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Google Shopping: cos’è e come funziona

Hai sentito parlare di Google Shopping ma non hai ben capito di cosa si tratta? Scopri le basi della piattaforma Shopping di Google in questo articolo introduttivo.
google shopping
Indice dei contenuti

Se hai un e-commerce e stai iniziando a pensare di vendere i tuoi articoli online, o se semplicemente acquisti spesso online, ti sarai senz’altro imbattuto nelle schede prodotto di risultati organici e a pagamento di Google Shopping.

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Probabilmente ti sarai chiesto da dove arrivano queste schede e, soprattutto, come puoi fare apparire anche tu i tuoi prodotti in questi posizionamenti.
Se è così, sei nel posto giusto!

In questo articolo parlerò di Google Shopping e ti spiegherò:

  1. Cos’è la rete shopping di Google
  2. Come funziona
  3. Come impostare le tue campagne shopping
  4. Vantaggi e svantaggi delle campagne su rete shopping

Cos’è Google Shopping

Google shopping è un motore di ricerca interno a Google che ti consente di vedere e confrontare tra loro articoli di diversi venditori, in sostanza è una sorta di comparatore di prezzi.

Google Shopping si rivela un canale molto utile perché permette ai venditori di farsi trovare facilmente con la loro merce da utenti già in fase d’acquisto. Gli utenti, in modo analogo, digitando query relative a un determinato prodotto che stanno cercando, arrivano con facilità a una scheda e possono completare rapidamente un acquisto. 

Le parti della serp occupate dagli annunci shopping prendono dunque il carattere di una vera e propria vetrina, in cui l’utente può sfogliare le schede per trovare ciò che sta cercando.

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Passando poi da tutti i risultati di ricerca ai risultati solo shopping troverai pagine di schede prodotto con risultati organici e a pagamento a cui è possibile applicare diversi filtri per raggiungere più facilmente ciò che si desidera acquistare. Una volta che hai individuato ciò che ti interessa, ti basterà cliccarci sopra per essere portato sul sito web del venditore ed effettuare l’acquisto.

Come funziona Google Shopping

Le schede dei prodotti presenti in Google shopping includono alcune informazioni salienti per gli utenti: brand, modello, taglia/quantità, prezzo, spese di spedizione (se non è gratuita), venditore, offerte in corso e la disponibilità presso un punto vendita fisico nelle vicinanze dell’utente. La possibilità di inserire etichette come “promozione” con il prezzo barrato “prezzo in calo” con il prezzo di partenza visibile permette, a colpo d’occhio, di spiccare sulle schede degli annunci competitor.

Adesso ti starai chiedendo come si inseriscono tutte queste informazioni e come si gestiscono. In parte dal tuo sito web, in parte su Google Merchant Center.

All’interno del Merchant Center puoi monitorare lo stato dei tuoi articoli ed eventuali problematiche che ne impediscono (o limitano) la loro pubblicazione e abilitare diverse tipologie di schede e di programmi per ampliare la copertura dei tuoi prodotti.
Gli annunci a pagamento sono i classici annunci shopping e gli annunci di remarketing dinamico. Inoltre, dal tuo account Merchant Center puoi anche abilitare gli annunci di inventario locale, in questo modo gli utenti che cliccano sul tuo annuncio, a cui viene apportata l’etichetta “In negozio”, vengono indirizzati a una pagina che riporta la disponibilità nel tuo negozio fisico, se si trova nelle vicinanze dell’utente.

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Se hai un e-commerce Google shopping è un’ottima opportunità di crescita per il tuo business!

Ora che hai visto come funziona la rete shopping di Google, ti spiego come si impostano gli annunci a pagamento da Google Ads.

Campagne

Per attivare gli annunci shopping avrai bisogno di un account Google Ads e di un account Merchant Center già collegati tra loro (strumenti e impostazioni > account collegati).

Puoi attivare diverse tipologie di campagne con all’interno il tuo feed: shopping standard, discovery con feed, video con feed, performance max.

Per comparire in rete shopping, però, puoi scegliere di attivare una shopping standard o una performance max.
Da qualche mese le campagne shopping intelligenti hanno effettuato l’upgrade a performance max, quindi non sono più disponibili.

Per capire quali fattori entrano in gioco nelle campagne in rete shopping ti sarà utile attivare inizialmente una campagna shopping standard.

Dopo aver selezionato il tipo di campagna scegli se pubblicare tutti i prodotti presenti nel feed o se filtrarli e selezionarne solo alcuni in base agli attributi che trovi nell’immagine a seguire.

Decidi poi se attivare gli annunci locali che abbiamo menzionato prima.

Ora puoi selezionare una strategia di offerta: manuale per controllare le aste, oppure strategie automatizzate come massimizza i clic e roas target.
Un’impostazione importante presente solo nelle campagne shopping standard è la priorità delle campagne: impostare una priorità significa dire a Google che se due campagne promuovono lo stesso item, questo deve essere mostrato dalla campagna con una priorità più alta.

Come per altre campagne, puoi inserire segmenti di pubblico come target ma non puoi scegliere un target per parole chiave. Se non vuoi che i tuoi annunci si attivino per determinate ricerche, puoi escludere dei termini.

Google Shopping: vantaggi e svantaggi

Prima di attivare una nuova campagna, considera che non tutte le attività, gli account, i settori e i prodotti sono uguali. Ciò che funziona per uno potrebbe non portare alcun risultato per un altro.

In chiusura, ti lascio alcune mie considerazioni sui pro e i contro dell’utilizzo della rete shopping all’interno di una strategia.

I vantaggi dell’utilizzo di Google Shopping sono principalmente due:

Gli utenti sono già vicini alla conversione, quindi intenzionati all’acquisto. Per questo il traffico dovrebbe essere molto profilato.

L’altro fattore importante da considerare è la visibilità che si ha in serp.
I risultati shopping a pagamento occupano più di metà della pagina quando compaiono sopra gli annunci di ricerca a pagamento e organici, mentre da mobile sono visibili per gran parte dello schermo.

Lo svantaggio principale rispetto all’adv su altre reti è sicuramente il costo, più elevato rispetto, per esempio, alla rete display.
L’altro rischio da tenere a mente è che gli utenti intenzionati all’acquisto spesso aprono più schede per confrontare tra loro aspetti dello stesso prodotto (costi di spedizione, politiche di reso, eventuali altre offerte sul sito web, ecc.), addebitando comunque il costo del clic all’annuncio.

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Al netto di pro e contro dell’utilizzo della rete shopping, se ciò che vendi non ha un prezzo competitivo rispetto ai competitor o uno dei tuoi competitor diretti è Amazon, Google Shopping potrebbe non essere un canale efficace.

Vuoi approfondire il mondo di Google Shopping? Scopri anche la guida alla costruzione di campagne Google Shopping!

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L'autore di questo post

Beatrice Romano
Beatrice Romano
Advertising Specialist in Studio Samo

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