Quali sono i KPI per valutare una campagna di Influencer marketing?

KPI-per-valutare-influencer-marketing
Indice dei contenuti

Trovare i KPI per valutare una campagna di influencer marketing è, da sempre, uno dei punti decisivi per intavolare una collaborazione valida con i testimonial. Perché c’è sempre bisogno di monitorare l’andamento di qualsiasi attività rivolta alla promozione e alla diffusione del brand.

Per fare breccia in una community più o meno coesa può far comodo avere a disposizione il contributo di persone con un’autorevolezza indiscussa all’interno dei gruppi. Di conseguenza è importante capire come scegliere gli influencer. Ma anche in che modo valutare le attività.

Per questo bisogna decidere quali numeri osservare e usare per delineare gli sviluppi del lavoro. Questi sono i key performance indicator, valori da prendere in considerazione quando si decidono i prossimi passi. Quindi, quali sono i KPI per valutare una campagna di influencer marketing?

Studio Samo Pro Minidegree

Menzioni sui social e Google

Direi che questo può tranquillamente essere il primo KPI da monitorare quando fai influencer marketing. Al netto nelle interazioni e dell’efficacia in termini di click al sito, quando possibile, può essere una buona idea interrogare il web per capire quali menzioni ha generato l’influencer marketing. Per fare questo lavoro puoi usare strumenti come:

Questi sono utili per tracciare sia l’attività social che le menzioni ottenute sulle pagine web, nei forum e tra i commenti dei blog di settore.

Anche le branded query possono aiutarti a valutare l’operato, in questi casi se cerchi strumenti più avanzati puoi usare Semrush o Seozoom.

Il numero di menzioni, però, è superficiale se non si avvicina almeno il dato del sentiment, vale a dire del tono usato per citare il tuo brand. Perché potrebbero essere delle citazioni per sottolineare difetti in pubblica piazza. O magari per attaccare al punto da generare un social media fail.

Per approfondire: come fare influencer marketing con LinkedIn

Visite alla pagina di atterraggio

Se puoi organizzare un lavoro di influencer marketing su piattaforme che consentono di attivare un link diretto alla landing page hai una buona soluzione da applicare: il monitoraggio delle visite. In pratica valuti quanti click portano i collaboratori.

E cosa fanno gli utenti. Grazie ai diversi metodi di tracciamento puoi scoprire se un influencer porta visite che poi si trasformano in clienti, e puoi fare A/B test raffinati alternando grafiche, copy e approcci. Hai anche l’opportunità di capire quale contatto porta più risultati.

Metodi di tracciamento

Di sicuro uno dei più famosi è il tool Bitly che nella sua versione a pagamento offre grandi opzioni di analisi. Una delle soluzioni professionali e più accreditate è l’URL builder di Google Analytics che permette di creare veri e propri filtri per isolare il traffico e arrivare a conclusioni precise.

Cosa tracciare

Devi capire cosa osservare. I KPI per valutare una campagna di influencer marketing devono essere scelti con cura. Quando hai la fortuna di poter tracciare un link (ad esempio se la pubblicazione avviene su un blog, via Facebook o Twitter) puoi concentrarti su alcuni parametri:

  • Nuovi utenti che visitano la pagina per la prima volta.
  • Sessioni totali registrate sul sito per determinate date.
  • Tempo medio trascorso dagli utenti sulla pagina di atterraggio.
  • Referral, quali influencer portano il traffico superiore.

Questo può aiutarti a determinare se la notorietà del tuo brand sta migliorando, ma in particolar modo se gli influencer hanno un effetto reale sulle vendite o le conversioni. Ma non sempre hai questa fortuna, sai?

Engagement sui post dei social

Uno dei KPI più interessanti da monitorare quando si decide di lavorare con l’influencer marketing, soprattutto in quei campi in cui non è possibile tracciare delle visite effettive al sito web. Tipo con Instagram. Ma lo stesso vale per Facebook, non basta contare i click. Devi valutare altro.

Mi Piace

In parte una vanity metrics ma comunque utile per misurare la bontà dei contenuti. Questo valore non deve essere ignorato, può aiutarti a capire quali sono le potenzialità dell’autore. Senza dimenticare che su Facebook ci sono anche le reazioni diverse online, tipo il cuore o lo stupore.

