Aumentare la SEO con 5 trend di digital marketing

seo-digital-marketing
Indice dei contenuti

La SEO vive sempre di più una nuova vita. Non basta più la perfetta ottimizzazione insite per essere primi nelle SERP dei motori di ricerca. Ecco 5 tendenze di digital marketing che potrebbero aiutare un qualsiasi business ad essere più visibile on-line.

Come scrive Kashish Jhamb, direttore esecutivo e ceo di City Innovates, l’anno 2018 ha visto un sacco di buzz nel campo del marketing digitale con contenuti ricchi di SEO, social media e content marketing.

Il digital marketing sta infatti cambiando il modo con cui i brand commercializzano i propri prodotti andandoli a presentare direttamente ai consumatori. Il 2018 ha anche visto i chatbot interattivi crescere in modo esponenziale.

Studio Samo Pro Minidegree

La ricerca vocale, che integra le tecnologie di intelligenza artificiale (AI) e blockchain, ha visto un picco nel modo in cui vengono sviluppate le strategie di marketing. Jhamb dice che il 24% dei marketer di tutto il mondo ha concordato che i social media sono stati una delle loro strategie chiave negli ultimi due anni.

Intelligenza artificiale

La AI o artificial intelligence è per Jhamb al primo posto della sua classifica che individua i 5 trend per il 2019 di digital marketing che potrebbero far migliorare la SEO di qualsiasi progetto on-line. L’intelligenza artificiale aiuta a comprendere il comportamento e i modelli di acquisto dei consumatori passando attraverso i dati. Le conversazioni sui social media (ad esempio Facebook Messenger) dei consumatori vengono utilizzate per analizzare il modello di pensiero dei consumatori.

Chatbot

Novità del marketing digitale nel 2018, e certamente anche per tutto il 2019, sono i numeri che parlano di un sempre crescente aumento del mercato globale dei chatbot, con un tasso di crescita annuale del 24%. Un più 45% si registra, invece, nei clienti che preferiscono utilizzarli come principale modalità di comunicazione nel customer service. Molte società hanno adottato i chatbot nel 2017 e sono proseguiti nel 2018, proprio perché è un modus operandi molto semplice e conveniente per mantenere il coinvolgimento sempre attivo senza dover per forza relazionarsi con un’interfaccia umana, anche se le conversazioni sono progettate in modo tale da sembrare un’interazione con un umano vero e proprio.

I chatbot sostituiscono di fatto l’interazione umana, anche se a un semplice livello base, e anche se i i clienti lo sanno preferiscono lo stesso interagire con i chatbot in quanto sono reattivi, rispondono in modo soddisfacente e possono persino ricordare l’intera cronologia degli acquisti. Uber, ad esempio, ha avuto successo utilizzando la tecnologia chatbot per comunicare con i propri clienti per prenotare facilmente un taxi, utilizzandoli anche su Facebook Messenger.

Ricerca vocale

Alexa è diventata immensamente popolare nel 2018 e come ricordavamo nel nostro articolo di ieri  Cortana si potenzia su Android e iOS. Questa tecnologia vocale intelligente diventerà parte integrante del tessuto quotidiano, ed è per questo motivo che i SEO devono già ad oggi utilizzare lo smart voice a proprio vantaggio, ottimizzando i siti web per integrare la ricerca vocale.

Le query vocali sono generalmente più convenienti, durano più a lungo e sono maggiormente in grado di soddisfare i potenziali clienti. Si stima che entro il 2020 il 50% di tutte le ricerche effettuate a livello globale riguarderà la ricerca vocale.

Marketing degli Influencer locali

Gli influencer stanno vivendo un secondo rinascimento, vuoi perché si inizia a calcolare e stimare con più precisione la reale portanza e efficacia del loro operato in termini di ROI, vuoi perché il marketing passaparola e gli influencer locali hanno un forte impatto sul pubblico di massa e, insieme a campagne a lungo termine e strategie promozionali, possono essere una giusta chiave di volta alternativa.

