Brand Awareness: quali sono i KPI per misurarla?

brand-awareness-kpi
Indice dei contenuti

Sempre utile parlare di Brand Awareness e KPI, ma è vero che questo argomento rischia di diventare un campo minato. Perché è difficile trovare dei numeri oggettivi da osservare per misurare il successo o il fallimento di una campagna che punti alla consapevolezza della marca.

Perché di questo stiamo parlando: un lavoro capace di far conoscere il tuo nome ma, soprattutto, posizionarlo nella mente delle persone. Quando hanno bisogno cercano i tuoi prodotti, vogliono ciò che fai. Come misurare Brand Awareness e KPI? Qui trovi una serie di consigli per lavorare.

Brand Awareness, KPI e PR

Con un’attività di Digital Public Relation possono arrivare diversi dati interessanti. Di conseguenza, se lavori con questo strumento per diffondere comunicati stampa e fare influencer marketing, conviene studiare a fondo i vari dati che consentono di valutare la diffusione del brand:

Studio Samo Pro Minidegree
  • Numero di pubblicazioni.
  • Condivisioni ricevute.
  • Link in ingresso.
  • Menzioni ottenute.

Il lavoro di digital PR può dare una forte spinta alla diffusione del proprio nome e per creare una consapevolezza chiara della marca. Inoltre da quest’opera di marketing possono arrivare dati concreti dai report e da Google Analytics per capire come è stato diffuso il tuo lavoro sul web.

Da leggere: fare link building e digital PR

Query branded su Google

Devi essere in grado di misurare quante ricerche vengono fatte sul motore di ricerca con il tuo brand. Questo è il primo passo per definire una key performance indicator valida, osservabile.

Se le persone cercano il tuo nome vuol dire che sono interessate, vogliono quel prodotto o servizio. Ancora più interessante valutare le query navigazionali, ovvero con brand + parola chiave.

Brand Awareness e KPI
Brand Awareness e KPI su Semrush.

Come ottenere questi dati? Attraverso un lavoro ben organizzato di monitoring e keyword research. In poche parole devi usare uno dei tanti SEO tool a disposizione (tipo Semrush o SEOzoom) per scoprire quante persone cercano queste parole chiave. In questo modo puoi avere dei KPI precisi. Ma soprattutto capaci di essere misurati nel tempo da strumenti professionali.

Molto interessante, in questi casi, valutare anche le correlazioni che si legano al tuo brand. Su Google, ad esempio, facendo una ricerca con il tuo nome puoi ottenere dei suggerimenti che ti consentono di capire quali sono le query collegate al marchio che stai promuovendo.

Citazioni brand sulle pagine

Mantenere traccia delle citazioni che si manifestano sulle pagine web può essere un buon modo per definire indicatori utili al lavoro di Brand Awareness. Ovviamente si dovrebbe valutare la natura della citazione, se solo testuale o con link in ingresso. In questi casi come lavoriamo?

Può essere utile l’uso degli stessi SEO tool per il monitoraggio dei collegamenti e di Google Alert che crea dei report con tutte le citazioni apparse nelle pagine web di siti, blog, forum e altro ancora.

Menzioni sui social network

Il social listening è fondamentale per avere il polso della situazione e definire dei Brand Awareness KPI utili alla tua attività. Attraverso il lavoro che svolgi con Mention, Hootsuite e Tweetdeck puoi ascoltare cosa succede sulle varie piattaforme e ricevere delle notifiche.

Menzioni sui social network
Menzioni sui social network

Devi tener traccia della frequenza con cui il tuo marchio viene menzionato sui canali dei social media. Questo può avvenire con una menzione, un hashtag o il semplice uso di parole chiavi che ti riguardano. Per questo ti suggerisco di definire dei rapporti in grado di andare oltre il semplice brand e comprendere altri modi per riconoscere il tuo nome sui social (tipo abbreviazioni).

Da leggere: le migliori strategie di brand awareness

Brand Awareness e KPI: idee?

Quali sono le tue esperienze in questo settore? Hai già avuto modo di definire dei key performance indicator per la tua attività di branding? Di sicuro è uno dei territori più difficili da affrontare ma se vuoi gestire la tua presenza online in modo professionale non puoi perdere di vista questo passaggio. Sei d’accordo? Lascia la tua opinione nei commenti per approfondire il tema.

Studio Samo Pro Minidegree
Studio Samo Pro Minidegree
Vuoi dare una svolta alla tua carriera o innovare la tua azienda?

Scopri il nostro corso in Web & Digital Marketing

54 ore in aula a Bologna o in live streaming

Piaciuto? Condividilo!

L'autore di questo post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iscriviti gratis a…

MakeMeThink

La newsletter di Studio Samo

Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.

Potrebbe interessarti anche...

heading tag seo
Angela Giampaglia

Heading Tag: cosa sono e come ottimizzarli per la SEO

Gli Heading Tag sono un elemento fondamentale per la struttura e l’ottimizzazione delle pagine web, in quanto rappresentano la chiave per rendere le pagine leggibili e fruibili. In questo articolo potrai imparare usarli per strutturare testi e articoli, migliorarne la leggibilità , ottenere visibilità su Google… e trasformati un un architetto SEO!

Quota impression Google ads
Beatrice Romano

Quota impression Google Ads

La quota impressioni Google Ads ti permette di capire se i tuoi annunci sono visibili sulla rete di ricerca. Non solo ti aiuta a monitorare i competitor, ma anche a capire come migliorare i tuoi annunci per aumentare la visibilità.

Oltre all’attività dei competitor, la visibilità dipende da budget e ranking dell’annuncio, fattori che puoi controllare per migliorare la tua posizione in serp.

dirette instagram
Giuliana Curato

Dirette Instagram: come fare le live su IG

Ti chiedi come sfruttare al meglio le dirette Instagram per connetterti con il tuo pubblico e ottimizzare la tua presenza online ma non sai da dove iniziare? Allora sei nel posto giusto.

regolamentazione intelligenza artificiale
Caterina Quaiotti

AI Act e regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale

L’impatto dell’utilizzo dell’IA è tangibile in diverse aree, promuovendo l’efficienza operativa, la competitività e l’innovazione e possiamo per questo parlare di benefici evidenti e concreti. 

La sua rapida diffusione solleva anche questioni etiche e giuridiche cruciali.

La necessità di una regolamentazione legale dell’Intelligenza Artificiale è emersa come una priorità fondamentale per garantire un utilizzo responsabile e sicuro di questa tecnologia avanzata. Facciamo un po’ di chiarezza in materia.

informazioni aste google ads
Beatrice Romano

Informazioni sulle aste e analisi competitors su Google Ads

Quando si lavora in Google Ads è importante monitorare ciò che fanno i competitor non solo per i prodotti o servizi che offrono agli utenti, ma anche per capire come si propongono, che linguaggio usano e a cosa danno più importanza. In questo articolo ti parlerò dell’analisi dei competitor a partire dalle parole chiave presenti all’interno delle campagne in rete di ricerca.

Vuoi essere sempre sul pezzo?

Iscriviti a MakeMeThink, la newsletter di Studio Samo. ✉️ Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.

Iscriviti gratis a

MakeMeThink

La newsletter di Studio Samo

Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.