Lo stato dei blog (e dei blogger): le tendenze del 2020

blog 2020
Indice dei contenuti

Più di dieci anni fa iniziavo a scrivere su diari online per professione. Tante cose sono cambiate, sia dal punto di vista tecnico che teorico. Ed è per questo (almeno dal mio punto di vista) che le tendenze del blogging nel 2020 potrebbero essere riflessioni utili per due categorie:

  • Chi sta iniziando.
  • I professionisti già avviati.

Se muovi i primi passi in questo settore vuoi conoscere il terreno di gioco, hai intenzione di aprire un progetto ma non ami improvvisare. E avere lo stato dei blog negli ultimi anni può essere un buon punto di partenza. Ma anche chi si muove da tempo nel campo vuole approfondire.

I vecchi lupi di mare del blogging vogliono saggiare il terreno. Per evitare di muovere passi senza senso, inutili allo scopo ultimo. Quindi, tendenze del blogging nel 2020? Ti lascio le mie esperienze e le relative riflessioni per ottenere risultati sempre più interessanti in questo campo.

Studio Samo Pro Minidegree

Punto uno: il blog non è morto (e sta bene)

Preferisco iniziare da questo punto: il blog non è destinato alla fine o a qualsiasi altra destinazione oscura. Fa sempre colpo lanciare un grido di allarme e definire la chiusura di un settore così inflazionato. Per Content Marketing Institute, ad esempio, il blog è una delle strategie più usate.

tendenze del blogging nel 2020
Il blog è ancora una buona idea.

Certo, ci sono state e ci sono ancora molte speculazioni, aberrazioni e usi distorti dello strumento. Ma non vedo possibili tramonti all’orizzonte. Semmai trasformazioni, evoluzioni. Proprio come quelle che sto per elencare in questa lista delle principali tendenze per il blogging nel 2020.

Da leggere: come cambia il blogging in Italia?

C’è bisogno di firme competenti in materia

Soprattutto se ti occupi di temi delicati, che riguardano l’economia o la salute dei lettori che scelgono il tuo progetto editoriale. Sto parlando dei famosi contenuti YMYL (your money or your life) che possono influenzare profondamente la vita delle persone. In linea di massima, però, questo punto lo suggerisco come tendenza generale: evitare contenuti senza autore e scegliere blogger in grado di dare valore aggiunto al contenuto, in termini di competenze e conoscenze.

Meglio rispolverare la tua newsletter

In passato per creare una community fedele intorno al tuo blog dovevi inviare il contenuto al lettore con una logica push. Non invasiva, non senza avere il permesso. Così potevi far iscrivere il pubblico al feed rss. Una tecnologia che però ha visto tempi migliori, così sono arrivate i messaggi su desktop e smartphone come quelle di Onesignal. Ma proprio in questi giorni è passata la notizia.

Chrome 80 bloccherà le notifiche push. Sarà la fine anche di questa soluzione? Difficile dirlo ma un punto è chiaro: puntare sulla newsletter e su una lista di contatti email è ancora una buona idea per diffondere i link del tuo blog. E fare in modo che gli articoli vengano letti dalla community.

La distribuzione è da rivedere e migliorare

Un tempo si diceva che il contenuto è il re e la distribuzione è la regina. Vale ancora questa regola? Certo, ma le dinamiche sono diverse. Un tempo bastava condividere il link del post sui propri canali social per risolvere ogni problema. Oggi non è così perché la visibilità ha un costo.

C’è una continua mortificazione della reach organica di Facebook. Progetti alternativi a questo social sono morti o di scarso impatto in Italia (vedi Google Plus e Twitter) di conseguenza Facebook resta la soluzione da valutare ancora una volta. Ma in forma differente, ad esempio?

La reach organica in discesa – Fonte immagine

Inserendo budget per sponsorizzare i post che hanno particolare successo, andando oltre la solita combinazione che unisce landing page per vendere e Facebook ADV: si può sponsorizzare anche il contenuto informativo, sai? E il tuo blog deve prendere in considerazione quest’idea.

Preparati a dare risposte utili e concrete

Dal mio punto di vista sarà sempre più importante ripensare i contenuti del blog. In primo luogo per abbandonare la logica che lega rigidamente a una singola keyword, con Google Bert sarà sempre più utile scrivere senza alcun legame con queste vecchie costrizioni del SEO copywriting.

