Come creare una Community? Le 5 domande da farsi

Community: sì oppure no? Ecco le 5 domande giuste per capire se tu e il tuo brand siete pronti per creare una community digitale di successo.
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Come creare una Community di valore? In un mondo in cui i rapporti umani viaggiano sempre di più in rete, siamo in tanti a chiedercelo.

Dalla notte dei tempi l’essere umano è un animale sociale perché, per sua natura, tende ad aggregarsi con altri individui e a costituirsi in società. Aristotele lo aveva capito più di duemila anni fa, ma quello che è cambiato da allora sono i luoghi in cui avviene l’incontro: nel Terzo Millennio siamo diventati animali social.

A dispetto di quanto si possa pensare però, le “società digitali” non sono figlie di Facebook né di altri social network. Alla fine degli anni ’90 già esistevano i canali IRC, chat tematiche in cui milioni di utenti con gli stessi interessi si scambiavano messaggi istantanei, mentre nei primi ’00 si diffondevano i forum dai quali germogliarono le prime community digitali.

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Con l’avvento dei social network i i luoghi si sono moltiplicati e la concorrenza è diventata spietata. Ciò rende molto più difficile creare una community forte.

Oggi esistono milioni di canali dedicati agli argomenti più disparati. Riunire un gruppo di persone con valori, interessi o obiettivi comuni e instillare in loro un forte senso di appartenenza semplicemente offrendo un luogo virtuale in cui cementare il senso di condivisione è una sfida vera. Perché tutti gli internauti si sentono già parte di qualcosa.

Si sa, le prove difficili allettano i più audaci. Non è un caso che marketer e start-up, ma anche brand di nota fama, abbiano avviato community digitali per creare valore intorno a un marchio soltanto in tempi recenti. Non tutti, però, hanno avuto lo stesso successo.

Come creare una community vincente nel 2021? Ecco le 5 domande a cui rispondere per non fare il salto nel buio.

Come creare una community: Perché?

Perché la mia community potrebbe essere utile alle persone? Quale insight vorrei soddisfare creando questa community?

La prima cosa da fare prima di avviare una community digitale è domandarsi qual è il bisogno inespresso a cui vorresti dare voce, cioè individuare la motivazione più profonda che ti spinge ad aggregare un gruppo di persone che hanno qualcosa da condividere.

Insieme ad un piccolo team, nel 2017 ho sviluppato Discover Marsica, una community fotografica nata su Instagram che oggi conta più di 4.000 follower e qualche centinaio di affezionati. In quel periodo le pagine fotografiche per la promozione del territorio crescevano di giorno in giorno e io avevo notato con stupore che la Marsica – cioè la zona dell’Abruzzo da cui provengo – non era abbastanza rappresentata su Instagram.

Per questo motivo ho deciso di aprire Discover Marsica, cioè per incoraggiare gli utenti appassionati di fotografia a scattare e condividere più foto della Marsica e dare visibilità a un territorio che era quasi assente dal social network fotografico più famoso al mondo.

Perché dovrei aprire una community online? In questo caso la risposta è tutta nella storia che ti ho appena raccontato.

Potrebbe interessarti: la teoria dei 1.000 veri fan

Come creare una community: Cosa?

Di cosa si occuperà la mia community?

Una volta chiarita la motivazione profonda che ti spinge a costruire una microsocietà online, dovrai pensare al core concept per cementare il senso di appartenenza dei suoi membri, portandoli naturalmente a interagire con le persone della community, con te e con il brand.

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Definire il tema – o i temi – intorno a cui si svilupperanno tutte le attività della community ti permetterà di gestirla al meglio e farà sentire le persone davvero parte di qualcosa.

Esempio: Se creo una community sulla SEO, poi devo parlare veramente di SEO. Se trattassi anche argomenti come il Social Advertising o la Marketing Automation, tradirei le aspettative di chi si fida di me.

Dove non c’è chiarezza, non c’è fiducia. E, senza fiducia, la community non sta in piedi.

Come creare una community: Dove?

Domanda numero 3: Dove creare una community? O meglio, su quali piattaforme dovrebbe essere presente la mia community?

La verità è che rispondere a questa domanda non è semplice: scegliere il luogo più giusto per una comunità digitale dipende da molti fattori.

Per evitare una scelta sbagliata, potresti valutarne 2 in particolare:

  1. Dov’è il target: dirigiti verso canali in cui è più probabile intercettare il membro-tipo della community. Prima di decidere dove si incontreranno le persone che vuoi chiamare a te o verso il tuo brand, delinea il profilo delle buyer persona e scandaglia i social media – soprattutto le community dei competitor – per scoprire dove si svolge quel tipo di conversazione. Ovviamente puoi scegliere più piattaforme di riferimento, ma dovrai accertati di poterle gestire efficacemente (più avanti ti parlerò del lavoro di squadra nella gestione delle community online) o magari scegliere un canale non ancora battuto dai competitor. Nel Marketing è importante anche l’effetto sorpresa!
  2. La natura della community: per una community di fotoamatori, Instagram sarebbe più appropriato di LinkedIn. Ma se fossi un fotografo professionista e volessi creare una community digitale in cui confrontarti con i tuoi colleghi sul mercato lavorativo nel settore fotografia durante la Pandemia, potresti scegliere proprio LinkedIn. Per quanto creare una community su Facebook sia la cosa più immediata a cui si pensa quando si valuta di avviare una community online, non sempre è la soluzione giusta. Bisogna valutare caso per caso.

Come creare una community: Come?

Come creare una community di successo? I contenuti sono fondamentali perché stimolano la partecipazione e fanno da collante sociale. Ovviamente parliamo di contenuti rilevanti. In particolare i post dovrebbero essere attinenti con il tema della community e generare coinvolgimento all’interno del gruppo.

La bravura di chi gestisce una community sta nell’individuare i tipi di contenuto che hanno maggior valore per l’audience. Per raggiungere quest’obiettivo, sperimenta e pubblica con costanza (ma non risparmiare mai sulla qualità). Crea contenuti diversi e analizza la risposta del pubblico. Dai risalto ai contenuti creati direttamente dagli utenti per stimolare la conversazione “dal basso”. Lancia nuove proposte e accogli nuove richieste.

Ricorda che le community digitali forti sono a misura d’uomo, non a misura di azienda né di brand-persona.

Come creare una community di valore? Con i contenuti giusti.

Potrebbe interessarti: stimolare la partecipazione nelle community online con la psicologia sociale

Come creare una community: Da soli o in squadra?

Che tu voglia creare una community aziendale oppure sviluppare un piccolo progetto amatoriale, ho una brutta notizia per te: in entrambi i casi potresti aver bisogno d’aiuto.

Certo, nessuno ti vieta di lavorare in solitaria, ma ti consiglio spassionatamente di investire tempo e budget per trovare il team giusto o di chiedere supporto alla tua azienda nel caso in cui ti abbiano scelto come responsabile unico di un progetto di creazione e gestione di community online.

Creare una community di successo non può prescindere da come si organizza chi la gestisce. A meno che tu non riesca a diventare community manager, content manager, grafico, fotografo e social media analyst tutto in una volta.

Per approfondire: cosa fa e come si diventa community manager

Qual è la sesta domanda da porsi prima di creare una community online? Dimmelo nei commenti.

In questo post ho voluto dare 5 spunti di riflessione per chiarirsi le idee prima di creare una comunità virtuale ed evitare il flop.

Ma cos’è una community secondo te? E cosa significa crearne una di valore?

Raccontami la tua esperienza.

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