Filtra per argomento:

Web Stories di Google, cosa sono e come funzionano

Google ha lanciato da poco le sue Web Stories: capiamo insieme come crearle, come utilizzare questo “nuovo” formato visuale e come potrebbe cambiare la SEO
Web stories di google
Indice dei contenuti

Cosa sono le Web Stories di Google

Le Google Web Stories sono una versione basata sul web del formato che sta spopolando su Instagram e TikTok e che unisce video, audio, immagini, animazione e testo per creare un’esperienza dinamica e coinvolgente.

Questo “nuovo” formato visivo consente di esplorare i contenuti toccandoli o scorrendoli ed è stato introdotto nell’app Google per iOS e Android, che copre un bacino di utenti di circa 800 milioni di persone al mese.

Le Web Stories possono apparire su Google nella Ricerca, in Google Discover e in Google Immagini.

Cosa sono le Web Stories di Google

Gli utenti vedranno la riga delle Web Stories nella parte superiore della scheda Scopri, dove con un tocco possono accedere all’esperienza della storia a schermo intero.

Come nelle stories degli altri social network, anche in questo caso possiamo toccare per andare avanti nella lettura di una Google Web Story oppure scorrere per passare a una storia diversa nel carosello.

Le Web Stories possono contenere al massimo 30 pagine di contenuti.

Sebbene le Web Stories seguano il trend dei più importanti social network (dopo Snapchat, Facebook, Whatsapp e Instagram, le stories sono arrivate di recente anche su Twitter e Linkedin) sono l’evoluzione di un formato nato nel 2018, le AMP Stories, basato sulla tecnologia sviluppata per il progetto Accelerated Mobile Pages di Google, che ha lo scopo di incoraggiare Internet a essere più mobile friendly e include un framework HTML open source che consente agli sviluppatori di creare pagine leggere con tempi di caricamento rapidi. (I criteri AMP non sono un fattore di ranking SEO, ma la velocità di caricamento veloce viene premiata dal fatto di apparire più in alto nei risultati di ricerca).

Come creare la tua prima Web Story di Google

Iniziare a creare una Web Story di Google è semplice.

Le storie web sono aperte a chiunque, creator ed editori digitali. Al momento già più di 2.000 siti web hanno pubblicato storie che sono state indicizzate da Google.

Si possono utilizzare strumenti drag-and-drop molto semplici come l’editor di Web Story per WordPress, MakeStories e NewsroomAI che rendono il processo di creazione di Web Stories un’operazione di pochi minuti da fare su un sito web.

Gli sviluppatori, naturalmente, hanno la possibilità di programmare e personalizzare le Web Stories in maniera indipendente.

Ulteriori informazioni su come creare Web Stories di alta qualità possono essere trovate sul nuovo sito stories.google. Google ha creato anche una serie tutorial su YouTube chiamata Storytime.

Le Web Stories sono di fatto delle pagine web e quindi devono seguire le stesse linee guida previste per la pubblicazione delle pagine web standard. A questo proposito, si possono consultare le best practice per la creazione di Storie web.

Quali sono i vantaggi delle Google Web Stories

Le Web Stories sono un “nuovo” formato di Google

Poiché costituiscono un nuovo prodotto dell’offerta di Google, è probabile che abbiano la priorità nei risultati di ricerca. Questo li rende un modo semplice per superare la concorrenza e dimostrare che siamo avanti.

Inoltre, poiché sono un formato nuovo, non è ancora così diffuso. Questo indirettamente è un vantaggio, perché significa che la produzione di storie web coinvolgenti è un modo sicuro per posizionarsi in alto con le nostre keywords.

Le Google Web Stories sono divertenti da leggere

Poiché sono contenuti facili, veloci e divertenti, ai nostri lettori potrebbero piacere parecchio. Una buona Web Story trasforma la lettura di un articolo in un’esperienza simile a quella che possiamo vivere su Instagram, quindi è un ottimo modo per coinvolgere gli utenti. Google le descrive come un modo per “interagire con il tuo pubblico tramite il potere della narrazione sul web aperto“.

Le Google Web Stories sono facili da realizzare

Con piccoli ritocchi possono essere ricondivise come storie di Instagram e Facebook. Questo significa che possiamo usare le Web Stories per potenziare i nostri social, facendo in modo che un piccolo contenuto possa avere una vita molto lunga.

Inoltre, ogni Web Story ha il suo URL, quindi è molto facile condividerla e collegarla ad altri contenuti.

