Contenuti autorevoli: come risolvere i problemi della tua nicchia

Contenuti autorevoli
Indice dei contenuti

Qualche giorno fa ho letto l’articolo di Fabio Piccigallo dedicato alla sintesi vincente tra contenuti e remarketing. Una sintesi che porta a due grandi vantaggi a chi vuole usare il blog o il sito web per migliorare il proprio business: aumentare le visite e dirigere contatti utili verso il funnel delle conversioni.

Contenuti e remarketing, quindi. Di cosa stiamo parlando? Il processo di remarketing punta alla creazione delle campagne dirette a utenti che sono già state sul tuo sito. Ti trovano su Google o sui social, navigano sul tuo sito web, lo lasciano, vanno altrove, trovano una pubblicità (utile, ben studiata, in linea con le sue esigenze), tornano sul tuo sito e convertono.

Diventano clienti. Per far funzionare questo processo le persone devono trovare le tue pagine (lavorare sull’ottimizzazione SEO è fondamentale), ed ecco che hai bisogno di una buona azione di content marketing. Un content marketing che, secondo Fabio, deve avere delle caratteristiche ben precise:

Studio Samo Pro Minidegree
  • Devono essere diretti a un target specifico.
  • Non devono avere contenuto promozionale.
  • Devono risolvere problemi concreti.

Ecco, quest’ultimo punto tocca la mia attenzione. Devi risolvere i problemi delle persone che vuoi raggiungere con la tua azione di remarketing. Allora la domanda è chiara: come risolvere i problemi della tua nicchia, ovvero di quel gruppo di persone individuato durante la scelta del target? Io di solito mi muovo in questo modo.

Autorevolezza

Il primo punto da rispettare: un contenuto deve essere autorevole, deve comunicare sicurezza e affidabilità al lettore competente in materia. Quindi devi rispettare alcuni punti che rappresentano, dal mio punto di vista, la base:

  • L’articolo deve essere firmato, l’autore deve essere riconoscibile.
  • Le fonti devono essere sempre linkate e citate.
  • Devi separare le opinioni dai fatti.

In un articolo ci può essere spazio per opinioni ed esperienze. Anzi, ci deve essere il contributo personale di chi ha sperimentato una tecnica o un tool e può portare un contributo extra alla conoscenza enciclopedica. Ma deve essere chiaro questo distacco: non puoi spacciare idee e congetture per certezza.

Come si separano le opinioni dai fatti? Non di certo troncando l’articolo ma usando la lingua italiana: dal mio punto di vista, la mia esperienza suggerisce, io credo che… ci sono mille modi per incorniciare e presentare opinioni personali nel miglior modo possibile.

Per approfondire: migliora la leggibilità dei tuoi post.

Densità

Questo è il concetto decisivo per definire il successo del tuo contenuto. La densità di un contenuto è importante perché ti permette di andare oltre il numero delle battute o la lunghezza fisica dell’articolo. Mille battute, duemila battute. Certo, i long content form possono essere utili per definire la qualità della tua opera di content marketing.

Ma la tua nicchia non troverà utile un articolo solo perché lungo e accattivante. La lunghezza placa il bisogno atavico di soddisfare la professoressa delle scuole superiori (la chiamo sindrome del foglio protocollo), ma un lettore non sa cosa farse di un post inutilmente lungo. Ecco perché l’articolo deve essere denso, deve avere un peso specifico elevato.

idea

L’articolo deve fare la differenza. Deve avere le informazioni che nessuno ha perché i dati sono difficili da trovare, deve mettere insieme punti che gli altri non hanno avuto il coraggio di allineare, deve affrontare gli argomenti che altri autori evitano come la peste. Perché? Semplice, sono difficili e spigolosi. Ma sono quelli che fanno al differenza.

Le grandi idee si trovano in fondo, dove nessuno sa o vuole scendere per pescarle. Lo stesso vale per i contenuti: la densità è importante, non solo la lunghezza o la qualità delle immagini. Alla base di tutto questo c’è un attento studio del target, del comportamento del proprio pubblico online.

Per approfondire: gli strumenti indispensabili per fare SEO.

Scrittura essenziale

Un contenuto autorevole è fatto anche di dettagli che fanno la differenza. Tipo immagini di qualità, capaci di migliorare la sostanza dell’articolo o di portare traffico utile. Ma l’autorevolezza di un contenuto passa dalla scrittura. Anzi, dalla sintesi.

