Google Business Profile

Scopri come il Google Business Profile (ex Google My Business) può potenziare la tua attività locale! Sei curioso di sapere come il Google Business Profile può aiutarti a raggiungere nuovi clienti e far crescere la tua attività? Leggi l'articolo fino in fondo e scopri tutti i miei suggerimenti!
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Indice dei contenuti

Il Google Business Profile, ex Google My Business, è uno degli strumenti online più importanti per chi possiede un’attività locale.

Negli anni Google ha modificato più e più volte le sue funzioni, la sua interfaccia e le sue potenzialità.

Nonostante dal punto di vista di gestione sia ancora imperfetto e indietro rispetto a molti degli altri strumenti Google, il Business Profile continua a essere un punto di riferimento per tutti gli utenti che cercano informazioni sulle attività locali.

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Quindi, se gestisci un’attività local, la vera domanda è: perché non hai ancora creato il tuo Business Profile (considerando che è del tutto gratuito)? E se lo hai creato, sei sicuro di sfruttarlo al meglio delle sue potenzialità?

In entrambi i casi, questo articolo può darti le risposte che cerchi. 

Continua a leggere e scoprirai cos’è il Business Profile, i suoi obiettivi, le sue risorse e come funziona.

Cos’è e come funziona il Google Business Profile

Nel tempo sono cambiate molte cose, ma l’obiettivo di un account Google Business è sempre lo stesso: far trovare online la tua attività locale, così da “trasformare le persone che ti trovano sulla Ricerca Google e su Maps in nuovi clienti” (qui su Google puoi trovare tutte le informazioni base e le risposte alle domande più frequenti, fornite direttamente da Google stesso).

Sulla scheda Google puoi inserire, aggiornare e modificare tutte le informazioni di base, le immagini e i video della tua attività; puoi attirare nuovi utenti ottimizzando la tua scheda per le parole chiave che maggiormente ti rispecchiano; puoi informare gli utenti con aggiornamenti, promozioni ed eventi. Il tutto gratuitamente.

Gestire e ottimizzare Google Business Profile significa curare online la tua immagine per presentarti al meglio a quei potenziali clienti che non sono mai venuti fisicamente da te. 

Il Business Profile, infatti, è uno dei primi e più importanti raccoglitori di recensioni sulla tua attività: è in tutto e per tutto un biglietto da visita e, come tale, è fondamentale che impari a prendertene cura.

Ma, ti starai chiedendo, come funziona il Business Profile? Come faccio a creare una scheda, a scegliere come ottimizzarla? Come posso gestire al meglio il mio account Google Business? 

Nei prossimi capitoli esploriamo le basi per una corretta creazione e gestione del Business Profile.

Continua la lettura e impara quelle poche, ma preziose, regole per presentarti al meglio agli occhi dei tuoi futuri clienti.

Da Google My Business a Google Business Profile

Probabilmente eri giunto su questo articolo pensando di trovare informazioni su Google My Business. 

Non hai tutti i torti!
Google stesso continua a parlare di questo tool nominandolo Google My Business, quindi è normale che ci sia ancora un po’ di confusione sul nome, ma in realtà ad oggi il nome corretto è Google Business Profile.

Lo strumento è sempre lo stesso? Gli elementi sostanziali sono rimasti invariati. 

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Vediamo, però, alcuni dei cambiamenti più impattanti.

Non ci sono più app e sito dedicati

Una delle prime cose ad essere cambiata è stata l’interfaccia.

Un tempo esisteva una vera e propria interfaccia Google My Business dentro il quale si avevano a disposizione tutte le impostazioni di ottimizzazione e modifica.

Ad oggi non è più così. 

Per poter gestire e modificare le impostazioni del Business Profile è possibile farlo attraverso 2 metodi.

1. Direttamente dalla SERP. Digitando su Google il nome dell’attività di cui sei gestore, si trovano direttamente in SERP tutti gli elementi di modifica del profilo.

