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Come curare tutti i dettagli di un blog post efficace

dettagli di un articolo efficace
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Quando mi chiedono quali i dettagli di un articolo efficace ho sempre una checklist a portata di mano. Ecco perché quando mi hanno chiesto un webinar per l’academy di Studio Samo non ho esitato: dobbiamo dare agli studenti la chiave per scrivere un blog post degno di nota.

Così ho lavorato su una sintesi dei punti essenziali per curare tutti i dettagli della pubblicazione che avviene sul blog. Sembra uno snodo semplice e immediato, CMS come WordPress ci danno l’illusione di poter gestire ogni passaggio senza grandi competenze tecniche. In fin dei conti scrivere l’articolo di un blog è un po’ come creare un documento WordPress… Ma anche no.

L’editor WYSIWYG ha reso tutto semplice, e una volta presa la mano con WordPress Gutenberg puoi gestire la scrittura con una semplicità disarmante. Però ti rendi conto che sono i dettagli di un articolo efficace a fare la differenza. Quali sono i punti da affrontare in questo equilibrio?

Tag title e meta description

Primo step della lista per ottimizzare il proprio blog post: la combinazione tra tag title e meta description. Questi esempi di micro-copywriting sono fondamentali per dare al contenuto efficacia sotto due punti di vista: quello dell’ottimizzazione SEO e della buona comunicazione.

Prendi come esempio la meta description. Non è utile ai fini del ranking ma influenza con forza il CTR nella serp. Quindi è un tuo obbligo ottimizzarla. In che modo? In primo luogo la lunghezza, poi devi scegliere le parole giuste per far leva sulle necessità del pubblico su internet.

Tutto questo si amplifica con la scrittura strategica del tag title, esempio lampante di come il SEO copywriting diventi centrale quando decidi di dettagli di un articolo efficace. Se non altro perché questa è la stringa di contenuto decisiva per dare forti segnali lato SEO on-page. E al tempo stesso è uno dei contenuti più evidenti della serp. In sintesi, ecco qualche regola da rispettare:

  • Mantenere tag title sotto le 65 battute.
  • Per la meta description puntiamo a massimo 155.
  • Nel titolo usa la keyword più importante.
  • La meta description deve essere pensata per far cliccare.
  • Qui puoi mettere comunque la main keyword.

URL SEO friendly e tag H1

Secondo passaggio dei dettagli di un articolo efficace: curare ancora un po’ piccoli testi che fanno la differenza, come l’URL e il tag H1. Nel primo caso parliamo di quanto sia utile far capire al motore di ricerca e al lettore il topic del contenuto anche grazie al breve elenco di termini.

La leggibilità si muove da questo elemento e si trasferisce nel tag H1, il primo header di una pagina web. Quanti posso metterne? Quanto deve essere lungo? Devo mettere le keyword? Gli interrogativi sono fondamentali, qui devi puntare all’utente, a chi legge la pagina web. I consigli:

  • Usa la parola chiave più importante nel titolo.
  • Diversifica l’H1 rispetto al tag title con sinonimi.
  • Scegli URL breve e diretto usando poche keyword.

Scegliere categorie e tag del blog

Il punto cruciale che molti blogger, soprattutto alle prime armi, tralasciano o affrontano con una prospettiva errata. Ad esempio confondendo i tag con un qualcosa di non ben definito da mettere in abbondanza per aumentare le probabilità di posizionarsi su Google. Nulla di più sbagliato.

La scelta di tag e categorie sul post del blog è uno dei dettagli di un articolo efficace che ogni bravo articolista deve comprendere e gestire. Perché le tassonomie non sono altro che pagine indicizzate che si creano grazie a titoli e anteprime dei post che attribuisci alle etichette.

Ciò significa che il rischio di creare contenuti duplicati, inutili per il lettore e il motore di ricerca, è incombente. Cosa fare in questi casi? Le regole per l’ottimizzazione di tag e categorie:

  • Evita tassonomie simili nel significato.
  • Non creare tag e categorie inutili.
  • In media: ogni articolo ha una categorie e 2 o 3 tag.

Struttura del contenuto online

Chiaro, se vuoi sviscerare i dettagli di un articolo efficace devi capire come scrivere e cosa affrontare in questo post. Ma, soprattutto, quale organizzazione dare a ciò che fai. Io, di solito, lavoro con grande attenzione su un punto specifico dell’articolo. Vale a dire l’attacco.

above the fold

Questo perché le persone tendono a trascorrere gran parte del tempo above the fold, la prima schermata della pagina web. Ciò significa che hai poco (pochissimo se parliamo di smartphone) spazio per farti notare. E per far capire quali sono i punti di forza del tuo lavoro. Io opero così:

  • Inserisco i problemi che possono avere le persone.
  • Individui punti che potrebbero acutizzarsi.
  • Do una soluzione che fa comodo a tutti.

Esatto, è il metodo PAS. Problem, agitate solve: in questo modo puoi lavorare sul persuasive copywriting e sfruttare le necessità del pubblico. Ma basta per operare sulla struttura del blog? No, devi dividere il testo in paragrafi e concludere l’articolo nel miglior modo.

Ad esempio con una call to action, una richiesta rivolta al lettore per agire materialmente. Il tuo articolo deve avere un obiettivo: sei pronto per raccogliere i frutti del lavoro?

Dettagli di un articolo efficace

Questi sono solo i punti di partenza. Come approfondire? Di certo seguendo il webinar che ho preparato per l’academy. Oppure hai la possibilità di lasciare un commento: chiedimi tutto quello che ti serve per ottimizzare i dettagli di un articolo efficace, così posso provare a darti una risposta.

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L'autore di questo post

Riccardo Esposito
Riccardo Esposito
Riccardo è un web writer Freelance, autore del blog My Social Web. Si occupa di scrittura online, blogging e copy. Ottimizza i testi per landing page e siti web. Autore del corso online "Imparare a fare Blogging" di Academy Studio Samo.

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