Le differenze tra le Web Stories di Google e quelle degli altri social network

  • Nelle Web Stories di Google siamo i proprietari del contenuto. Possiamo modificare il codice e incorporarlo all’interno dei nostri siti.
  • Le Web Stories di Google hanno una copertura potenziale molto più grande. Google sta integrando sempre di più le storie web nel suo ecosistema, quindi saremo in grado di raggiungere qualsiasi persona del mondo e non solo i nostri follower come succede nelle altre piattaforme.
  • Inoltre, poiché le storie Web sono solo un’estensione di un sito Web, gli editori possono riutilizzarle per qualsiasi scopo, condividerle nelle newsletter e come collegamenti nei social media o visualizzarle su home page o altre pagine di destinazione.

Il plugin WordPress per le Google Web Stories

Lanciato in versione beta all’inizio del 2020, il plugin Web Stories for WordPress è un’app che possiamo installare facilmente nella dashboard di WordPress con un editor WYSIWYG integrato e un’integrazione istantanea tra le storie web e il nostro sito.

Con il plugin WordPress, possiamo creare e modificare Web Stories e quindi pubblicarle direttamente sul nostro sito.

Come installare il plugin WordPress per le Web Stories di Google

Per installare il plugin Web Stories for WordPress, bisogna entrare nella dashboard di WordPress e cliccare su Plugin > Aggiungi nuovo. Cercando “Web Stories” troveremo facilmente il plugin delle Web Stories di Google. Sarà sufficiente installarlo e quindi attivarlo.

Come installare il plugin WordPress per le Web Stories di Google

L’interfaccia è semplice, ma poiché il plugin è stato appena rilasciato, ci potrebbe essere ancora qualche piccolo bug.

Cliccando su Storie nel menu, saremo reindirizzati alla dashboard di Web Stories.

Qui troveremo le Web Stories in Bozza e quelle Pubblicate. Nel caso non apparissero immediatamente, potremo richiamarle cliccando su “Tutte le storie” nel menu a tendina.

Creare una Google Web Story dentro WordPress

Creare una Google Web Story dentro WordPress

Per creare una Google Web Story in WordPress, basta cliccare su Create New Story, scegliere uno tra i template disponibili e poi utilizzare semplici strumenti drag-and-drop fino a quando la nostra storia web non sarà completa.

Avremo accesso anche alla libreria multimediale di WordPress. Di recente è stata integrata anche una ricca galleria di foto e video gratuiti grazie alle partnership di Google che possiamo utilizzare per arricchire e rendere coinvolgenti le nostre storie web.

Le caratteristiche di una buona Web Story di Google

Se utilizziamo il plugin di WordPress o una procedura guidata nella creazione della nostra Web Story, non dovremo preoccuparci. Se invece vogliamo personalizzarla lavorando direttamente sul codice, ci sono delle regole che conviene rispettare.

Le dimensioni di una Google Web Story

Le dimensioni sono 720 x 1280 px.

Ma bisogna fare attenzione a una “zona cieca”: la parte superiore e inferiore di una storia web sono meno leggibili: si tratta di 83 px dall’alto e dal basso, quindi bisogna evitare di inserire qualcosa di importante in quelle sezioni.

Parole e dimensione dei font di una Google Web Story

Google consiglia di usare 200 caratteri o meno per pagina e 40 caratteri o meno per il tuo titolo. La dimensione minima del carattere è 24px.

Lunghezza ottimale di una Web Story

Una Google Web Story può arrivare fino a 30 pagine e deve essere lunga almeno 5 pagine. La lunghezza ottimale dovrebbe compresa tra le 10 e le 20 pagine.

I video e le immagine di una Web Story

Se vogliamo integrare dei video nella nostra storia web, questi dovrebbero essere brevi e con una durata inferiore ai 15 secondi.

Le immagini dovrebbero essere di alta qualità e verticali.

Ricordiamo che è possibile attingere anche a una libreria di foto e video gratuiti, come quelli offerti da partner come Unsplash, per arricchire e rendere coinvolgenti le nostre Web Stories.

Come testare e validare le Google Web Stories

Una volta creata la nostra Web Story e generato il relativo URL nella sezione permalink della scheda Documento, possiamo testarla per vedere se supera i criteri AMP. Si consiglia di farlo sempre: questo è l’indirizzo del test AMP dove potremo inserire l’URL della nostra storia web.

Le Web Stories di Google migliorano la SEO?

La risposta è sì.

Il formato delle storie sta rapidamente diventando sempre più popolare tra gli utenti che lo conoscono. Quindi possiamo presumere che quando il formato delle storie viene visualizzato nei risultati di ricerca di Google, potremmo vedere percentuali di clic organiche più elevate.

Inoltre le Web Stories sono dotate di metadati che i webmaster possono configurare.

Il primo e più evidente vantaggio dell’implementazione delle Google Web Stories è il fatto che sono ottimizzate per i dispositivi mobili, mostrando anche contenuti a schermo intero che si caricano velocemente.

