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Le piattaforme indispensabili per scoprire i bisogni dei lettori

6 piattaforme per scoprire i bisogni dei lettori
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Uno dei pilastri della buona scrittura online: toccare argomenti utili ai tuoi lettori. Questo per me è fare web writing, ma soprattutto è un buon lavoro per chi si occupa di SEO copywriting: lavorare per i motori di ricerca vuol dire anche (e soprattutto) accontentare le persone che vuoi raggiungere con il tuo articolo.

Per ottenere questo risultato, come suggerisco sempre durante i miei interventi per i corsi di web marketing Studio Samo, devi lavorare con i SEO tool che ti restituiscono le ricerche degli utenti: questi sono dati quantitativi essenziali per capire cosa vogliono le persone, cosa cercano. Poi c’è un altro lavoro da svolgere: quello nelle community, sui social, tra i blog di settore.

Devi scoprire cosa vogliono le persone, e dove espongono i dubbi, le paure e le speranze per la propria attività online. Detto in altre parole, devi accogliere la voce del tuo potenziale pubblico. Sembra facile, vero? Ma la domanda che tutti mi fanno è questa: dove trovo le esigenze del pubblico? Dove trovo la mia community? Ecco i link e le risorse che uso ogni giorno per affrontare i miei post.

Google

Il primo strumento per scoprire le necessità delle persone: Google. Tutto inizia con una ricerca, per ogni articolo (almeno dal mio punto di vista) puoi trovare informazioni digitando una query decisiva per il tuo topic. Obiettivo? Scoprire se e come se ne parla sul web. Il primo indizio per capire qualcosa in più di un argomento lo trovi nella serp,

Poi ci sono i Google Suggest. I link che trovi alla fine della pagina indicano le ricerche dei tuoi potenziali lettori, e per avere dati interessanti puoi sfruttare la casella di ricerca: sfrutta le combinazioni della lingua, inserisci la query e una lettera dell’alfabeto, scopri cosa vogliono le persone da Google.

Come suggerisce anche Mountain View: “Le query di ricerca mostrate dalla funzione Completamento automatico rispecchiano l’attività di ricerca degli utenti e i contenuti delle pagine web”. Usa questi risultati con cura, e dai sempre uno sguardo ai tuoi concorrenti.

Per approfondire: come monitorare i competitor.

Quora

Hai dimenticato Quora, vero? Io, invece, trovo tanti spunti tra le sue pagine. Questa community, basata su un sistema di domande e risposte, ospita centinaia di domande. E migliaia di risposte. Quora si basa proprio sull’interazione tra chi ha dei dubbi e chi può offrire competenze precise: perché non sfrutti questi scambi per arricchire i tuoi articoli?

Certo, Quora ha un difetto: è in lingua inglese. Ma non è un limite. Puoi individuare le domande più interessanti e fare un’altra ricerca per vedere se in italiano esiste una corrispondenza. Non affrontare mai i dati parziali per elaborare certezze definitive: incrocia, confronta, fa’ in modo che le osservazioni guadagnate in una piattaforma vengano messe in relazione con altre fonti.

Hashtag

Seguire gli hashtag su Twitter: una grande soluzione per scoprire le discussioni legate a un argomento. Non è facile, vero? Ecco perché puoi sfruttare Hootsuite e Tweetdeck: questi strumenti ti permettono di monitorare le discussioni legate a una keyword. E se vuoi ampliare la ricerca ad altre piattaforme puoi usare Mention: questo tool è utile perché ti permette anche di archiviare gli aggiornamenti che ti interessano.

Per approfondire: come usare gli hashtag su Twitter.

Disqus

No, non è solo un plugin per migliorare i commenti del blog. Disqus è una community che raccoglie profili e contenuti: puoi individuare le persone che usano Disqus, i commenti lasciati online, le discussioni ingaggiate nel corso del tempo. E puoi anche raccogliere i commenti intorno ad argomenti precisi. Ad esempio, ti occupi di scienza? Puoi visitare l’omonimo canale e scoprire i commenti lasciati nei blog dedicati a questo topic.

disqus
La home page di Disqus.

Lo so, tanti contenuti da leggere. Per questo Disqus è una realtà da studiare con calma. Magari iniziando da piccole sezioni. D’altro canto Disqus offre un’efficace organizzazione in tassonomie. Un paio di consigli? Ritaglia un po’ di tempo ogni giorno per esplorare questo mondo e segui le persone che reputi interessanti per il tuo lavoro: usa Disqus come un vero e proprio social network.

Social Network

Tutti i social network hanno la possibilità di creare delle selezioni di utenti. Ci sono le Twitter List, le cerchie di Google Plus e le liste di Facebook: queste funzioni ti permettono di monitorare le persone utili alla tua attività. Ovvero contatti che affrontano temi interessanti, e che ti consentono di individuare temi e domande per i tuoi articoli.

Un’altra caratteristica utile dei social network: le community. Facebook e Google Plus, ad esempio, hanno dei gruppi dedicati ad argomenti precisi. Segui le discussioni che nascono in questi luoghi virtuali, cerca di individuare gli scambi decisivi per il tuo lavoro di scrittura. Ed elimina tutto ciò che non serve: spesso le community diventano solo luogo per ospitare spam, e questo non ti interessa.

Yahoo Answer

Una realtà simile a Quora. Su Yahoo Answer trovi qualsiasi tipo di domanda, quindi è un ottimo luogo per scoprire eventuali riflessioni legate al tuo argomento. Il meccanismo che alimenta Yahoo Answer è simile a quello che caratterizza altri siti di Q&A: fai una domanda, la community risponde. Chi lascia una risposta può ricevere dei voti, e il valore di un profilo viene definito nel corso del tempo.

Yahoo Answer
Cerca le tue domande su Yahoo Answer.

Un consiglio per filtrare i risultati di Yahoo Answer: usa i suggerimenti di ricerca (basta inserire una keyword nel campo in alto) e segui gli utenti migliori. Spesso su questa piattaforma devi filtrare decine di contenuti inutili, ma se incroci un utente virtuoso che risponde alle domande con serietà non perderlo di vista: studia le sue risposte, le interazioni, i post che lascia.

Fare formazione: video corso di blogging della Sam Academy.

Come individuare gli argomenti: la tua opinione?

L’obiettivo di queste operazioni è semplice: bypassare il rumore di fondo, far emergere ciò che serve e isolare le informazioni che ti permettono di affrontare argomenti utili per chi ti segue. Qui si nasconde il successo o l’insuccesso di un articolo, o almeno c’è un’ampia correlazione tra questi elementi. Prima ascoltare, poi scrivere: sei d’accordo? Lascia la tua opinione nei commenti.

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L'autore di questo post

Riccardo Esposito
Riccardo Esposito
Riccardo è un web writer Freelance, autore del blog My Social Web. Si occupa di scrittura online, blogging e copy. Ottimizza i testi per landing page e siti web. Autore del corso online "Imparare a fare Blogging" di Academy Studio Samo.

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