Inoltre può essere utile rivedere il come si presentano le informazioni. Non basta più lanciare le informazioni in una pagina e non è sufficiente neanche lavorare sulla buona formattazione. Google diventa un motore per cercare risposte e questo significa proporre soluzioni a chi cerca qualcosa.

Organizza i dati in tabelle, grafiche e liste. Poi usa i video per creare dei tutorial da embeddare nelle pagine. Magari puoi aprire un canale Podcast per diffondere la tua voce.

Studio Samo Pro Minidegree

La multimedialità è, da sempre, importante sul web ma oggi il tuo blog può avere qualche vantaggio in più se usi la forza di questa logica per pensare a un articolo capace di andare oltre al testo diviso in paragrafi. In poche parole: rendi l’informazione più facile e comoda da leggere.

Per approfondire: come fare blogging e usare le immagini giuste

Le tue tendenze del blogging nel 2020

Riassumo tutto in tre parole: semplicità, community, autorevolezza. Oggi puoi continuare a raccogliere buoni risultati dal tuo blog ma non se lo vedi come semplice passatempo.

Confezionare un articolo richiede tempo, oggi più di prima, ma se non hai una strategia di content marketing alle spalle non puoi sperare di ottenere grandi risultati. Queste sono le tendenze del blogging nel 2020, secondo me. Per te, invece? Altre idee? Lasciale nei commenti.

Studio Samo Pro Minidegree
Vuoi dare una svolta alla tua carriera o innovare la tua azienda?

Scopri il nostro corso in Web & Digital Marketing

54 ore in aula a Bologna o in live streaming

Piaciuto? Condividilo!

L'autore di questo post

Una risposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iscriviti gratis a…

MakeMeThink

La newsletter di Studio Samo

Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.

Potrebbe interessarti anche...

heading tag seo
Angela Giampaglia

Heading Tag: cosa sono e come ottimizzarli per la SEO

Gli Heading Tag sono un elemento fondamentale per la struttura e l’ottimizzazione delle pagine web, in quanto rappresentano la chiave per rendere le pagine leggibili e fruibili. In questo articolo potrai imparare usarli per strutturare testi e articoli, migliorarne la leggibilità , ottenere visibilità su Google… e trasformati un un architetto SEO!

Quota impression Google ads
Beatrice Romano

Quota impression Google Ads

La quota impressioni Google Ads ti permette di capire se i tuoi annunci sono visibili sulla rete di ricerca. Non solo ti aiuta a monitorare i competitor, ma anche a capire come migliorare i tuoi annunci per aumentare la visibilità.

Oltre all’attività dei competitor, la visibilità dipende da budget e ranking dell’annuncio, fattori che puoi controllare per migliorare la tua posizione in serp.

dirette instagram
Giuliana Curato

Dirette Instagram: come fare le live su IG

Ti chiedi come sfruttare al meglio le dirette Instagram per connetterti con il tuo pubblico e ottimizzare la tua presenza online ma non sai da dove iniziare? Allora sei nel posto giusto.

regolamentazione intelligenza artificiale
Caterina Quaiotti

AI Act e regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale

L’impatto dell’utilizzo dell’IA è tangibile in diverse aree, promuovendo l’efficienza operativa, la competitività e l’innovazione e possiamo per questo parlare di benefici evidenti e concreti. 

La sua rapida diffusione solleva anche questioni etiche e giuridiche cruciali.

La necessità di una regolamentazione legale dell’Intelligenza Artificiale è emersa come una priorità fondamentale per garantire un utilizzo responsabile e sicuro di questa tecnologia avanzata. Facciamo un po’ di chiarezza in materia.

informazioni aste google ads
Beatrice Romano

Informazioni sulle aste e analisi competitors su Google Ads

Quando si lavora in Google Ads è importante monitorare ciò che fanno i competitor non solo per i prodotti o servizi che offrono agli utenti, ma anche per capire come si propongono, che linguaggio usano e a cosa danno più importanza. In questo articolo ti parlerò dell’analisi dei competitor a partire dalle parole chiave presenti all’interno delle campagne in rete di ricerca.

Iscriviti gratis a

MakeMeThink

La newsletter di Studio Samo

Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.