5 motivi per usare video verticali nella strategia di web marketing

video-verticali
Indice dei contenuti

Quando ho iniziato a lavorare nel mondo del web marketing (2008) c’era una regola: no ai video verticali, solo formato panoramico e orizzontale. Tante cose sono cambiate da quella data e il mobile ha introdotto un concetto fondamentale: il portrait è il modo giusto per registrare i tuoi video.

Nella timeline del tuo account Facebook trovi dei video speciali, bellissimi. Coinvolgenti. E hanno una caratteristica: sono pensati per quella realtà. Ma non c’è solo il newsfeed a catturare l’interesse: oggi le storie attirano lo sguardo e diventa monopolio dell’attenzione.

Le dirette su Facebook e Instagram, così come le pubblicazioni sulle IGTV, si fanno sentire. In tutto questo i video verticali acquistano spazio. Come inserirli nella tua attività di web marketing?

Studio Samo Pro Minidegree

Il mondo si muove sullo smartphone

Inutile aggiungere tanto. La galassia di internet si dirige da tempo verso il mobile. Google ha messo in campo una serie di aspetti legati solo ed esclusivamente alla fruizione dei siti web da telefonino e tablet. Come la necessità di avere un sito web veloce, responsive e il mobile first index.

penetrazione smartphone
I dati di We Are Digital parlano di un web sempre più mobile.

La penetrazione del traffico da smartphone cresce, e abbondano le persone che non si collegano da desktop ma operano solo con il cellulare. Che ormai è diventato un media unico: fai tutto tramite questa protesi dallo schermo verticale. E questo è già un buon motivo per rivedere la strategia.

Ora ti basta comprendere questi punti: i tuoi potenziali clienti sono abituati a un determinato tipo di fruizione, quella verticale. E tu devi trovare il modo di rendere la visione del messaggio più semplice possibile. Anche attraverso la pubblicazione di video verticali, facili da visualizzare.

Ma, in particolar modo, devono essere capaci di focalizzarsi in un attimo su ciò che serve, sfruttando al meglio la fisionomia dello schermo. Soprattutto se lavori con video al di sotto di un minuto.

Da leggere: Instagram testa i tag nei video

Le persone guardano lo smartphone in verticale

Ed è questa la scelta che deve essere presa in considerazione. Sai quali sono i numeri? La maggior parte delle visualizzazioni dei contenuti arriva da smartphone e le persone usano i telefonini per controllare i social. Ma sai cosa? Questo avviene attraverso uno schermo verticale.

video verticali
Come guardano i video le persone?

Secondo le ricerche (anche fonte immagine) il 94% degli utenti usa lo smartphone in modo verticale. Pronto per essere usato per scattare nuove foto, catturare la realtà, videochiamare.

Ci sono anche accessori da attaccare alla custodia che consentono di mantenere lo smartphone con sicurezza. E lavorare senza problemi con il pollice per un’azione di scrolling continua.

In queste dinamiche che passano dalla user experience digitale alle modalità di fruizione nel mondo quotidiano – quasi a delineare un’ecologia dello smartphone – il video verticale diventa un dovere per chi vuole muoversi al massimo in questo settore e comunicare bene.

Ci sono social che lavorano solo così

Altro motivo decisivo per puntare e investire sui video verticali: alcune piattaforme si muovono solo in questo modo, non contemplano il video orizzontale. Qualche esempio concreto? Snapchat è il social network che ha dato evidenza a questo format, lo ha proposto con forza al grande pubblico

Questo senza considerare che alcuni rami dei social tradizionali sono vertical friendly. Ad esempio Facebook Canvas, il formato pubblicitario basato sullo scrolling da smartphone, la Instagram TV. Questa realtà impone un formato verticale. Lo stesso vale per le stories.

I social vecchio stampo si adattano

Esatto, molti social network hanno capito l’importanza del video verticale e hanno adottato delle modifiche tecniche per accogliere sia i formati panoramici che i ritratti. In questo modo salvano entrambe le soluzioni, senza dimenticare che in molti casi il traffico desktop è importante. Pensaci, perché prima eri frenato dal mettere online contenuti portrait?

