5 punti per ottimizzare la tua presenza nella serp

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Leggi molti articoli dedicati all’ottimizzazione SEO, al lavoro da svolgere sul tuo sito e sugli elementi esterni che potrebbero migliorare il tuo posizionamento. Cerchi di capire e di aggiornare le tue conoscenze, ti immergi nel mondo della search engine optimization e speri di ottenere il massimo dai tuoi sforzi.

Al tempo stesso dimentichi l’importanza della tua presenza umana nella serp, dimentiche la tua immagine a prescindere dal rank, dal posizionamento. In realtà la serp è il luogo virtuale che ospita il tuo biglietto da visita: come si presenta la tua attività nei motori di ricerca?

Nella pagina dei risultati di Google vuoi creare un legame con l’utente in cerca di informazioni, emozioni, soluzioni per risolvere un problema. Non è semplice rispondere a queste esigenze: a volte basta essere primi, ma nella maggior parte dei casi devi anche  presentarti nel migliore dei modi possibili.

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Ecco qualche consiglio da segnare in agenda:

1. Tag title

Questa stringa di contenuti è importante per il posizionamento, ma non solo. Il tag title è una porzione di testo che acquista maggior visibilità all’occhio dell’utente. Soprattutto perché Google evidenzia la query nel title. Guarda questo esempio relativo al nostro blog:

serp

Il valore del tag title, ovviamente, non riguarda solo il posizionamento e le informazioni che puoi dare a Google attraverso le keyword. Non serve solo a suggerire l’argomento centrale del testo, ma anche e soprattutto all’utente: il tag title deve essere capace di dare tutte le informazioni necessarie al lettore e, al tempo stesso, toccare la sua attenzione.

Non è facile, lo so. Per questi hanno inventato i webwriter 🙂 Ultimo dettaglio: non barare. Non pubblicare titoli roboanti per introdurre contenuti mediocri o comunque non attinenti: è il modo migliore per perdere lettori.

La lunghezza del tag title? Rimaniamo intorno alle 57-58 battute, anche se non è possibile dare dei riferimenti netti. Con gli ultimi aggiornamenti di Google, infatti, c’è più spazio tra caratteri e parole. Quindi regole fisse non ce ne sono e in molti casi Google decide arbitrariamente il title da mostrare. Per maggiori informazioni c’è questo articolo di Moz.

2. Description

Ancella del tag title, elemento di decoro per quanto concerne il posizionamento (la description non viene indicizzata) ma strumento prezioso per persuadere il lettore e convincerlo a cliccare sul tuo risultato. La description deve essere un piccolo capolavoro copy perché può realmente aumentare i click al tuo sito.

Nonostante questo, molti webmaster si ostinano a non inserire la description o – più frequentemente – a curare solo quelle delle pagine più importanti. Atteggiamento sbagliato, così come è sbagliato inserire la stessa tag description su pagine diverse. La regola è questa: ogni pagina dovrebbe avere una description differente, studiata per soddisfare le persone che cercano una determinata risorsa.

Lo stesso Matt Cutts suggerisce di creare una descrizione per ogni pagina, e Google mette a disposizione nei Webmaster Tool uno strumento per individuare description troppo brevi (dovrebbero essere tra le 150 e le 160 battute) o duplicate.

Qualche informazione in più? Ecco come ottimizzare la meta description delle tue pagine web.

3. URL

Nella serp viene mostrata (in verde) anche l’url della pagina. Il consiglio è semplice: cerca di usare una struttura lineare, che descriva con poche parole il contenuto della pagina. Gli eccessi, ovviamente, sono da evitare: non devi riempire l’url di keyword ma usare questo micro contenuto per introdurre il tema della pagina.

url

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A volte la categoria prende il posto dell’URL: avviene quando sul sito è stato implementato il breadcrumb, ovvero quel tipo di navigazione che utilizza un percorso gerarchico e permette all’utente di sapere sempre in che punto del sito web si trova. E quando in una pagina inserisci informazioni sui breadcrumb attraverso il linguaggio di markup, Google è in grado di presentale nella serp (immagine sopra).

4. Authorship

Ovvero il nome (e non più l’immagine) dell’autore al fianco della serp. Segnare i tuoi contenuti con l’autorship vuol dire presentarti prima ancora di far entrare il lettore nella pagina. È un ottimo modo per dare autorevolezza alla pagina, per mostrare al lettore che: “Ehi, qui c’è quel blogger che segui e che produce ogni giorno ottimi contenuti”.

authorship

Per attivare l’authorship bisogna seguire una procedura ben spiegata da Google (bisogna linkare il proprio profilo autore del blog nella pagina personale di Google Plus e restituire il link con rel=”author” al profilo G+ dalla pagina autore). Per verificare il buon funzionamento di questo processo puoi utilizzare il tool messo a disposizione da Google.

Vantaggi per il blog? Dare un volto (noto o meno noto) ai propri contenuti è importante, soprattutto in un web dove è sempre più importante il rapporto tra lettore e autore. Quando il blog è multiautore puoi inserire i vari authorship e presentare ogni articolo con una firma differente.

5. Sitelink

I sitelink sono dei collegamenti interni che Google inserisce nella serp. Sono principalmnete pagine molto visualizzate che il motore di ricerca mostra con l’intento di anticipare le richieste dell’utente. Puoi suggerire quale inserire? No, è un processo automatico. Ma puoi chiedere a Google di eliminare link poco attinenti con un form nel Webmaster Tool.

sitelink

I sitelink (nell’immagine al punto 2) possono prendere forme differenti. A volte sono degli elenchi di link con descrizione che prendono mezza serp e a volte dei gruppi compatti e poco ingombranti. Qui decide Mountain View. Per avere maggiori informazioni visita la pagina ufficiale del manuale Google.

Ancora qualche dettaglio?

Ora tocca a te: quali sono i metodi che usi per migliorare la tua immagine nella serp? Ti presenti anche tu sfruttando queste tecniche? Scommetto che la tua esperienza personale può dare molto a questo articolo: lasciala nei commenti!

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L'autore di questo post

Una risposta

  1. Ciao Riccardo, complimenti per il sito. Volevo chiederti una cosa, tu sai quanto tempo ci vuole prima che google modifichi i risultati della serp? Mi spiego, ho modificato la meta description di un sito da un paio di giorni, purtroppo però nei risultati di ricerca continuo a vedere quella vecchia.
    Ti ringrazio anticipatamaneta,
    Marco

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