il tuo biglietto da visita, il Riepilogo è la biografia professionale.

Hai a disposizione i 2000 caratteri della sezione Informazioni per riassumere la tua storia come professionista, evidenziando esperienze, competenze, traguardi e obiettivi futuri.

L’obiettivo del Riepilogo è mostrare agli stakeholder cosa sei capace di fare dal punto di vista lavorativo, quindi metti in risalto le tue capacità senza troppa autocelebrazione.

Ho 2 consigli per te:

  • Crea un testo leggibile: non annoiare i lettori con muri di testo e frasi chilometriche perché, fidati, fuggirebbero a gambe levate dal tuo profilo. Organizza il testo in paragrafi, usa frasi brevi i inserisci elenchi per mettere in evidenza i passi chiave.
  • Ricordati della SEO: non dimenticarti delle famose 3 keyword di cui abbiamo già parlato e inseriscile anche nel Riepilogo.

Esperienza

Se hai deciso di promuovere il tuo brand personale, non usare la sezione Esperienza come un elenco sterile di posizioni lavorative perché su LinkedIn le persone vogliono vedere altro.

Approfitta anche di questo spazio per dare risalto ai punti di forza.

Oltre alla Qualifica professionale e al Tipo di impiego, compila lo spazio Descrizione per ciascuna posizione lavorativa che hai ricoperto (o ricopri) e racconta in pillole cosa hai fatto e i tuoi traguardi.

3. Crea una rete di collegamenti coerente con il tuo brand personale

In linea generale, LinkedIn è nato per connettere persone con affinità professionali. Ciò significa che accettare tutte le richieste di collegamento e inoltrare inviti casuali è dannoso per il Personal Branding.

Perché?

  1. Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei: una rete di collegamenti in linea con il tuo settore di riferimento ti fa percepire più autorevole dagli stakeholder.
  2. I brand si rivolgono a un target specifico: se riempi il tuo network di persone non interessate al tuo lavoro, non soltanto vanifichi l’efficacia del tuo messaggio come brand-persona ma, rivolgendoti a tutti, hai anche meno chance di conquistare i tuoi potenziali clienti, partner, colleghi o selezionatori.

Estendi il tuo network soltanto ai collegamenti che aggiungono valore al tuo Personal Branding e che a loro volta potrebbero essere ben disposti a ricevere valore aggiunto da te.

4. No all’autocelebrazione

Il Personal Branding non è soltanto autopromozione né tantomeno vuol dire tessere le proprie lodi 7 giorni alla settimana. Da che mondo è mondo chi si loda si sbroda, e il detto vale anche su LinkedIn.

Fermo restando che fare Personal Branding su LinkedIn significa anche autopromozione, condividere esclusivamente contenuti che parlano di te, delle tue capacità e del tuo lavoro in modo autoreferenziale – come se non facessi parte di una rete di professionisti con miliardi di esperienze interessanti da condividere – ti farebbe apparire arrogante.

Leggi anche: 13 errori su LinkedIn che potrebbero far voltare le spalle ai tuoi prospect

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5. Condividi contenuti di valore con costanza

Un buon modo per non trasformarti nel tipico professionista egocentrico che respinge suo malgrado clienti, recruiter e partnership è proprio condividere valore, vale a dire contenuti rilevanti e di qualità.

Ma quando un contenuto è rilevante e di qualità?

Di regola un contenuto rilevante è utile, informativo e coinvolgente. Nel caso specifico di LinkedIn, le persone percepiscono rilevante un contenuto se è pertinente con il loro settore lavorativo o affini. L’ideale sarebbe condividere contenuti in linea con i tuoi interessi di business, presupposto che tu stia costruendo un network di collegamenti in target. A tale scopo è sempre utile tenersi informati sugli ultimi trend di settore sia per prendere spunto sia per acquisire nuove conoscenze da condividere con la rete.

Quanto alla qualità, ti consiglio di evitare refusi e di creare un tuo stile. Se vuoi affermarti come esperto del settore o farti scegliere da clienti e recruiter, devi essere impeccabile. Perciò ricontrolla sempre prima di pubblicare e manifesta la tua impronta personale. Un tono di voce che ti fa emergere fra i concorrenti non può che giovare al brand-persona. Su LinkedIn puoi scrivere articoli, creare visual content come infografiche e caroselli e anche condividere video preregistrati: qualunque forma tu scelga, non risparmiare sulla qualità.

Sii costante nella pubblicazione ed elabora un piano editoriale perché il Personal Branding è un processo lungo e l’algoritmo di LinkedIn premia chi crea spesso contenuti rilevanti. Forse passeranno mesi prima di vedere i primi risultati, ma se ti dedichi regolarmente a condividere valore con il tuo network, potresti raggiungere il successo quando meno te lo aspetti.

Infine, occhio alla SEO. Se usi LinkedIn Pulse, la piattaforma di blogging interna al social network, valuta di scrivere i tuoi articoli in ottica SEO perché soltanto così potresti posizionarti in cima alla SERP anche su Google, direttamente da LinkedIn. Non sai come accedere a Pulse? Clicca sul Scrivi un articolo dalla barra di avvio di un post e sei già dentro!

Per approfondire: come usare LinkedIn Pulse

6. Interagisci

Se vuoi creare interazione sul tuo profilo, devi interagire.

No, non ti sto consigliando di commentare un paio di contenuti a caso sul tuo feed, “Complimenti! Bel traguardo!” e poi finisce lì.

Interagire su LinkedIn significa ascoltare le persone che fanno parte del network, essere curiosi di scoprire diversi punti di vista, mostrare la competenza nel settore che conosciamo ma anche avvicinarci a temi sconosciuti azzardando pareri anche in punta di piedi. Interagire su LinkedIn significa avere cura di stimolare un dialogo continuo sulle trasformazioni in atto nel mondo del lavoro.

Perciò, quando vuoi commentare un contenuto interessante, argomenta e vedrai che le persone della tua cerchia faranno lo stesso con te.

7. Chiedi segnalazioni

La segnalazione, o referenza, è una recensione che puoi chiedere ai collegamenti con cui hai avuto un rapporto lavorativo in passato o che hanno un contatto professionale con te in questo momento.

La segnalazione aumenta il valore percepito del profilo perché controfirma la professionalità e le competenze che hai dichiarato di avere, specialmente se a scriverla è un cliente o un tuo superiore. Ti consiglio davvero di non rinunciarci perché potrebbe rivelarsi fondamentale per il tuo Personal Branding su LinkedIn.

Come chiedere una segnalazione su LinkedIn? Vai sul profilo del collegamento e clicca sul bottone bianco Altro (lo trovi sotto la Foto di sfondo, di fianco al bottone blu del Messaggio). Ti si aprirà un menu a tendina: spunta la voce “Chiedi una referenza, compila i campi richiesti, invia il messaggio et voilà, non ti resta che aspettare.

P. S. Ricorda sempre di ricambiare il “favore”.

Personal Branding su LinkedIn: e tu come lo fai?

In questa guida ti ho raccontato come sono riuscita a conquistare un angolino di paradiso su LinkedIn… a partire da 0. Anche io, come te, ho ancora tanta strada da percorrere per promuovermi sul social network professionale più famoso del mondo, ma ti assicuro che seguire i 7 step mi ha permesso di fare grandi passi in avanti.

Ti va di raccontarmi come intendi promuovere il tuo brand persona su LinkedIn? Quale sarà la tua strategia? Scrivilo nei commenti.

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