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Come ridurre i carrelli abbandonati nell’e-commerce

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Questo è un passaggio essenziale per la vendita online: devi ridurre carrelli abbandonati. Esatto, ogni ecommerce ha dei problemi rispetto a questo elemento chiave della transazione: è uno degli step più delicati perché qui si chiude il passaggio, e l’utente è sempre in bilico.

Sembra fatta, gli articoli sono nella lista e l’importo finale è servito. Ma all’improvviso il cliente chiude la pagina. I motivi? Potrebbero essercene una quantità infinita, ma il tuo lavoro è proprio questo: indagare. In che modo? Con test e prove grazie a programmi specifici.

Software come Hotjar e Crazyegg consentono di tracciare il comportamento del pubblico, in questo modo puoi avere delle mappe di calore (heatmap) e delle registrazioni per capire cosa fanno le persone che arrivano su una pagina e iniziano un funnel. Quali sono i primi punti da osservare per ridurre carrelli abbandonati sull’ecommerce? Ecco una serie di fattori da valutare ora.

Migliora la velocità di caricamento delle pagine

Primo consiglio necessario per migliorare le conversioni di un ecommerce in linea generale, e ottimizzare di conseguenza il rendimento del carrello. Se vuoi raccogliere buoni frutti dal tuo shop online devi raffinare i tempi di caricamento delle pagine. E non lo dico solo io.

Le ricerche riportate da Shopify parlano chiaro: ogni secondo in più di attesa vuol dire sprecare possibili conversioni. Te lo dico in un altro modo: più tempo ci mette una pagina a caricare e maggiori sono gli abbandoni. Le persone non vogliono aspettare, si dirigono altrove.

caricamento pagina ecommerce

Soprattutto oggi che la vendita avviene da smartphone. Migliora i tempi di caricamento delle pagine e in particolar modo quelle in cui si snodano processi delicati. Come quelli che avvengono nel carrello. Non dimenticare che la velocità del sito è un fattore di ranking.

Da leggere: come usare le immagini per aumentare le vendite ecommerce

Comunica sicurezza e affidabilità del sito web

Le persone hanno bisogno di questo punto. Il sito web deve essere percepito come una fortezza nel momento in cui si inseriscono i dati sensibili. Inizia a inserire un buon certificato SSL per mostrare l’HTTPS, ormai indispensabile. E metti sempre nel footer i dati dell’azienda.

Altro aspetto utile: mostra nella pagina carrello i badge delle carte di credito accettate, e magari i banner che comunicano il tuo lavoro al fianco di eventuali sistemi di sicurezza per tutelare la transazione economica. Le precauzioni non sono mai abbastanza.

Semplifica i passaggi (anche da mobile)

Dopo aver ottimizzato il tempo di caricamento pagina devi assicurarti che ogni dettaglio punti verso un obiettivo chiaro: la semplicità. Diminuisci ogni possibile operazione, metti solo ciò che serve per raggiungere lo scopo. Vale a dire il percorso verso la conversione online dell’ecommerce.

autofill ecommerce

Togli i campi inutili, non forzare l’utente a lasciare informazioni che non servono. E fa’ in modo che il completamento di questi spazi sia immediato. Magari inserendo l’autofill per completare in automatico le informazioni richieste, dei ghost text per suggerire cosa inserire e degli asterischi con spiegazioni per i campi più complessi (tipo codice che si trova sul retro della carta di credito).

Lavora sulla chiarezza delle informazioni e costi

Tutto gratis, niente spese, sconti e regali. Poi, all’improvviso, il carrello mostra un prezzo diverso. Non parlo di una vera e propria truffa, ci mancherebbe, ma a volte il malinteso nasce da una comunicazione poco chiara. Allora, inserisci sempre prezzi e costi aggiuntivi.

Comunica con forza ed efficienza eventuali agevolazioni (zero spese di spedizione, ad esempio). Ma assicurati che nel carrello ci sia la cifra indicata nella scheda. E che gli extra siano stati preventivati con atteggiamento limpido, non usare trucchi e asterischi nascosti.

Dai un vero incentivo economico per rimanere

A proposito di spese chiare: sai qual è una delle principali ragioni di abbandono del carrello ecommerce secondo Statista? Semplice: le spese di spedizione sono eccessive. Le persone tendono a lasciare il carrello quando si rendono conto del peso di questa voce.

ridurre carrelli abbandonati Quindi, se vuoi migliorare il tasso di conversione ti conviene trovare la soluzione. E proporre un rapporto vantaggioso per diminuire proprio questa voce, o magari per annullarla completamente.

Chi acquista in un negozio fisico non deve affrontare questa spesa, e se vuoi essere competitivo conviene lavorare in questa direzione: trasformare l’acquisto online in un’alternativa conveniente.

Usa una live chat per risolvere problemi al volo

Ti faccio un esempio. Vai in un negozio e paghi con il bancomat. All’improvviso il processo si interrompe e tu rimani con il prodotto non acquistato e una transazione non eseguita.

L’addetto alle vendite ti tranquillizza, fornisce lo scontrino di annullamento operazione e ripete. L’interazione umana ti dà sicurezza. Mentre sull’ecommerce sei solo con i tuoi timori, ad esempio:

E se il bancomat si blocca? Cosa faccio se il prodotto non va bene? Lo devo restituire? Me lo faranno cambiare? Dai, forse è meglio che ci penso ancora un po’.

Ecco, una delle migliori strategie per ridurre abbandono carrello di un ecommerce è questa: aggiungere una live chat per interagire con i responsabili, magari con l’ufficio clienti.

Questa soluzione è utile per ridurre abbandoni e aumentare la fiducia nel tuo progetto. Condizione essenziale: fare in modo che ci siano delle persone per rispondere alle domande. Lasciare la chat per poi non soddisfare l’utente è il peggior torto che si possa fare all’esperienza utente.

Come ridurre carrelli abbandonati sull’ecommerce

Avere un carrello efficiente su uno shop online è importante. Anzi, è un aspetto fondamentale della tua strategia di vendita online. Il motivo che mi porta a quest’affermazione è semplice: basta un dettaglio per mandare in fumo interi capitali spesi per creare un sito web, ma non solo.

Hai ottimizzato le pagine in chiave SEO, hai fatto una buona attività di link building e social media marketing. Ma cosa accade quando l’utente sta per acquistare il prodotto? Prendi questa domanda come stella polare e ottimizza subito il tuo carrello ecommerce, le vendite ti aspettano.

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L'autore di questo post

Riccardo Esposito
Riccardo Esposito
Riccardo è un web writer Freelance, autore del blog My Social Web. Si occupa di scrittura online, blogging e copy. Ottimizza i testi per landing page e siti web. Autore del corso online "Imparare a fare Blogging" di Academy Studio Samo.

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