Studio Samo Pro Minidegree

Escono quelle bande nere ai lati brutte da vedere. Oggi Facebook, Twitter e Instagram pubblicano video verticali senza questo problema. YouTube è uno dei pochi che continua in parte a lavorare con il formato orizzontale, se non altro perché è un social che tende a sostituire quasi completamente il medium televisivo. In ogni caso l’app toglie le bande nere quando il video è full screen.

Alcune pubblicità convertono meglio

Esatto, uno dei motivi che dovrebbero spingerti a lavorare con attenzione sui video verticali è la possibilità di ottenere risultati interessanti in termini di ROI e conversioni. Ad esempio?

Ci sono le statistiche di Snapchat che fanno pensare su questo passaggio: un’advertising basata su video verticale converte ben il 9% in più rispetto ad altre soluzioni orizzontali. Questo ti basta per decidere di investire il giusto in un certo tipo di content marketing video?

snapchat advertising
Ecco qualche dato su Snapchat – Fonte immagine

Questo vale per situazioni come Facebook Canvas: qui le storie di successo che puoi trovare nella pagina ufficiale (facebook.com/business/success) raccontano di una realtà capace di dare grandi risultati. Ma tutto si basa sulla tua capacità di lavorare con determinati formati video.

Da leggere: la piramide dei bisogni di Maslow

Video verticali: li stai già usando?

Questo è un punto decisivo per la strategia di web marketing, per fare in modo che i video diventino un vero vantaggio competitivo nei confronti della tua attività online. Non puoi pensare di essere sempre tu al centro del content marketing: se vuoi i risultati migliori devi seguire il pubblico. E oggi il video verticale può essere una scelta vincente. Tu come ti muovi?

Studio Samo Pro Minidegree
Vuoi dare una svolta alla tua carriera o innovare la tua azienda?

Scopri il nostro corso in Web & Digital Marketing

54 ore in aula a Bologna o in live streaming

Piaciuto? Condividilo!

L'autore di questo post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iscriviti gratis a…

MakeMeThink

La newsletter di Studio Samo

Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.

Potrebbe interessarti anche...

heading tag seo
Angela Giampaglia

Heading Tag: cosa sono e come ottimizzarli per la SEO

Gli Heading Tag sono un elemento fondamentale per la struttura e l’ottimizzazione delle pagine web, in quanto rappresentano la chiave per rendere le pagine leggibili e fruibili. In questo articolo potrai imparare usarli per strutturare testi e articoli, migliorarne la leggibilità , ottenere visibilità su Google… e trasformati un un architetto SEO!

Quota impression Google ads
Beatrice Romano

Quota impression Google Ads

La quota impressioni Google Ads ti permette di capire se i tuoi annunci sono visibili sulla rete di ricerca. Non solo ti aiuta a monitorare i competitor, ma anche a capire come migliorare i tuoi annunci per aumentare la visibilità.

Oltre all’attività dei competitor, la visibilità dipende da budget e ranking dell’annuncio, fattori che puoi controllare per migliorare la tua posizione in serp.

dirette instagram
Giuliana Curato

Dirette Instagram: come fare le live su IG

Ti chiedi come sfruttare al meglio le dirette Instagram per connetterti con il tuo pubblico e ottimizzare la tua presenza online ma non sai da dove iniziare? Allora sei nel posto giusto.

regolamentazione intelligenza artificiale
Caterina Quaiotti

AI Act e regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale

L’impatto dell’utilizzo dell’IA è tangibile in diverse aree, promuovendo l’efficienza operativa, la competitività e l’innovazione e possiamo per questo parlare di benefici evidenti e concreti. 

La sua rapida diffusione solleva anche questioni etiche e giuridiche cruciali.

La necessità di una regolamentazione legale dell’Intelligenza Artificiale è emersa come una priorità fondamentale per garantire un utilizzo responsabile e sicuro di questa tecnologia avanzata. Facciamo un po’ di chiarezza in materia.

informazioni aste google ads
Beatrice Romano

Informazioni sulle aste e analisi competitors su Google Ads

Quando si lavora in Google Ads è importante monitorare ciò che fanno i competitor non solo per i prodotti o servizi che offrono agli utenti, ma anche per capire come si propongono, che linguaggio usano e a cosa danno più importanza. In questo articolo ti parlerò dell’analisi dei competitor a partire dalle parole chiave presenti all’interno delle campagne in rete di ricerca.

Iscriviti gratis a

MakeMeThink

La newsletter di Studio Samo

Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.