User Experience: 9 errori da evitare come la peste

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Evitare gli errori è un buon modo per pensare all’user experience del tuo sito web. Il motivo è semplice: attraverso la cura di alcuni elementi del tuo progetto web puoi accogliere l’utente nel miglior modo possibile. E incassare una serie di vantaggi difficili da raccogliere in modo diverso.

Ad esempio tutto ciò che riguarda la SEO. Oggi è impossibile dividere l’esperienza delle persone che arrivano sulla pagina web e il suo posizionamento nella serp. Se non altro perché Google vuole dare il miglior risultato possibile, e si rende conto se una pagina non soddisfa le esigenze.

Puoi creare il miglior contenuto possibile, ma se non c’è attenzione agli errori dell’user experience rischi di fare un buco nell’acqua. Ecco perché oggi voglio darti dei consigli semplici (ma essenziali) per migliorare tutto ciò che riguarda l’attività del lettore.

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Da leggere: Ecommerce ed esperienza utente, la sfida è aperta

Pagine web lente e difficili da caricare

Giusto iniziare con questo punto: le pagine devono essere veloci, facili da caricare. L’esperienza utente risente di questo fattore, e lo stesso Google ha individuato un punto decisivo da implementare. Infatti da tempo la velocità di caricamento delle pagine web è un fattore di ranking.

Certo, non sarà un punto decisivo per il posizionamento ma fa capire qual è il senso della tua attività. Google vuole offrire contenuti utili e di qualità, ciò significa anche fare in modo che gli utenti si muovano al meglio sulle pagine web.

Cosa fare in questi casi? Assicurati che i tempi di caricamento siano minimi. In questo modo darai un vantaggio in più alle tue risorse, sia sui motori di ricerca ma soprattutto per l’utente che vuole leggere i tuoi contenuti. Per approfondire puoi leggere il comunicato di Google dedicato allo Speed Update.

Niente musica in automatico, grazie

Anche se questo è uno dei cavalli di battaglia dell’user experience è giusto ripeterlo. Mai mettere musiche – e in generale audio – in automatico nella home page o in qualsiasi pagina. Questo è il modo migliore per costringere le persone a chiudere la pagina e andare via. Vuoi forse questo? Immagino di no.

Etichette di navigazione poco chiare

L’user experience passa dalla navigazione, dallo spostamento da un punto all’altro del sito. Questo avviene in modi differenti ma il menu di navigazione è uno dei fattori decisivi. Ecco perché il primo consiglio da dare è questo: usa etichette di navigazione semplici e facili da intuire.

user experience
L’importanza dell’anchor text secondo Steve Krug.

Mi riferisco all’anchor text che usi per suggerire cosa si trova dall’altra parte del link. Il collegamento ipertestuale è un ponte che collega risorse differenti e il tuo compito è diminuire le incertezze. Ed è questo il leit motiv che ti guida verso il prossimo paragrafo.

Attenzione a link rotti e pagine 404

Uno dei capisaldi dell’user experience: ridurre al minimo gli errori 404 e controllare la bontà dei link. Questa è la bussola per evitare che, cliccando su un collegamento, si arrivi su una risorsa inutile. Per questo devi usare Broken Link Checker, il plugin capace di individuare i link rotti.

Poi devi ottimizzare la pagina 404 in modo da renderla navigabile. Avere delle risorse non trovate su un sito web è normale, ed è tuo compito fare in modo che quando necessario ci siano i giusti redirect. Ma all’occorrenza la pagina 404 deve essere uno snodo per riprendere la navigazione.

Non fermarti al sito responsive

Hai il template mobile friendly quindi credi di aver fatto il tuo lavoro? Errore, devi andare oltre e pensare a come e cosa fare per rendere il tuo sito web mobile friendly.

La velocità, già citata, è il primo passo. Poi devi valutare le distanze tra gli elementi, la lunghezza dei paragrafi, l’ordine del visual e la buona funzionalità dei link. Ciò che va bene per il desktop potrebbe essere troppo piccolo o troppo grande per il mobile.

Semplifica la lettura e le decisioni

La semplicità è uno dei parametri che guidano il tuo lavoro per ridurre gli errori di UX. La prima fase: i testi devono essere pensati per migliorare la leggibilità, quindi divisi in paragrafi e definiti con la formattazione giusta. I punti essenziali da rispettare:

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  • Liste puntate per definire più elementi.
  • H2 e H3 per introdurre argomenti specifici.
  • Font di buone dimensioni per facilitare la lettura.
  • Font sans serif al posto del serif.
  • Allineamento a bandiera per il testo.

Già, testo allineato a bandiera perché quello giustificato tende a lasciare spazi innaturali tra le parole. E questo è un ostacolo alla buona leggibilità, con conseguenze nette sull’user experience.

Ottimizza anche i testi delle call to action per rendere chiaro il tuo messaggio, cercando di evitare troppe chiamate all’azione in un unico spazio. Di regola ce ne dovrebbe essere una, al massimo un’altra secondaria. Ma devi evitare di confondere chi legge.

Non esagerare con banner e pubblicità

Tempo fa Google ha rilasciato un aggiornamento, rivolto solo al mobile, per penalizzare le pagine con advertising e messaggi interstitialChe di solito sono molto invadenti, capaci di nascondere per intero il contenuto. Quindi Google è contrario a pop-up e adv? No, però questo è un segnale.

Un segnale centrale che deve guidare la tua attenzione per l’user experience: non lasciare che le interruzioni diventino protagoniste in una pagina web e mantieni sempre la rotta verso il vero obiettivo. Ovvero puntare sulla strategia di inbound marketing.

Rendi disponibili i contenuti: ricerca

La ricerca interna deve essere sempre presente, in ogni pagina del sito web. Il campo deve essere visibile, l’icona prestabilita per indicare questa sezione è quella della lente d’ingrandimento. Assicurati che le pagine dei risultati siano facili da navigare e non troppo impegnative da sfogliare.

Attenzione ai menu troppo affollati

Secondo consiglio per la gestione dell’esperienza di navigazione. Dopo aver migliorato le etichette assicurati di creare dei menu snelli e semplici da usare. Ad esempio, cerca di evitare link inutili e capaci di rubare l’attenzione a discapito degli elementi veramente importanti per il tuo business. Questo è importante per l’user experience ma anche per suggerire a Google ciò che ha maggior rilevanza in un sito web.

Soprattutto, fai attenzione ai menu a tendina: se troppo lunghi e nidificati rischiano di impantanare la navigazione. In questi casi può far comodo un buon megamenu, magari con immagini che semplificano le decisioni. Anche in questo caso, però, devi studiare con cura le necessità degli utenti.

Da leggere: 7 strumenti per migliorare l’UX del sito

I principali errori di user experience

Oggi ho elencato i problemi relativi all’user experience di un sito web. Nella maggior parte dei casi questi passaggi riguardano il semplice buon senso, ma se vuoi approfondire devi studiare il comportamento degli utenti sulle tue risorse.

Per fare questo consiglio il programma Hotjar che crea delle heatmap (mappe di calore) e registra il comportamento delle persone sulle pagine. Così puoi capire cosa fanno, come si muovono e se ci sono problemi di navigazione. Vuoi aggiungere qualche consiglio? Anche tu ti muovi così? Lascia la tua opinione nei commenti.

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