5 statistiche che fanno la differenza nel tuo lavoro di e-commerce marketing

E-commerce marketing

L’e-commerce marketing è un settore complesso. Per affrontare nel miglior modo possibile questo campo devi avere un team di professionisti al tuo fianco. o devi essere una persona di grande esperienza, anche se non è facile coprire tutti i settori richiesti per creare una buona strategia di vendita online.

Devi lavorare a stretto contatto con la SEO on-page e off-page, al tempo stesso devi essere un mago di user experience e C.R.O. Vale a dire conversion rate optimization. Su un negozio online basta cambiare una virgola per ottenere una variazione ciclopica delle vendite. Non puoi improvvisare in questo caso.

E non puoi improvvisare neanche quando operi su Facebook Advertising, sul social media marketing e l’ottimizzazione delle campagne pubblicitarie. Senza dimenticare il retargeting e Google Adwords. Insomma, c’è bisogno di gente competente. Ma anche di numeri in grado di ispirare le tue azioni. Qualche esempio concreto? Ecco 5 statistiche che faranno la differenza nel tuo lavoro di e-commerce marketing.

Da leggere: come avviare un e-commerce gratis

Devi investire nelle recensioni online

Questa è la grande scoperta: se vuoi qualcosa lo devi chiedere. Sembra banale, vero? Eppure spesso abbiamo timore di porre la domanda che dovrebbe, invece, attivare l’utente per portarlo verso il tuo obiettivo. Che è soprattutto quello di vendita, ma guarda oltre e pensa agli step intermedi. Tipo le testimonianze e le recensioni, strumenti persuasivi già ai tempi di Robert Cialdini.

Possono cambiare le sorti della tua scheda prodotto, quindi devi investire tempo e risorse per spingere il pubblico a lasciare la propria opinione. Possibilmente positiva, anche se non è detto che sia così.

Però devi invitare il pubblico a fare il primo passo. Lo dicono i numeri della ricerca condotta da Trustpilot: il 29% degli intervistati è ben disposto a lasciare una recensione se è l’azienda a chiederlo, contro un 19% che non ha ricevuto alcun invito. L’opinione è negativa? Contieni il problema e rispondi: il 79% dei soggetti interpellati vuole che il brand risponda alle testimonianze negative. E qui devi essere bravo a capire come muoverti senza.

Personalizza la tua comunicazione

Facile creare un e-commerce efficace? Per niente, anche perché la capacità dello shop online di incontrare i favori del pubblico riguarda la sua capacità di intercettare le necessità del singolo. Oggi è la personalizzazione del contenuto a farla da padrone. Uno studio condotto da Swirl Networks mostra che l’88% del campione preferisce un sito web in grado di leggere e mostrare le proprie esigenze. Non è facile, lo so.

amazon personalizzazione
I vantaggi di una buona personalizzazione.

Ma questa è la strada da seguire. Non a caso Amazon lavora in questa direzione e nella stessa analisi si scopre che il 56% delle persone prese in esame trova questo sito web in grado di leggere i bisogni in modo puntuale. Tutto questo avviene grazie a una preziosa opera di tracciamento e analisi, e si estende nell’invio di newsletter ritagliate intorno a esigenze espresse sul sito e a un retargeting raffinato. Ma non invasivo.

Non esistono solo i marketplace

Chiaro, la percezione è questa: la maggior parte dei profitti vanno ai grandi marketplace con investimenti a sei cifre (e anche di più) come Amazon. Questi siti riescono a inglobare e fagocitare tutto il mercato della vendita online. E invece BigCommerce mostra che i profitti di marketplace ed ecommerce dei brand sono simili.

Outside of Amazon, brand websites are making the most money, not marketplaces. In fact, the same study found that while slightly more money was going to marketplaces than brand websites, the reverse was true in number of consumers. More shoppers had visited a brand website (74 percent) than a marketplace (54 percent).

Questo non significa che i marketplace debbano cambiare business model, ma è giusto considerare che il brand ha ancora il suo valore nel mondo degli shop online. Quindi c’è un altro tassello da aggiungere alla tua strategia di e-commerce marketing: puntare sul tuo nome e dare valore allo shop online della tua azienda.

La partita è sulle serp di Google

Una ricerca di Google mostra che nel B2B le ricerche partono da termini generici per poi arrivare ad aspetti specifici. Il tutto si definisce attraverso una media di 12 query prima di arrivare a un punto di atterraggio. Questo vuol dire che devi essere presente, devi curare con la massima attenzione il posizionamento.

Ma non basta, devi ottimizzare gli snippet con i relativi tag title e meta description se vuoi attirare i click sul sito. Perché in questo modo puoi dare subito le informazioni necessarie per prendere una decisione. Così puoi tentare di intercettare il prima possibile, diminuendo i tentativi, le esigenze del cliente.

È sempre una questione di prezzi

Sembra un’ovvietà ma è così: a influenzare l’acquisto interviene spesso il fattore economico. Spesso i brand investono tempo e denaro per intavolare discussioni infinite sui valori del brand e su altri aspetti astratti.

Che sono importanti, non mi fraintendere. Non voglio sminuirli, però non devono mettere in ombra aspetti più materiali e profani. Ma che spostano grandi quantità di vendite. L’analisi di BigCommerce arriva a questa conclusione: ci sono tre grandi fattori che possono fare la differenza nelle vendite online.

  1. Costo del prodotto.
  2. Spese di spedizione.
  3. Sconti e offerte.

Detto in altre parole, le persone cercano la via per ottenere la migliore soluzione possibile con il minimo impegno economico. A vincere la sfida c’è il prezzo che influenza l’87% degli intervistati. Poi c’è il costo di spedizione con l’80% e gli sconti con il 71. Tutto questo apre uno scenario incredibile sull’e-commerce marketing, un ventaglio di opzioni impossibili da ignorare.

Non basta diminuire il prezzo di vendita, devi pensare a una strategia di pricing adeguata al tuo brand e stabilire una serie di passaggi essenziali per ottimizzare l’universo di coupon, offerte e sconti stagionali.

Come coinvolgere l’utente che vuoi intercettare? Come mostri questi sconti? In questi casi è indispensabile avere un team in grado di stabilire un calendario editoriale e un piano per spingere le offerte giuste per il periodo.

Per approfondire: retargeting per e-commerce, da dove iniziare

E-commerce marketing: la tua esperienza

In questo articolo ho riunito una serie di elementi utili per definire la tua strategia di e-commerce marketing. Basta questo per ottenere buoni risultati? Certo che no, per organizzare il lavoro di uno shop online hai bisogno di tanto altro. Il corso di e-commerce completo di Studio Samo dà una base di partenza concreta per muoverti.

I primi passi in questo mondo, nella sfera della vendita online, sono qui. Per tutto il resto c’è l’esperienza sul campo che è indispensabile. Come sempre. Sei d’accordo? Lascia la tua esperienza nei commenti.

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