2. Utilizzando l’account Google con cui gestisci una o più schede, entra nelle App di Google e seleziona “Google My Business”. Troverai il listato di tutte le attività di cui sei gestore. 

Anche da mobile sono cambiate le cose: se prima esisteva l’app dedicata ai servizi Google My Business, da oggi la gestione avviene direttamente dall’app Google Maps.

Eliminazione del sito Google My Business

Una delle funzioni principali del Business Profile ancora oggi (più avanti le esploriamo tutte, quindi prosegui la lettura!), è quella di poter linkare il proprio sito web dalla scheda. 


Considerando che l’ex Google My Business nasce allo scopo di dare visibilità online agli imprenditori locali, ai tempi Google aveva preventivato che non tutti possedessero un sito web.

Per questo motivo c’era la possibilità di crearne rapidamente uno direttamente da Google My Business.

Da Marzo 2024 questa funzione non è più in uso (link alla fonte Google: https://support.google.com/business/answer/14368911?hl=it), probabilmente perché non veniva sfruttata così tanto. Raramente mi è capitato di vedere siti web creati dalla scheda di Google My Business.

Oggi più che mai, praticamente chiunque possiede un sito web. È possibile che sia questo il motivo per cui Google ha scelto di eliminare questa feature.

Possibilità di aggiungere link ai social

Negli ultimi mesi del 2023, anche in Italia si è aperta la possibilità di aggiungere i link social media al Business Profile.

Nella sezione “Informazioni di contatto” è possibile aggiungere i link a tutti i profili social gestiti dalla nostra attività, così da farli comparire nella scheda Google, insieme a tutte le altre informazioni.

Dal mio punto di vista, questa nuova feature ci dimostra la direzione che sta prendendo Google sotto più punti di vista.

  1. In un’epoca in cui il valore del Brand diventa sempre più importante, Google ha ben pensato di riunire sotto un unico cappello tutti gli spazi web in cui un’attività local è presente, così, appunto, da rafforzare l’autorevolezza del Brand, premiando chi la sa gestire al meglio.
  2. Se fino a pochissimo tempo fa c’era la possibilità di linkare unicamente il sito web, il fatto che oggi si sia dato spazio anche ai social ci fa capire quanto Google stesso, con l’avvento della SGE, diventerà un agglomerato di media e fonti differenti.
    I social prenderanno sempre più piede nelle SERP di Google e Google stesso si sta “armando” a suo modo affinché il Business Profile diventi più interattivo, come fosse un “embrione social”.

Queste sono considerazioni del tutto personali, quindi prendile come un semplice spunto di riflessione 😉

Possibilità di collegamento con il Merchant Center

Proprio come fa un social, anche Google cerca sempre di più di non far uscire i suoi utenti da… Google!

Mi spiego meglio. 

Quando navighi su Youtube o Meta ti sarai accorto che ogni volta che clicchi un link questi social cercano di mantenerti all’interno delle loro piattaforme. Allo stesso modo, Google cerca di soddisfare le esigenze dell’utente fornendo le risposte sempre all’interno del suo dominio.
Sulla scia di ciò, da qualche tempo a questa parte c’è la possibilità di collegare il Business Profile al Merchant Center di Google.

Quindi, tutte quelle attività che hanno un feed di prodotti possono collegare Merchant Center e Business Profile in modo da:

  • avere maggiore visibilità. Il listato dei prodotti dovrebbe attirare maggiormente l’utente e potenzialmente aumentare il CTR della scheda;
  • mostrare agli utenti i prodotti disponibili nel negozio fisico direttamente online;
  • creare un continuum tra negozio fisico e e-commerce.

Approfondiamo meglio questi ultimi due punti. 

Nel momento in cui clicchiamo su una delle categorie del listato, ad esempio “attrezzi per ginnastica”, ci ritroviamo dentro una SERP che potremmo definire navigazionale.

Se clicchiamo sui risultati del sito web, chiaramente atterriamo sull’e-commerce.