Studio Samo Pro Minidegree

Un contenuto autorevole, capace di dare supporto a un pubblico preciso, non gira intorno all’argomento. Non lancia promesse roboanti nel titolo per attirare visite, e soprattutto non lascia il lettore senza risposte quando arriva sul post. Ogni headline è una promessa, ogni click sul tag title nella serp o su Facebook è un debito che devi onorare nei confronti del lettore.

E i lettori non dimenticano. Non dimenticano il click baiting selvaggio o gli articoli interminabili che ruotano solo intorno a una frase. Non dimenticano la scrittura ampollosa, degna di un professore universitario, che in realtà nasconde grande incertezza. Un articolo autorevole non ha bisogno di grandi paroloni: usa i termini specifici, quelli conosciuti dal suo pubblico. E non si nasconde dietro ai paragrafi: mette in chiaro la conoscenza.

Da leggere: 10 semplici consigli per scrivere meglio.

Contenuti autorevoli: la tua opinione

Vuoi risolvere i problemi della tua nicchia? Devi pubblicare contenuti autorevoli, contenuti densi e non papiri infiniti che vogliono solo conquistare lo scettro di pillar article. La qualità di un post non si misura dalla lunghezza o dal numero di immagini o dalla quantità di paragrafi. La qualità di un contenuto è legata alla soddisfazione di un determinato pubblico.

Che può essere quello di organizzare una campagna SEO per dentisti, pianificare l’attività Facebook per idraulici o prendere coscienza che il visual storytelling è una realtà da prendere in considerazione. La qualità non la decidi tu ma chi legge. E per avere maggiori informazioni sui gusti del tuo pubblico devi studiare i dati di Google Analytics, analizzare le ricerche e tuffarti nelle conversazioni. Sei d’accordo?

Studio Samo Pro Minidegree
Vuoi dare una svolta alla tua carriera o innovare la tua azienda?

Scopri il nostro corso in Web & Digital Marketing

54 ore in aula a Bologna o in live streaming

Piaciuto? Condividilo!

L'autore di questo post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iscriviti gratis a…

MakeMeThink

La newsletter di Studio Samo

Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.

Potrebbe interessarti anche...

Quota impression Google ads
Beatrice Romano

Quota impression Google Ads

La quota impressioni Google Ads ti permette di capire se i tuoi annunci sono visibili sulla rete di ricerca. Non solo ti aiuta a monitorare i competitor, ma anche a capire come migliorare i tuoi annunci per aumentare la visibilità.

Oltre all’attività dei competitor, la visibilità dipende da budget e ranking dell’annuncio, fattori che puoi controllare per migliorare la tua posizione in serp.

dirette instagram
Giuliana Curato

Dirette Instagram: come fare le live su IG

Ti chiedi come sfruttare al meglio le dirette Instagram per connetterti con il tuo pubblico e ottimizzare la tua presenza online ma non sai da dove iniziare? Allora sei nel posto giusto.

regolamentazione intelligenza artificiale
Caterina Quaiotti

AI Act e regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale

L’impatto dell’utilizzo dell’IA è tangibile in diverse aree, promuovendo l’efficienza operativa, la competitività e l’innovazione e possiamo per questo parlare di benefici evidenti e concreti. 

La sua rapida diffusione solleva anche questioni etiche e giuridiche cruciali.

La necessità di una regolamentazione legale dell’Intelligenza Artificiale è emersa come una priorità fondamentale per garantire un utilizzo responsabile e sicuro di questa tecnologia avanzata. Facciamo un po’ di chiarezza in materia.

informazioni aste google ads
Beatrice Romano

Informazioni sulle aste e analisi competitors su Google Ads

Quando si lavora in Google Ads è importante monitorare ciò che fanno i competitor non solo per i prodotti o servizi che offrono agli utenti, ma anche per capire come si propongono, che linguaggio usano e a cosa danno più importanza. In questo articolo ti parlerò dell’analisi dei competitor a partire dalle parole chiave presenti all’interno delle campagne in rete di ricerca.

redirect 301
Mattia Cantoni

Redirect 301 per la SEO: una guida completa

I redirect 301 sono tanto semplici da impostare quanto pericolosi per l’ottimizzazione SEO se utilizzati in modo scorretto. In questa guida passo-passo
scoprirai come padroneggiare l’utilizzo di un redirect 301 e come prevenire alcuni dei più comuni errori.

Iscriviti gratis a

MakeMeThink

La newsletter di Studio Samo

Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.