Fare SEO su Amazon per posizionarsi e vendere di più

Amazon è un vero e proprio motore di ricerca ideato per vendere, quindi bisogna ottimizzare le pagine prodotto per posizionarle e renderle eccellenti strumenti di conversione. Continua a leggere per scoprire le best practices dell'Amazon SEO.
amazon seo
Indice dei contenuti

Quando si sente parlare di SEO la prima associazione mentale che si fa è quella con Google, ovviamente per via del significato dell’acronimo (Search Engine – Optimization) e della popolarità di questo motore di ricerca.

L’ottimizzazione per il motore di ricerca, per chi non si occupa di digital marketing, non sembrerebbe un’attività inerente a ciò che si mette in vendita su Amazon e, invece, coinvolge anche il posizionamento dei prodotti sul colosso del commercio online.

È utile conoscere alcuni passaggi fondamentali per ottimizzare le pagine del marketplace.

Studio Samo Pro Minidegree

Ecco alcuni spunti di riflessione e consigli per chi vuole vendere su questa piattaforma.

Ricerche su Amazon senza passare da Google

Chi vuole mettere in vendita prodotti su Amazon deve fare i conti con una realtà sempre più evidente: più della metà dei consumatori bypassa Google quando vuole fare acquisti sul web.

Per dirlo ancora più chiaramente: il 54% degli utenti ricerca prodotti direttamente su Amazon, quindi senza passare da altri motori di ricerca.

Basta questo dato per capire quanto sia forte la concorrenza sul più grande marketplace al mondo e che per ottenere buoni risultati di vendita non ci si può affidare al caso.

È necessario sapere come agisce l’algoritmo di Amazon e quali sono le caratteristiche tecniche che devono essere presenti nelle pagine prodotto se si vuole posizionarle in modo strategico nella pagina di risposta dell’e-commerce ideato da Jeff Bezos.

Bisogna tenere in considerazione che, in generale, gli algoritmi di Google e Amazon agiscono in modo simile ma per ottenere obiettivi diversi: il primo vuole dare la migliore risposta alla domanda dell’utente, mentre il secondo vuole vendere al cliente il prodotto più vantaggioso.

Fare SEO su Amazon è diventato basilare per chi vuole fare business su questa piattaforma online, perché ogni dettaglio non curato a dovere si traduce in una perdita di fatturato.

Per essere primi su Amazon cosa bisogna fare?

Puntare a posizionare i propri prodotti tra i primi risultati di Amazon è l’approccio giusto a livello di intenzione, ma bisogna essere consci che ottenere questo obiettivo non è semplice.

I principali fattori da curare o integrare nelle schede prodotto sono:

  • Titoli
  • Descrizioni dei prodotti
  • Elenchi puntati
  • Parole chiave
  • Prezzi
  • Immagini
  • Recensioni
  • Risposte agli utenti
  • Logistica
  • Disponibilità del prodotto

Ognuno di questi elementi è determinante per ottenere buone performance su Amazon.

L’algoritmo del marketplace premia le pagine in cui sono presenti keyword coerenti, sia nei titoli sia nelle descrizioni dei prodotti, chi cura ogni aspetto del rapporto con il cliente, chi vende di più.

Per Amazon tutto ruota intorno all’utente/consumatore, il quale deve essere soddisfatto del rapporto con il venditore e del prodotto che riceve.

Studio Samo Pro Minidegree

Questi risultati si ottengono descrivendo in modo chiaro gli articoli in vendita, utilizzando elenchi puntati per rendere più semplice l’individuazione delle informazioni fondamentali, non facendo copia/incolla dei contenuti.

Il prezzo e l’eventuale sconto sono leve che attirano l’utente e, di conseguenza, spingono verso l’acquisto. Per questo motivo devono essere dichiarati solo dopo una ricerca sui competitor, perché è importante rimanere in una fascia di prezzo in linea con il settore ma che porti vantaggi strategici e/o economici.

Altrettanto importanti per colpire il consumatore online sono le immagini. Esse devono essere originali, di qualità, capaci di evidenziare i pregi del prodotto. Le fotografie devono sopperire alla necessità di tenere l’oggetto tra le mani per esaminarlo con cura prima di comprarlo.

Gli ultimi elementi elencati potrebbero sembrare accessori e, invece pesano nell’idea che l’utente si fa del brand e di ciò che otterrà cliccando su “acquista ora”.

Gestire le recensioni (positive o negative che siano), dare risposta a ogni dubbio manifestato dal possibile acquirente, chiarire se il prodotto è disponibile e quando verrà consegnato sono attività da svolgere con costanza e attenzione, perché influiscono sulle conversioni.

Pagine prodotto che si posizionano e convertono: pensa al cliente

Se Amazon mette il cliente al centro, allora anche il singolo venditore deve prestare attenzione prima alla persona e poi alla “macchina”.

Questo principio è sempre valido nella SEO odierna, perché solo creando contenuti di qualità si ottengono buoni posizionamenti e un aumento delle conversioni.