Se invece clicchiamo su uno dei prodotti della sezione Shopping, possiamo vedere se il prodotto è disponibile in uno dei negozi fisici, oppure possiamo scegliere se acquistarlo online.

Online e offline diventano soluzioni intercambiabili al servizio dell’esigenza di ciascun utente.

Perché fare SEO sul Business Profile: local pack e ranking

Prima di entrare nella descrizione degli aspetti più pratici, è importante capire perché la SEO è un’attività fondamentale anche quando si parla di Business Profile. 

Come anticipato, oltre a ottimizzare la scheda Google per presentarsi al meglio agli occhi di chi già conosce il nostro Brand, l’ottimizzazione del Business Profile è fondamentale anche per farsi trovare da chi non ci conosce.

Facciamo un piccolo recap di cos’è la SEO e di quali sono i suoi obiettivi.

Tra le tante cose, possiamo dire che la SEO è quello strumento di Digital Marketing che ha lo scopo di posizionare un Brand sul motore di ricerca, rivolgendosi alla domanda consapevole. 

Come ricordo spesso a quei clienti che si rivolgono a noi per dei servizi SEO, il Brand in questo processo è fondamentale. Oggi più che mai la sua rilevanza e autorevolezza sono diventati elementi essenziali per determinare la qualità di un sito. 

Tuttavia, è sconveniente vivere di solo Brand: sarebbe troppo rischioso e poco funzionale per il traffico organico (e non solo) di un sito.

Per questo motivo, la SEO deve sostenere un Brand anche e soprattutto ottimizzando un sito per quelle query cosiddette unbranded, così da raggiungere gli utenti che hanno bisogno del suo prodotto/servizio, ma non sanno che esiste anche quel Brand a proporglielo.

Ecco, anche per il Business Profile vale questo discorso.

Dobbiamo sfruttare i pochi punti che abbiamo a disposizione per poter ottimizzare la scheda Business al fine di rankare al meglio nelle SERP, come il Local Pack o Google Maps, così da farci trovare e conoscere dagli utenti che non sanno della nostra esistenza.

Local Pack

Ma come fare per comparire nel Local Pack?

Segnali di ranking nel Business Profile

Ciò che determina il ranking della scheda Google è un insieme di 3 fattori:

  1. Pertinenza 
  2. Prossimità 
  3. Prominenza (Importanza)

1. Con “pertinenza” Google intende: “il livello di corrispondenza di un profilo dell’attività locale con la ricerca di un utente…

Per rispettare questo criterio è quindi fondamentale aggiungere informazioni complete e dettagliate rispetto a ciò che la tua attività offre così che Google possa capire quando i tuoi servizi/prodotti rispondono in modo coerente alle richieste dell’utente.

2. Per “prossimità” Google si riferisca a: “quanto dista ogni potenziale risultato di ricerca dalla località utilizzata in una ricerca. Se un utente non specifica una località nella ricerca, calcoliamo la distanza in base ai dati noti sulla sua posizione.

Per questo motivo è fondamentale inserire l’indirizzo e le aree di interesse nei quali si opera.

Se non sai cosa sono le aree di interesse, non preoccuparti, approfondiremo questi dettagli nella parte pratica!

3. Infine, con “prominenza”, o “importanza/evidenza” Google intende:  “il livello di notorietà di un’attività. Alcuni luoghi sono più conosciuti nel mondo reale e i risultati di ricerca tentano di rispecchiare questa condizione nel posizionamento nei risultati di ricerca locale. …” 

L’evidenza si basa anche sulle informazioni su un’attività che Google ricava dal Web, ad esempio link, articoli e directory. Nel posizionamento dei risultati di ricerca locale vengono considerati il numero e il punteggio delle recensioni Google. Più numerose saranno le recensioni e le valutazioni positive, migliore sarà il posizionamento nei risultati di ricerca locale di un’attività. 