Studio Samo Pro Minidegree

Condivisioni

Di sicuro può far più comodo valutare il numero di share perché questo parametro consente di impostare un lavoro di viral marketing.

Chi condivide mostra ad altri ma è chiaro che non sempre è possibile su tutti i social. Ad esempio è complicato ottenere questo dato su Instagram.

Commenti

Devi prendere in esame il numero delle interazioni, ma anche il tono. In questo modo puoi scoprire se il contenuto è piaciuto. Non basta contare le interazioni per capire se stiamo parlando di una KPI valida, la sua utilità dipende dal sentiment che viene registrato intorno al tuo brand.

Engagement is still the most important way marketers are measuring influencer marketing performance, with 89% stating this is the way they measure success”.

www.linqia.com

Numero di vendite nel tempo

Una KPI per valutare campagne di influencer marketing, alla fine è questo ciò che conta. Quindi può essere utile fare un paragone tra prima e dopo.

Vale a dire tra quando si lavora con questa strategia e nei periodi di pausa. In modo da verificare se c’è un reale aumento delle conversioni.

Chiaramente tutto questo deve essere affrontato con la mentalità di chi inserisce la campagne di influencer marketing in una strategia ampia e diversificata. Quanto basta per non dover gravare solo sul lavoro dei testimonial. Sei d’accordo con questo punto di vista operativo?

Studio Samo Pro Minidegree
Vuoi dare una svolta alla tua carriera o innovare la tua azienda?

Scopri il nostro corso in Web & Digital Marketing

54 ore in aula a Bologna o in live streaming

Piaciuto? Condividilo!

L'autore di questo post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iscriviti gratis a…

MakeMeThink

La newsletter di Studio Samo

Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.

Potrebbe interessarti anche...

heading tag seo
Angela Giampaglia

Heading Tag: cosa sono e come ottimizzarli per la SEO

Gli Heading Tag sono un elemento fondamentale per la struttura e l’ottimizzazione delle pagine web, in quanto rappresentano la chiave per rendere le pagine leggibili e fruibili. In questo articolo potrai imparare usarli per strutturare testi e articoli, migliorarne la leggibilità , ottenere visibilità su Google… e trasformati un un architetto SEO!

Quota impression Google ads
Beatrice Romano

Quota impression Google Ads

La quota impressioni Google Ads ti permette di capire se i tuoi annunci sono visibili sulla rete di ricerca. Non solo ti aiuta a monitorare i competitor, ma anche a capire come migliorare i tuoi annunci per aumentare la visibilità.

Oltre all’attività dei competitor, la visibilità dipende da budget e ranking dell’annuncio, fattori che puoi controllare per migliorare la tua posizione in serp.

dirette instagram
Giuliana Curato

Dirette Instagram: come fare le live su IG

Ti chiedi come sfruttare al meglio le dirette Instagram per connetterti con il tuo pubblico e ottimizzare la tua presenza online ma non sai da dove iniziare? Allora sei nel posto giusto.

regolamentazione intelligenza artificiale
Caterina Quaiotti

AI Act e regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale

L’impatto dell’utilizzo dell’IA è tangibile in diverse aree, promuovendo l’efficienza operativa, la competitività e l’innovazione e possiamo per questo parlare di benefici evidenti e concreti. 

La sua rapida diffusione solleva anche questioni etiche e giuridiche cruciali.

La necessità di una regolamentazione legale dell’Intelligenza Artificiale è emersa come una priorità fondamentale per garantire un utilizzo responsabile e sicuro di questa tecnologia avanzata. Facciamo un po’ di chiarezza in materia.

informazioni aste google ads
Beatrice Romano

Informazioni sulle aste e analisi competitors su Google Ads

Quando si lavora in Google Ads è importante monitorare ciò che fanno i competitor non solo per i prodotti o servizi che offrono agli utenti, ma anche per capire come si propongono, che linguaggio usano e a cosa danno più importanza. In questo articolo ti parlerò dell’analisi dei competitor a partire dalle parole chiave presenti all’interno delle campagne in rete di ricerca.

Vuoi essere sempre sul pezzo?

Iscriviti a MakeMeThink, la newsletter di Studio Samo. ✉️ Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.

Iscriviti gratis a

MakeMeThink

La newsletter di Studio Samo

Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.