Monitorare le ricerche sul sito in Google Analytics

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Il monitoraggio della ricerca sul sito è, in Google Analytics, una funzionalità semplice da attivare tra quelle più “avanzate”, preziosa nei dati che permette di raccogliere e, tuttavia, ancora poco utilizzata.

Non aiuta certo il fatto che il tracciamento della ricerca vada configurato a livello di Vista, tra le impostazioni di una piattaforma che un po’ di timore certo lo incute, soprattutto quando si sta raccogliendo dati comunque con precisione e si ha paura di rompere la macchina.

Oggi vorrei raccontarti come puoi, con davvero qualche clic e un paio di deduzioni, iniziare a tracciare le ricerche che gli utenti effettuano sul tuo sito; sia che tu abbia di fronte un piccolo blog, un portale o un grande e-commerce.

Come iniziare

Dicevamo, l’intero tema è gestito a livello di Vista. Al fondo delle opzioni che già conosci troverai un piccolo box da attivare su “Monitoraggio ricerca sito”. Una volta portato su “On” potrai indicare poco sotto il “parametro di ricerca”. Su questo aspetto, in realtà semplice, molti si smarriscono.

Il parametro di ricerca chiesto da Analytics è semplicemente la lettera (o la parola) che viene usata dal tuo CMS per gestire le ricerche. Spesso si tratta della lettera “s” o “q”. WordPress, da sempre, impiega nella gestione delle ricerche il parametro “s” (per esempio: https://francescogavello.it/?s=advertising).

Il modo più rapido per capire quale parametro sia impiegato dal tuo sito è, beh, effettuare una ricerca e guardare l’URL nella barra dell’indirizzo. Il termine necessario sarà posto prima della parola che hai cercato, separato dal simbolo “=“.

Come sopra, se l’URL termina con “?s=advertising” allora il termine è “s”. È possibile inserire fino a cinque parametri di ricerca (nel caso fossero gestiti dal tuo sito) separati da una virgola.

Applicando poi un flag su “elimina i parametri di ricerca” possiamo chiudere il cerchio, rimuovendo i parametri di ricerca dagli URL per ritrovarli nel loro set di report.

Nel caso poi il tuo modulo di ricerca permetta di raffinare la ricerca su un’ulteriore categoria, è possibile attivare le “Categorie di ricerca sul sito”, indicando anche per queste un ulteriore parametro. In molti casi non è necessario andare così nel dettaglio, ma è bene conoscere questa opportunità per non farsi trovare impreparati.

I report della ricerca sul sito

Una volta “potenziata” la nostra Vista – è necessario ripetere l’operazione su altre Viste, nel caso serva ottenere questi dati – ritroveremo i dati della ricerca all’interno del report Comportamento > Ricerca sul sito.

Questo report è particolarmente interessante perché ci offre da subito:

  • lo spaccato sull’utilizzo della ricerca, che divide il traffico con ricerca da quello senza ricerca. Questo primo livello è prezioso per una segmentazione per sorgente/mezzo o per dispositivo;
  • l’elenco dei termini di ricerca effettivamente impiegati sul nostro sito. Se cliccato, ogni termine di questo report mostra la pagina in cui l’utente è stato portato successivamente alla sua ricerca;
  • le pagine da cui la ricerca ha avuto inizio (utile soprattutto quando il modulo di ricerca è sempre presente nel menù o in sidebar). Fondamentale in tutti quei casi in cui vogliamo comprendere quali pagine possano rappresentare uno spunto per l’approfondimento di alcuni specifici temi.

Dati sulla ricerca nei segmenti personalizzati

Una volta che i dati sulla ricerca sono “in pancia” a Google Analytics, potresti pensare che questi siano immediatamente disponibili per l’uso all’interno di segmenti personalizzati. In effetti, è proprio così.

Nella costruzione di un segmento personalizzato, potrai impiegare tra le sue condizioni alcune dimensioni come il termine di ricerca, la pagina della ricerca, lo stato della ricerca (traffico con o senza ricerca) e, se attiva, la categoria di ricerca. Allo stesso modo potrai impiegare metriche come la profondità (in numero di pagine) della ricerca, il tempo speso dopo la ricerca e molto altro ancora.

Soprattutto su progetti che dispongono anche solo di un discreto traffico di utenti in target, i dati sulla ricerca sono fondamentali per comprendere davvero l’esperienza che offriamo ai nostri visitatori.

Soprattutto, per rispondere a domande come: Dopo una ricerca, cosa hanno trovato? Era ciò che immaginavamo? Come possiamo, a questo punto, perfezionare la nostra strategia?

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