Poiché la posizione nei risultati sul Web costituisce un altro fattore determinante, si applicano le best practice di ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO)…”

Insomma, nuovamente nella SEO torna fuori il concetto di autorevolezza. Più gli altri (competitor, influenti del settore e gli stessi tuoi clienti) dichiarano che il tuo Brand offre qualità, più questo aspetto sarà considerato positivamente nel posizionamento dei tuoi contenuti.

Un altro fattore recentissimo che pare stia influenzando, non tanto il ranking vero e proprio, ma l’ordine nel listing dei risultati è l’orario di apertura. 

Se un utente effettua una ricerca “fuori orario” potrebbe non trovare delle attività che offrono quel servizio, ma che sono chiuse in quegli orari.
Questo aspetto può essere molto rischioso e pare che Google dovrebbe aggiornarlo. Infatti, pur di rankare, qualcuno potrebbe modificare gli orari di apertura, magari scrivendo “aperto h24”, andando contro a quelli che sono gli obiettivi di Google, ovvero fornire informazioni reali, affidabili e di qualità agli utenti.

Tutti questi aspetti ci fanno capire quanto, anche in questo caso, il concetto di SEO sul Business Profile vada interpretato nel suo più ampio significato: non solo ottimizzazione di query, categorie e immagini, ma anche e soprattutto cura e nutrimento della scheda al servizio, anzitutto, degli utenti.

Creazione scheda Business Profile

Passiamo agli aspetti più pratici! 

Fino ad ora abbiamo parlato di “creazione del Business Profile”, ma, a meno che la tua attività non sia del tutto nuova, è molto più corretto parlare di “rivendicazione del Business Profile”.

Se ti cerchi su Google e trovi la tua scheda Google visibile, ma tu non l’hai mai aperta, non preoccuparti! Molto probabilmente è stato Google stesso ad aprirla grazie alle mappature di Google Maps che ha a disposizione.
Se nessuno prima di te ha rivendicato la scheda, dovresti trovare i link “Rivendica questa attività” o “Sei il proprietario di quest’attività?” che ti portano alla procedura per la verifica della scheda.

Di norma le verifiche di un Business Profile possono avvenire tramite diversi metodi, quello più utilizzato al momento è il metodo di verifica tramite la registrazione video (qui puoi trovare tutti i dettagli di verifica di una scheda spiegati direttamente da Google).

Una volta verificata, la scheda sarà di tua proprietà e potrai passare all’ottimizzazione delle informazioni.

Attenzione: è difficile che qualcuno che non fa parte della tua attività possa aver verificato la tua scheda. I metodi di verifica, infatti, richiedono prove incontrovertibili del fatto che chi sta verificando gestisca effettivamente l’attività.

Se, invece, hai un’attività completamente nuova, puoi creare da zero la tua scheda cliccando su “gestisci ora” a questo link https://www.google.com/intl/it_it/business/. L’unica cosa di cui avrai bisogno per cominciare sarà un account Google!

La creazione o la rivendicazione del Business Profile è infatti gratuita.

Vediamo i primissimi step per la creazione di una scheda da zero.

Nome e categoria

Come mostra l’asterisco accanto alle voci “nome” e “categoria” questi due elementi sono obbligatori.

Apparentemente le più semplici, nome e categoria del Business Profile sono anche le sezioni che possiamo sfruttare maggiormente per un’ottimizzazione SEO della scheda.

Nella normativa di Google è scritto chiaramente che il nome della tua scheda deve rispecchiare fedelmente il nome dell’attività del tuo negozio: nome di Business Profile e nome dell’insegna della tua attività dovrebbero essere identiche. 

È vero, però, che quasi tutte le schede Google gestite da un SEO hanno nomi “parlanti”, nomi che possano descrivere anche la tipologia di attività che stiamo aprendo.

All’interno del Business Profile abbiamo pochi spazi per ottimizzare la scheda al fine di migliorarne il ranking. Finché Google ce lo permette (non mi è mai capitato che un nome diverso dall’insegna non venisse accettato), sfruttiamoli tutti!

Ad esempio, se ho una gelateria che si chiama “Gelato da Ilaria” e si trova a Bologna, potrei decidere di nominare la mia scheda “Gelato da Ilaria – Gelateria Bologna”.

