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Pinterest introduce “Skin Tone” per migliorare la ricerca personalizzata

pinterest tanalità pelle
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In queste ore Pinterest ha aggiunto la “Skin Tone” Search Qualifier per migliorare la ricerca da parte degli utenti, al fine di trovare l’esatta corrispondenza Pin in uno dei settori topic del social.

Studio Samo PRO

Come spiegato da Pinterest il tutto è partito da un’analisi delle ricerche skin-related fatta nel 2018 dove quasi il 60% dei primi 100 termini di ricerca ha riguardato la pelle, o meglio la pelle scura, la pelle chiara e la pelle olivastra. Ricerche che, come ben si può immaginare, sono state fatte principalmente dal genere femminile.

Da qui l’aggiunta dello Skin Tone non solo per agevolare la ricerca, ma per renderla più personalizzata possibile.

Pinterest punta molto sulle ricerche relative alla bellezza, e quindi facilitare al meglio tale scoperta era diventato fondamentale. Ecco perché ha introdotto l’espansione del suo qualificatore di ricerca “skin tone” per affinare sempre di più i risultati di ricerca più rilevanti.

Che cosa è lo skin tone di Pinterest

Come potete vedere nello screenshot qui sotto le ricerche fatte sulla piattaforma per termini come “beauty tips”, “eyeshadow” e “glossy makeup” da oggi avranno un’ulteriore opzione chiamata “skin tone” per restringere ancora più nel dettaglio la ricerca. Una volta selezionati, gli utenti saranno in grado di scegliere la propria tonalità della pelle, ottenendo risultati ancora più mirati.

Ogni tavolozza (foto di destra) rappresenta una gamma di tonalità della pelle e più si faranno ricerche, più essa sarà personalizzata, aggiungendo ulteriori ricerche, come ad esempio, la migliore alimentazione e tutta una serie di raccomandazioni che, ricerca dopo ricerca, diventeranno sempre più specifiche per il singolo utente.

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Pinterest ha iniziato a testare l’opzione sulla sua versione web l’anno scorso, ma ora la sta espandendo anche all’applicazione mobile, facendo così salire il qualificatore a “milioni di ricerche”. Il progetto fa anche parte della più ampia iniziativa Inclusion & Diversity di Pinterest, che mira a fornire più opzioni diverse a seconda del singolo utente.

Pinterest ci dice che “i pinner non dovrebbero fare un lavoro extra come aggiungere parole chiave per trovare idee personalmente rilevanti”. Ecco perché i vari team si sono riuniti, hanno ascoltato i feedback e hanno lavorato per migliorare le tecnologie di apprendimento automatico.

Il risultato, come possiamo leggere nel comunicato stampa ufficiale è stato quello “di ottenere risultati più diversificati, che continuano ad evolversi. Aumentare l’impegno con i Beauty Pin è solo l’inizio per rendere tutti i risultati più rappresentativi di una vasta gamma di look e stili”.

Certamente possiamo dire che è un progetto interessante, non solo dal punto di vista dell’inclusione, ma anche dal punto di vista della personalizzazione della ricerca, senza contare, come abbiamo scritto qualche settimana fa, che, come poi molti altri social, Pinterest sta diventando sempre più ecommerce.

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Anche perché non dimentichiamoci che Pinterest vede ad oggi più di 250 milioni di utenti attivi al mese, con la piattaforma che si occupa di un numero sempre maggiore di “comportamenti di scoperta”.

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Ecco perché se non si è più controllato Pinterest da tempo, vale la pena dare un’occhiata a ciò che di nuovo viene offerto sulla piattaforma, in particolare nella nicchia di mercato nella quale si opera, per capire se possa essere adatto alle proprie iniziative di marketing digitale.

In un mondo sempre più connesso, sempre più veloce, sempre alla ricerca di spunti e suggerimenti Pinterest copre un ruolo fondamentale in tutte le strategie di marketing, soprattutto in quelle dove la parte visual del business fa da padrona. Considerando i modi che la piattaforma fornisce, grazie alle opzioni di ricerca differenziate, può essere ancora più rilevante l’utilizzo di questo social.

Mentre cerchiamo di collegare meglio il mondo, l’inclusione è una e sarà sempre di più una parola chiave. In questo senso, il progetto di Pinterest è un prezioso leader che mira a fornire più opzioni per una più ampia gamma di utenti sempre più diversi.

[via socialmediatoday.com]

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L'autore di questo post

Antonio Papini
Antonio Papini
Iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005 e consulente marketing per la PMI. Le due carriere apparentemente distanti si sono unite con la nascita dello Studio AppTur dove svolge l'attività di growth hacker specializzato in SEO, comunicazione aziendale, digital marketing e visibilità on-line.

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