Come fare marketing con le Google Web Stories

Le Web Stories di Google possono permetterci anche di monetizzare il traffico.

In primo luogo, aggiungendo link di affiliazione, che possono essere incorporati tramite la funzione di scorrimento verso l’alto o come link nelle pagine.

In secondo luogo, possiamo inserire annunci all’interno delle storie web di Google, che verranno visualizzati in un’unica pagina. A questo scopo si può utilizzare Google Ad Manager, che deciderà quando e quanti annunci inserire nelle storie web.

Ma le Web Story di Google possono fare la differenza anche se le usiamo semplicemente per aumentare il traffico organico di un sito.

Sicumente uno degli utilizzi più frequenti è quello che sfrutta le Web Stories come teaser per i post del nostro blog.

Uno degli obiettivi principali, quindi, diventa attirare migliaia di visitatori sulle Web Stories attraverso Google Discover: la call-to-action alla fine di una storia web dovrebbe invogliare i lettori ad approfondire e a visitare il nostro sito.

Ci sono già creator, brand e media company che stanno facendo esperimenti con le Web Stories di Google. Ma è ancora presto per dire se saranno un successo e reggeranno il passo dei social network. Le potenzialità ci sono.

E tu, pensi di integrare le storie web nella tua comunicazione personale o aziendale? Fammi sapere cosa ne pensi in un commento qui sotto.

Vuoi dare una svolta alla tua carriera o innovare la tua azienda?

Scopri il nostro corso in Web & Digital Marketing

54 ore in aula a Bologna o in live streaming

Piaciuto? Condividilo!

L'autore di questo post

Paolo Musano
Paolo Musano
Sono un copywriter e social media manager freelance, con una grande passione per i libri e la tecnologia. Coltivo la radice spirituale dell’essere digitale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iscriviti gratis a…

MakeMeThink

La newsletter di Studio Samo

Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.

Potrebbe interessarti anche...

ig layout collage storie instagram
Giuliana Curato

IG Layout: come creare collage nelle stories

Vorresti aggiungere un tocco creativo alle tue Instagram Stories e ti chiedi come mettere più foto nella stessa storia di Instagram? Se la risposta è sì, sei nel posto giusto. In questo post approfondiamo il funzionamento della feature Layout delle storie di Instagram.

obiettivi facebook ads
Luca Bolelli

Obiettivi di campagna in Facebook Ads: la guida per iniziare (completamente da zero)

La scelta degli obiettivi delle tue campagne è cruciale per il successo delle stesse ma spesso può non essere così scontata, rischiando di cadere in errori che ci costeranno tempo e budget.

Le campagne su Facebook offrono diversi obiettivi, ciascuno pensato per raggiungere scopi e utenti specifici. In questo articolo, esploreremo gli obiettivi delle campagne Facebook, approfondendo a cosa servono, come si usano e soprattutto quando è consigliabile usarne uno piuttosto che un altro.

prodotti piu venduti 2023
Gianluca Ferraro

L’evoluzione e-commerce e le tendenze 2023-2024

Se hai un e-commerce o stai pensando di aprire un e-commerce nel 2024, devi conoscere bene il mercato, sapere come si è evoluto negli ultimi anni, e come si è assestato dopo il periodo particolare del lockdown. Inoltre è fondamentale conoscere anche quali sono i prodotti più venduti online in Italia. In questo articolo analizzeremo il mercato degli e-commerce negli ultimi anni, fino ad un focus sul 2023, analizzando fatturato, prodotti più venduti negli e-commerce, acquirenti online, per cercare di aiutarti a cogliere le tendenze delle vendite online 2023-2024.

corrispondenza parole chiave google ads
Giulia Venturi

Come usare la corrispondenza di parole chiave in Google Ads

Se hai scelto di inserire nella tua strategia di advertising delle campagne di ricerca di Google Ads ti sarai sicuramente trovato a dover scegliere la corrispondenza da applicare alle tue parole chiave. A seconda di quella che scegli di utilizzare, avrai risultati diversi. Vediamo come sceglierle al meglio a seconda dei tuoi obiettivi.

newsletter cos e
Marianna Caravatta

Newsletter: cos’è e come usarla nel digital marketing

Nel vasto panorama del digital marketing, la newsletter emerge come il ponte essenziale tra le aziende e il loro pubblico, offrendo un canale privilegiato per condividere informazioni, promuovere brand e mantenere un contatto costante con l’audience. Se stai cercando informazioni su come sviluppare una newsletter efficace, leggi il post e scopri le best practice per crearne una.

Iscriviti gratis a

MakeMeThink

La newsletter di Studio Samo

Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.