Altrettanta importanza e attenzione devo prestare alla scelta della categoria della mia attività. Anche questa caratteristica, infatti, determina la pertinenza della mia scheda Google e quindi influisce sul ranking.

In alcuni casi determinare la categoria di appartenenza è piuttosto semplice (vedi l’esempio della gelateria) in altri, come per le attività che erogano servizi, potrei dover svolgere una ricerca più accurata. Non è possibile, infatti, creare una categoria personalizzata.

Il mio suggerimento, in questi casi, è quello di:

  1. valutare cosa fanno i competitor;
  2. valutare la ricerca delle categoria partendo anche da termini inglesi;

3. se non c’è niente che ci rispecchia nel dettaglio, scegliere una categoria abbastanza generica, ma pertinente, ed eventualmente sfruttare le categorie secondarie per aggiungere informazioni più specifiche.

Informazioni sul luogo

Successivamente ci verrà chiesto se vogliamo portare i nostri potenziali clienti in una sede fisica.

Google infatti dice che “puoi avere un profilo se la tua attività non ha un indirizzo fisico, a condizione che tu abbia un contatto di persona con i clienti.

Se clicchiamo sì, dobbiamo obbligatoriamente inserire le informazioni legate al luogo della nostra attività.

Attenzione a indirizzare correttamente il puntatore di Google Maps. Ricorda: la distanza è un segnale di ranking, quindi perdi qualche minuto in più, ma assicurati che tutto sia corretto, altrimenti Google userà i suoi dati (non sempre corretti al metro).

Se mettiamo no, Google ci fa proseguire nella compilazione delle informazioni principali, ma poi ci chiederà di fornire comunque un indirizzo, che non verrà pubblicato, necessario per la verifica della scheda.

Anche se non abbiamo una sede fisica, Google ci permette di selezionare un’area entro la quale vogliamo e possiamo fornire il nostro servizio.

Il mio consiglio è di compilare questa sezione e di scegliere accuratamente quartieri, paesi e zone limitrofe alla nostra.

Come anticipato prima, uno dei fattori di ranking del Google Business Profile è proprio la prossimità, quindi sfruttiamo al meglio questa sezione per determinare il nostro raggio di azione.

A tal proposito Google stesso suggerisce “di non includere nei confini dell’area complessiva luoghi che distano più di due ore di auto dalla sede dell’attività.”

Infine, Google ci chiederà il Paese nel quale siamo, il numero di telefono (obbligatorio) e un eventuale sito web di collegamento.

Da qui in poi, tutte le informazioni obbligatorie sono concluse.

Google vi proporrà di compilare altri campi di informazione, ma personalmente mi trovo meglio a compilarli successivamente, nell’interfaccia di Gestione.

Vediamo insieme quelli essenziali!

 Funzioni principali (ma non obbligatorie) della scheda Google

Vediamo insieme quegli elementi non obbligatori, ma essenziali per rendere la tua scheda completa e curata agli occhi degli utenti.

Orari (e orari festivi)

Come anticipato, gli orari in realtà ad oggi influiscono sulla posizione del listing nel Local Pack .

Quindi cosa fare? Scrivo che sono aperto h24 anche se non è vero? 

A mio avviso, a prescindere dal ranking, dobbiamo ricordarci che il nostro obiettivo è quello di dare risposte di qualità ai bisogni degli utenti. 

Esattamente come sarebbe ormai impensabile ottimizzare un sito web facendo keyword stuffing solo per il bene del ranking (concordate con me giusto? 😉), allo stesso modo, credo sia impensabile fornire orari di apertura scorretti solo per poter rankare meglio.

Ricorda che orari online e orari reali devono combaciare!

Non è inusuale ricevere recensioni negative anche solo per mezz’ora di differenza tra l’uno e l’altro. Ricorda: anche le recensioni sono un importantissimo segnale di ranking.

