Come diventare un influencer su LinkedIn

LinkedIn-Influencer

Il mondo sta letteralmente assistendo all’ascesa di LinkedIn: 660 milioni di utenti in 200 Paesi per questa piattaforma focalizzata su business, lavoro e networking.

Niente male, effettivamente.

Soprattutto se consideriamo che l’80% dei lead nel settore B2B proviene proprio da qui (con la percentuale più alta di qualunque altro social network).

E questo già basterebbe a farvi capire perché è così importante lanciare il proprio brand su LinkedIn. Ma quello di cui voglio parlarvi oggi va ben oltre la creazione di un profilo e la pianificazione di campagne pubblicitarie sulla piattaforma.

Qui si tratta di guadagnare la fiducia degli altri utenti. Come? Diventando un vero e proprio influencer su LinkedIn.

So che l’associazione di questi due termini può sembrare stravagante, eppure cercherò di spiegarvi perché invece ha molto senso.

5 step da seguire per diventare un influencer su LinkedIn

Sapete che LinkedIn ha invitato influencer noti a far parte di un gruppo “speciale” sulla sua piattaforma?

Bill Gates, Mary Barra e Arianna Huffington sono soltanto alcuni di questi invitati speciali.

Un gruppo ristretto, che vanta caratteristiche davvero speciali.

Ora, non aspettatevi di ricevere un invito a casa per entrare a far parte del gruppo, ma non pensate che questo non significhi che possiate diventare influencer a tutti gli effetti.

Nel vostro piccolo, potete ottenere il titolo che desiderate – e attirare l’attenzione sul vostro brand -, dimostrando le vostre competenze e fornendo un valore aggiunto agli altri utenti.

Ecco allora cinque semplici step da seguire per avere successo su LinkedIn.

1. Conoscere gli obiettivi

Vi svelo subito un segreto: senza un obiettivo, vi sarà difficile riuscire ad emergere come influencer su LinkedIn.

Prima di tutto, allora, chiedetevi qual è davvero il vostro scopo.

Ottenere più follower sulla piattaforma?

Fare in modo che gli utenti visitino il vostro blog?

O altro ancora?

Se siete confusi, e non avete idea di cosa volete, vi consiglio di fare un elenco di tutti gli obiettivi che potreste raggiungere diventando influencer su LinkedIn, così da averli ben chiari.

Questo vi permetterà non solo di selezionare al meglio quelli più adatti alle vostre esigenze, ma anche di costruire una strategia sulla base degli obiettivi che vi siete prefissati.

Proviamo a capire meglio insieme come comportarsi allora. Mettiamo caso che io voglia diventare influente sulla piattaforma per promuovere la mia attività di editor freelance.

Come dovrei comportarmi?

Mostrando agli altri utenti che sono la scelta migliore per il servizio che stanno cercando. Quindi, le azioni che possono svolgere sono piuttosto varie.

Tra queste:

  • pubblicare contenuti che rivelino chiaramente le mie competenze professionali;
  • elencare con attenzione le mie esperienze passate e le skills acquisite negli anni;
  • condividere contenuti interessanti legati alla mia attività.

Insomma, le opzioni sono tantissime e possono essere inserite in una strategia in ogni combinazione possibile.

Ma quello su cui davvero voglio farvi riflettere non è tanto come pianificare la strategia, ma quanto è importante conoscere l’obiettivo che si vuole raggiungere.

Questo, infatti, è il primo vero passo per diventare un influencer su LinkedIn.

2. Creare un profilo da “superstar”

Quando penso alla parola “superstar”, mi viene in mente il cartone di Alvin, lo scoiattolo che riusciva ad avere più successo dei suoi fratelli perché perfettamente in grado di mettere in mostra le sue doti.

Bene, con il vostro profilo LinkedIn dovrete comportarvi un po’ come Alvin.

Quando gli utenti vi trovano e arrivano sulla vostra pagina personale, certo non si aspettano di trovarla vuota.

Anzi, sono curiosi di conoscere qualcosa di voi. È chiaro, quindi, che non potete proporgli un profilo fatto così:

linkedin member profile

Se volete avere successo, avete anzitutto bisogno di una foto che vi rappresenti al meglio.