L’influencer marketing di Instagram funziona sempre? Certamente possiamo dire che gli influencer che agiscono in ambito locale, molto probabilmente sono conosciuti dai propri follower anche dal vivo e quindi le persone si fidano di più delle loro opinioni e feedback rispetto alle dichiarazioni più o meno generiche che un’attività può rilasciare sul proprio sito web o sui profili social ufficiali.

Il modo migliore per utilizzare questo tipo di marketing digitale è creare una lista dei migliori influencer per il settore di riferimento e seguirli su siti di social media come Facebook, Twitter, YouTube, ecc. Dopo aver capito come operano, se si pensa che le loro strategie siano in linea con quelle aziendali è utile contattarli per capire se ci sono delle possibilità di collaborazione.

Live video

La scorsa settimana parlavamo di Facebook, Instagram e la condivisione degli eventi nelle story. I social stanno puntando tantissimo sulla interattività in tempo reale e sulle live video. Niente è meglio di guardare un video dal vivo, un must che sarà sempre al top del content marketing.

Un cliente preferirà sempre una dimostrazione dal vivo che valutare un prodotto o un servizio dalle immagini o stampare annunci pubblicitari. Il modo migliore per sfruttare questo modello di marketing digitale è scegliere la piattaforma social online come Facebook Live, Instagram Live o YouTube Live realizzando video divertenti e contenuti che coinvolgono i clienti fino alla fine.

[via entrepreneur.com]

Studio Samo Pro Minidegree
Studio Samo Pro Minidegree
Vuoi dare una svolta alla tua carriera o innovare la tua azienda?

Scopri il nostro corso in Web & Digital Marketing

54 ore in aula a Bologna o in live streaming

Piaciuto? Condividilo!

L'autore di questo post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iscriviti gratis a…

MakeMeThink

La newsletter di Studio Samo

Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.

Potrebbe interessarti anche...

Quota impression Google ads
Beatrice Romano

Quota impression Google Ads

La quota impressioni Google Ads ti permette di capire se i tuoi annunci sono visibili sulla rete di ricerca. Non solo ti aiuta a monitorare i competitor, ma anche a capire come migliorare i tuoi annunci per aumentare la visibilità.

Oltre all’attività dei competitor, la visibilità dipende da budget e ranking dell’annuncio, fattori che puoi controllare per migliorare la tua posizione in serp.

dirette instagram
Giuliana Curato

Dirette Instagram: come fare le live su IG

Ti chiedi come sfruttare al meglio le dirette Instagram per connetterti con il tuo pubblico e ottimizzare la tua presenza online ma non sai da dove iniziare? Allora sei nel posto giusto.

regolamentazione intelligenza artificiale
Caterina Quaiotti

AI Act e regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale

L’impatto dell’utilizzo dell’IA è tangibile in diverse aree, promuovendo l’efficienza operativa, la competitività e l’innovazione e possiamo per questo parlare di benefici evidenti e concreti. 

La sua rapida diffusione solleva anche questioni etiche e giuridiche cruciali.

La necessità di una regolamentazione legale dell’Intelligenza Artificiale è emersa come una priorità fondamentale per garantire un utilizzo responsabile e sicuro di questa tecnologia avanzata. Facciamo un po’ di chiarezza in materia.

informazioni aste google ads
Beatrice Romano

Informazioni sulle aste e analisi competitors su Google Ads

Quando si lavora in Google Ads è importante monitorare ciò che fanno i competitor non solo per i prodotti o servizi che offrono agli utenti, ma anche per capire come si propongono, che linguaggio usano e a cosa danno più importanza. In questo articolo ti parlerò dell’analisi dei competitor a partire dalle parole chiave presenti all’interno delle campagne in rete di ricerca.

redirect 301
Mattia Cantoni

Redirect 301 per la SEO: una guida completa

I redirect 301 sono tanto semplici da impostare quanto pericolosi per l’ottimizzazione SEO se utilizzati in modo scorretto. In questa guida passo-passo
scoprirai come padroneggiare l’utilizzo di un redirect 301 e come prevenire alcuni dei più comuni errori.

Iscriviti gratis a

MakeMeThink

La newsletter di Studio Samo

Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.