A questo stesso scopo non sottovalutare gli orari festivi: nella sezione “orari speciali” puoi confermare se nei giorni festivi Nazionali la tua attività è chiusa, è aperta e che orari fa. 

Se non lo specifichi, nei giorni di festa Google mostrerà all’utente un disclaimer come quello nell’immagine qui sotto

Infine, nella sezione “altri orari” puoi inserire degli orari di servizi specifici offerti dalla tua attività, come ad esempio l’orario dell’aperitivo, se sei un bar.

Foto e Video

Le foto e i video sono elementi fondamentali e sono la sezione che più di tutte puoi sbizzarrirti ad aggiornare così da mantenere la scheda Profile sempre attuale.

Tra le foto/video a cui bisogna prestare maggiore attenzione ci sono:
Logo e immagine di copertina, elementi essenziali per l’identificazione del tuo Brand. In alcuni casi, Google potrebbe comunque scegliere di non mostrare la tua immagine di copertina come immagine in evidenza.

  • Foto/video di servizi. Google dice espressamente che le foto “non devono essere modificate in modo significativo e non devono presentare un uso eccessivo di filtri. In altre parole, l’immagine deve rappresentare la realtà.”
    Non è importante che l’immagine sia patinata, ma è fondamentale che, grazie alle foto, l’utente “possa entrare” nella tua attività attraverso il Business Profile. (Suggerimenti di Google per la foto specifiche dell’attivita: https://support.google.com/business/answer/6123536?hl=it&ref_topic=6130059&sjid=10485105304428132320-EU

Menù / Servizi

È fondamentale sfruttare al massimo questi spazi sia per agevolare l’utente fornendogli tutte le informazioni necessarie, sia per poter attivare quelle che vengono definite “justification”. Sono una sorta di estensione della scheda, una specie di reach snippet che, esattamente come quello della Search, dovrebbe aumentare il tasso di CTR della scheda.

Chiaramente entrambi sono elementi limitati, vincolati alla categoria selezionata.

Prodotti

Anche i prodotti sono una voce limitata e vincolata alla categoria individuata nella fase di creazione della scheda.

Esistono due tipologie di prodotti da poter visualizzare nel Business Profile.

Una l’abbiamo già analizzata parlando delle ultime implementazioni sulle schede del Business profile (la trovi spiegata bene al paragrafo “Possibilità di collegamento con il Merchant Center”).

Si tratta dei prodotti visualizzati grazie al collegamento tra Business Profile e Merchant Center.

L’altra è la tipologia di prodotti classica. All’interno del Business Profile si ha proprio la possibilità di ricreare categorie e prodotti rispecchiando quanto abbiamo sul sito. Si ha la possibilità di inserire un’immagine del prodotto, una descrizione e un link a un url del sito web.

Se sei fortunato, potresti avere sia la voce servizi, sia la voce prodotti nello stesso Business Profile.

Se la tua realtà offre servizi e non prodotti, ma sul Business Profile hai sia l’una che l’altra voce, il mio suggerimento è di sfruttarle entrambe per presentare la tua offerta.

Sezione domande&risposte e messaggi

La sezione domande e risposte, o Q&A, è un altro di quegli elementi visibili in primo piano sul Business Profile. 

A differenza dei messaggi, che sono una chat privata (vi suggerisco di attivarla solo e unicamente se avete le risorse per poter seguire le comunicazioni in tempo reale), la sezione domande&risposte è pubblica e ha lo scopo di raccogliere i dubbi degli utenti riguardo alla tua attività. Puoi anche lasciare che siano gli utenti stessi a rispondere alle domande.

Considerala come una sorta di forum o sezione FAQ di un sito web. 

Google, ad oggi, permette anche di far creare a te stesso domanda e risposta, in modo da poter anticipare i dubbi che sai potrebbero avere gli utenti ed evitare così misunderstanding, velocizzando il processo di conversione.

Aggiornamenti

Un’altra parte molto importante del Business Profile è la sezione aggiornamenti.

Pensa all’impressione positiva che un utente può avere atterrando su una scheda sempre aggiornata!

