Quando pubblichi un articolo cerchi di cavalcare l’attenzione quotidiana dei lettori: la natura del blog impone un susseguirsi dei contenuti, e quello che hai pubblicato un mese fa è diventato obsoleto. Soprattutto se hai un ritmo giornaliero.
La vita dei contenuti è legata alla condizione temporale? Passato il periodo in home page un contenuto diventa inutile? Ovviamente no: gli articoli che hai creato continuano a portare traffico attraverso i motori di ricerca, soprattutto se hai incrociato le esigenze del tuo target.
Per avere conferma puoi andare nel Google Webmaster Tool e dare uno sguardo alla sezione Query di ricerca. Qui trovi una serie di dati interessanti sul rendimento dei tuoi articoli e sulle preferenze dei lettori:
- Elenco Query – Le ricerche degli utenti per cui sono stati visualizzati URL del tuo sito nella serp.
- Impressioni – Il numero di volte che le pagine del tuo sito sono state visualizzate nella serp.
- Click al sito – Il numero di clic sul tuo sito nei risultati riguardo a una query specifica.
- CTR (click-through rate) – La percentuale di impressioni che hanno portato a un clic sul tuo sito.
Questi sono dati importanti, ma puoi fare di più. Puoi dare una seconda vita ai tuoi contenuti mentre i motori di ricerca continuano a pescare dai tuoi archivi. Hai investito troppe risorse per limitare i tuoi contenuti migliori, non trovi?
1. Cerca un articolo
Individua un post che vuoi migliorare. Io consiglio di riprendere articoli datati, pubblicati più di un anno fa: di solito sono quelli che hanno bisogno di maggiori attenzioni. Gli articoli possono essere scelti senza un obiettivo ben preciso, oppure per inserirsi nella coda di una notizia correlata.
Esempio concreto: esce una nuova legge dedicata alle partite IVA che inasprisce le condizioni per i liberi professionisti. Rilancio la notizia e cito anche il mio post pubblicato un anno fa dedicato all’argomento freelance. E ovviamente colgo l’occasione per fare qualche modifica.
2. Rileggi e adatta
Hai individuato il contenuto da riproporre? Perfetto, adesso devi iniziare un’attenta opera di rilettura. Il motivo è semplice: con il passare del tempo hai acquisito nuove competenze. Ora riesci a ottimizzare la sintassi e a snellire i periodi, quindi puoi migliorare quello che hai scritto un anno fa.
Rileggere il testo vuol dire anche eliminare eventuali errori di battitura e aggiungere nuove informazioni. Esempio: hai scritto un articolo dedicato alla meta description. Lo hai scritto un anno fa e ora le regole legate a questa stringa di testo sono cambiate. La rilettura può essere una buona occasione per:
- Correggere dettagli tecnici variati nel tempo.
- Aggiungere caratteristiche che all’epoca non conoscevi o non erano note.
Io seguo questa regola: aggiungo dettagli e correggo senza stravolgere il testo. A volte inserisco dei paragrafi di approfondimento indicando la data dell’aggiornamento, ma quando le modifiche sono importanti posso anche scrivere un nuovo articolo. Ovviamente linkando quello precedente per creare un percorso utile al lettore.
Per approfondire l’argomento: 7 consigli per migliorare la rilettura di un articolo
3. Link interni
Durante l’opera di rilettura aggiungo un piccolo dettaglio: i link interni. Quanti articoli hai pubblicato in 12 mesi? Ora puoi inserire eventuali link interni che portano a post scritti di recente. Ricorda che i link interni hanno come scopo la buona fruizione dei contenuti: io preferisco muovermi con moderazione, e linkare solo le risorse realmente utili al lettore.
Inserire i link interni può essere un problema se non ricordi tutti gli argomenti che hai affrontato. Per risolvere questo punto puoi sfruttare WordPress: evidenzia la parola che farà da anchor text, clicca sul comando link e inserisci la parola chiave nel campo in basso. Il CMS ti restituirà tutti gli articoli collegati. Clicca quello che ti interessa e il link è pronto.
4. Immagini e video
Forse quando hai pubblicato il post non eri a conoscenza delle infinite risorse del mondo visual. O forse non erano state pubblicate: il web si muove velocemente e non puoi presentare un ottimo articolo con un visual scadente.
Fai una piccola ricerca e crea nuove immagini per il tuo articolo da riproporre. Ricorda che non esistono solo le foto ma anche le citazioni, le infografiche, i contenuti che puoi prendere da Slideshare e Youtube, i meme. Hai tante risorse a disposizione, devi solo scegliere quelle adatte alla nuova vita del tuo post.
Ricorda che non devi per forza inserire nuove immagini. Deve essere un contenuto utile al lettore, non un semplice ostacolo per la lettura. Attenzione alle immagini stock: a volte propongono stereotipi visuali ormai superati.
Per approfondire l’argomento: piccola guida per unire blogging e contenuti visual
5. Ripubblica il tuo post
Ora il tuo post ha dei testi aggiornati, nuove immagini, ed è pronto per essere ripubblicato. Dove? Sui social, magari accompagnato da un un contenuto visual diverso e che attiri l’attenzione dei tuoi fan/follower. Sfrutta le particolarità dei diversi canali social, pianifica le condivisioni in modo da coprire tempi differenti e specifica che si tratta di un articolo datato.
Le persone che ti seguono da tempo ricorderanno l’articolo, ma chi ti conosce da poco ha interesse a leggere i tuoi articoli vecchi. Meglio se li adatti allo standard attuale, non credi? Tu hai già sperimentato la ripubblicazione e l’aggiornamento dei post? Credi che sia una tecnica utile per la tua attività di blogging?