Poi anche di una descrizione accurata di voi stessi, delle vostre passioni e dei vostri successi. Insomma, se vi state chiedendo come dovrebbe apparire il vostro profilo, la risposta è questa:

shanee moret linkedin profile

Il fatto che LinkedIn si concentra su relazioni B2B e offerte di lavoro, non significa che il vostro profilo debba essere impersonale o eccessivamente formale.

D’altronde, quello che conta è riuscire a stabilire una buona relazione con gli altri utenti, per cui è bene che la vostra pagina mostri chi siete e quali competenze avete.

3. Creare e curare contenuti straordinari

Qual è il miglior modo che conoscete per dimostrare le vostre competenze professionali sui social?

Condividere contenuti, è chiaro.

Ma quali tipologie di contenuti vi permetteranno di diventare un influencer su Instagram?

Contenuti che parlano al vostro pubblico specifico

Prima ancora di cominciare a scrivere, chiedetevi quali sono le persone che fanno parte del vostro pubblico.

E una volta che avete la risposta ben chiara, immaginate l’utente come fosse un bersaglio da colpire a suon di contenuti. In questo modo, saprete perfettamente cosa scrivere.

Immaginiamo che io offra un servizio di copywriting, e che sia quindi interessata ad attirare l’attenzione di quegli utenti che comprendono che un buon copy significa un ottimo investimento.

Che tipologia di contenuti potrei proporre loro?

Qualcosa come “I cinque elementi distintivi da considerare quando selezioni la migliore agenzia di copywriting” potrebbe risultare interessante per attirare l’attenzione dei miei potenziali clienti.

Tutto questo per dirvi che conoscere le persone a cui state parlando vi aiuterà a creare contenuti ottimali.

Contenuti spettacolari

Cosa significa spettacolare in questo contesto?

Ve lo rivelo subito.

Si tratta di un contenuto che sappia arricchire il vostro lettore, in modo che questo vi torni a leggere per sentire ogni volta appagata la sua curiosità.

Per farlo davvero bene, dovrete però conoscere alla perfezione il vostro pubblico.

Vi consiglio allora di andare a curiosare negli altri blog di settore, scoprire cosa è scritto e cosa no, e cercare di fare meglio dei vostri competitor.

Insomma, fate risaltare i vostri contenuti. Siate affidabili. E corredate i vostri articoli di grafici, diagrammi o riferimenti a fonti note, così da dimostrarvi competenti del settore.

Contenuti multimediali

Alla parola “contenuto” subito tutti pensano ad un articolo. E invece no. Potete condividere anche foto, video, GIF e meme. Anzi una buona regola del settore vuole che ogni articolo sia corredato almeno di una foto.

article with photo

L’articolo qui sopra, ad esempio, attira l’attenzione del pubblico non solo per i dati che propone, ma anche per la bella foto che lo presenta.

Contenuti curati

Non è necessario pubblicare ogni giorno contenuti poveri di valore. Meglio condividere contenuti curati, che risulteranno così preziosi per i vostri lettori.

Tra l’altro, gli utenti vi riconosceranno come una figura di fiducia nel caso in cui decideste di condividere i post di altri noti influencer.

Quindi, dove trovare buoni contenuti di nicchia da sottoporre al vostro pubblico?

Ve lo diranno tool utili come Instapaper e Listlty.

4. Investire tempo nel networking

Un segreto importante per avere successo sui social media è questo: non dovete soltanto ricercare attenzione, ma dovete anche darne.

Cercate quindi di commentare i post di successo degli altri influencer e muovetevi per costruire buone relazioni basate sulla fiducia reciproca.

Vedrete che in poco tempo il vostro numero di follower aumenterà a dismisura, credetemi.

5. Promuovere i contenuti su più canali

Ogni esperto di marketing conosce l’importanza di far lavorare tutti i canali di comunicazione in sintonia.

Ogni piattaforma racconta la storia del brand, e la coerenza diventa pressoché fondamentale.

Se volete avere successo come influencer su LinkedIn, allora vi converrà condividerne il profilo sul vostro blog, su Instagram, su Facebook. E viceversa.

In questo modo, incrementerete la vostra visibilità, e raggiungerete prima i vostri obiettivi.

[ via searchenginejournal ]

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