Il consiglio più utile da dare è quello di conoscere i fattori che determinano la classifica dei risultati di Amazon, ma di ottimizzare le pagine prodotto sempre pensando alla persona che ci finirà sopra e che vorrà avere tutte le informazioni utili per stabilire se quell’articolo è perfetto per le sue esigenze.

Inoltre, bisogna sempre pensare che conversion rate, keyword relevance, customer satisfaction sono i tre fattori principali che pesano sul ranking di Amazon.

Per vendere sull’e-commerce bisogna tradurre in chiave digitale l’approccio al lavoro del buon commerciante d’un tempo: cortesia, attenzione, disponibilità, precisione e tempestività nel rispondere al cliente.

Evitare di essere bannati da Amazon

Amazon è un vasto luogo su cui fare affari e costruire veri e propri business, ma non si deve mai dimenticare che esistono regole da rispettare se non si vuole essere espulsi.

Un venditore deve evitare di farsi bannare se vuole continuare a fare affari attraverso il marketplace di Bezos, ovvio, e per non farsi cacciare deve dimostrare di essere produttivo e di non “fregare” il cliente.

In generale, chi tratta bene i clienti e ottiene molte conversioni non rischia nulla, invece chi cerca di imbrogliare per vendere di più rischia grosso.

Mettere in vendita prodotti scadenti, ad esempio, porta prima o poi a una serie di recensioni negative e a lamentele da parte degli acquirenti. Questo non piace ad Amazon.

Ignorare gli utenti più critici non è una buona idea, perché non dare risposte crea esperienze negative che fanno perdere opportunità di vendita. Gestire la comunicazione con il cliente in modo approssimativo può portare a controlli da parte di Amazon e all’eventuale ban.

Anche le fasi di gestione dell’ordine e di consegna non devono essere trascurate. Il venditore che recapita prodotti in ritardo o perderne traccia dei pacchi crea dei disservizi che Amazon vuole assolutamente evitare.

Ultimo consiglio per non essere bannati: rispettare i principi della SEO descritti nei paragrafi precedenti porta ad avere pagine prodotto apprezzate sia da Amazon sia dagli utenti.

Studio Samo Pro Minidegree
Vuoi dare una svolta alla tua carriera o innovare la tua azienda?

Scopri il nostro corso in Web & Digital Marketing

54 ore in aula a Bologna o in live streaming

Piaciuto? Condividilo!

L'autore di questo post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iscriviti gratis a…

MakeMeThink

La newsletter di Studio Samo

Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.

Potrebbe interessarti anche...

heading tag seo
Angela Giampaglia

Heading Tag: cosa sono e come ottimizzarli per la SEO

Gli Heading Tag sono un elemento fondamentale per la struttura e l’ottimizzazione delle pagine web, in quanto rappresentano la chiave per rendere le pagine leggibili e fruibili. In questo articolo potrai imparare usarli per strutturare testi e articoli, migliorarne la leggibilità , ottenere visibilità su Google… e trasformati un un architetto SEO!

Quota impression Google ads
Beatrice Romano

Quota impression Google Ads

La quota impressioni Google Ads ti permette di capire se i tuoi annunci sono visibili sulla rete di ricerca. Non solo ti aiuta a monitorare i competitor, ma anche a capire come migliorare i tuoi annunci per aumentare la visibilità.

Oltre all’attività dei competitor, la visibilità dipende da budget e ranking dell’annuncio, fattori che puoi controllare per migliorare la tua posizione in serp.

dirette instagram
Giuliana Curato

Dirette Instagram: come fare le live su IG

Ti chiedi come sfruttare al meglio le dirette Instagram per connetterti con il tuo pubblico e ottimizzare la tua presenza online ma non sai da dove iniziare? Allora sei nel posto giusto.

regolamentazione intelligenza artificiale
Caterina Quaiotti

AI Act e regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale

L’impatto dell’utilizzo dell’IA è tangibile in diverse aree, promuovendo l’efficienza operativa, la competitività e l’innovazione e possiamo per questo parlare di benefici evidenti e concreti. 

La sua rapida diffusione solleva anche questioni etiche e giuridiche cruciali.

La necessità di una regolamentazione legale dell’Intelligenza Artificiale è emersa come una priorità fondamentale per garantire un utilizzo responsabile e sicuro di questa tecnologia avanzata. Facciamo un po’ di chiarezza in materia.

informazioni aste google ads
Beatrice Romano

Informazioni sulle aste e analisi competitors su Google Ads

Quando si lavora in Google Ads è importante monitorare ciò che fanno i competitor non solo per i prodotti o servizi che offrono agli utenti, ma anche per capire come si propongono, che linguaggio usano e a cosa danno più importanza. In questo articolo ti parlerò dell’analisi dei competitor a partire dalle parole chiave presenti all’interno delle campagne in rete di ricerca.

Iscriviti gratis a

MakeMeThink

La newsletter di Studio Samo

Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.