Questa sezione è fondamentale per mantenere attivo il Business Profile, per informare gli utenti di novità e curiosità che riguardano la tua attività ed è uno di quegli elementi del Business Profile che, se curato, può aumentare il CTR.

Ci sono 3 tipologie di aggiornamenti disponibili:

  1. aggiornamento 
  2. offerta 
  3. evento 

Il primo è paragonabile a un post blog. È possibile aggiungere immagini, testo e una CTA. Una volta creato, l’aggiornamento rimane visibile sul Business Profile a meno che non lo si elimini.

È utile per veicolare curiosità, approfondimenti e comunicazioni che altrimenti non avrebbero lo spazio per essere veicolate.

L’offerta, come anticipa il nome stesso, ti permette di veicolare sconti particolari, permettendoti anche eventualmente di inserire dei coupon o codici sconto.

È uno di quegli aggiornamenti maggiormente visibili, anche e soprattutto su Maps.

Fonte immagine: https://blog.google/outreach-initiatives/small-business/how-use-new-offers-view-your-business-profile/

È importantissimo poter veicolare queste informazioni anche attraverso il Business Profile, così da invogliare ulteriormente gli utenti che ti cercano, o che cercano un servizio offerto dalla tua attività, a venire direttamente nel tuo negozio.
Infine c’è la tipologia “eventi” che consente di comunicare particolari attività offerte dalla tua attività

Sia l’offerta che l’evento sono comunicazioni a scadenza: durano tanto quanto dura l’offerta o l’evento. Una volta terminate le attività, queste comunicazioni non saranno più visibili al pubblico.

L’ideale sarebbe riuscire a sfruttare tutte le tipologie di aggiornamenti, alternandoli. Siate creativi e cercate di sfruttare al massimo tutte le possibilità di comunicazione offerte dal Business Profile.

Recensioni

Infine, ma non per importanza, ci sono le recensioni.

Le ho tenute alla fine perché in realtà questa sezione è appannaggio degli utenti.

Noi possiamo e dobbiamo fare semplicemente 2 cose:

  1. chiedere le recensioni a chi visita la nostra attività.

Non abbiate vergogna o paura! Se offrite un buon servizio, le persone saranno ben contente di lasciare la loro opinione.

Puoi anche cercare delle piccole leve che possano invogliare l’utente a fare questo sforzo, soprattutto se sei all’inizio della tua attività.
Ad esempio, puoi lasciare un piccolo gadget in cambio di una recensione.

  1. Rispondere sempre alle recensioni, sia a quelle positive, sia a quelle negative.

Conosco clienti che sono terrorizzati all’idea di chiedere espressamente delle recensioni, per paura che siano negative.

Beh, ti svelo un segreto: se arriva una recensione negativa, non è di certo perché l’hai espressamente chiesta.
Purtroppo le recensioni negative sono le primissime ad arrivare in maniera del tutto spontanea. 

Può far paura vedere dei commenti negativi pubblici e a disposizione di tutti, anche di chi non ci conosce ancora. La forza di un’attività, in questi casi, la si riscontra anche e soprattutto nelle risposte (educate, mi raccomando!) che si possono fornire agli utenti.
Con una risposta accurata, non è inusuale riuscire a far cambiare opinione agli utenti. Ho visto persone cancellare la loro recensione negativa, dopo essersi ricreduti.

Conclusione

I segreti del Business Profile non sono finiti qui, ma spero di averti dato una panoramica precisa e puntuali delle sue funzioni principali.

Il Business Profile sembra un piccolo mondo, ma è estremamente vasto e sempre in evoluzione. 

Trovare informazioni di Google stesso è più complesso di quanto si pensi.

In questo post, spero di averti lasciati almeno i suggerimenti principali per poter cominciare con il piede giusto e mi auguro di aver risposto ai dubbi più frequenti. 

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L'autore di questo post

Ilaria Nardinocchi
Ilaria Nardinocchi

SEO Specialist

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