Marketing strategico e operativo: definizioni e differenze

Da un punto di vista teorico esiste una differenza netta tra il marketing strategico e quello che conosciamo come operativo. Di cosa si tratta esattamente? Ecco tutto quello che devi sapere per iniziare la tua avventura.
Marketing strategico e operativo

Diamo subito una spiegazione delle differenze: il marketing strategico opera sulla definizione teorica delle attività sul lungo periodo mentre quello operativo si concentra nella tattica immediata, nel breve termine.

Quindi possiamo dire che marketing strategico e operativo sono due lati della stessa medaglia, non si escludono ma si completano sempre.

Vuoi un esempio concreto? Pensa al concetto ormai noto di inbound marketing. Un lavoro, quest’ultimo, capace di comprendere le esigenze dei potenziali clienti. Senza interrompere la fruizione dei contenuti.

L’inbound marketing, quindi, è una strategia ben integrata con il digital che deve fondersi con altri approcci. Anche con l’outbound marketing e, soprattutto, con le difficoltà del lavoro sul campo. Tutto questo fa parte della riflessione legata al marketing strategico. Ma non basta.

Bisogna rendere la strategia concreta. Ogni attività deve essere pianificata, organizzata attraverso regole precise e gestita da metriche che un consulente di web marketing deve conoscere. Questo avviene grazie ai due rami della promozione: marketing strategico e operativo.

Definizione di marketing strategico

Il primo passo da affrontare è questo: la definizione del marketing strategico. In questo caso parliamo delle riflessioni e operazioni per definire una pianificazione reale delle azioni da muovere valutando:

Così puoi sfruttare al massimo gli strumenti messi a disposizione dal marketing operativo. Sembra generica come definizione, vero? Voglio usare parole più semplici e immediate: il marketing strategico è la pianificazione di ciò che andrai a svolgere con le varie attività.

Tra i benefici ideali del marketing strategico c’è l’analisi del mercato di riferimento, e tutto ciò che lo riguarda. Quindi anche il brand, la sua collocazione all’interno di un palco più ampio e le esigenze del pubblico.

Tutto questo riguarda la singola attività operativa, ogni azione di marketing ha una pianificazione che permette di raggiunge valore per il business. Questo avviene attraverso la definizione della redazione del piano operativo e la registrazione dei risultati (attraverso i KPI).

Da leggere: aumentare traffico e vendite di un e-commerce

Condizioni base per il marketing strategico

La strategia – come suggerisce Wikipedia – permette di definire uno sviluppo capace di intercettare le opportunità del mercato, i bisogni insoddisfatti dei potenziali clienti. Tutto questo prendendo in considerazione due aspetti che non possono venire meno: risorse e competenze dell’impresa. I podi più abiti sono solitamente tre:

  • Raggiungere obiettivi di crescita.
  • Ottenere il raggiungimento del vantaggio.
  • Monetizzare, convertire di più.

Scoprire le esigenze del target, studiare il contesto nel quale si dovrà operare, prendere coscienza delle possibilità interne (compreso tutto ciò che puoi mettere in campo) e decidere una strada da seguire per ottenere il risultato: questo è il marketing strategico.

Cos’è, invece, il marketing operativo?

Il marketing operativo potrebbe essere visto come l’altro lato della medaglia. In realtà è la traduzione delle indicazioni lasciate dalla strategia.

Differenze tra marketing strategico e operativo
Definizioni di marketing strategico e operativo.

Se il primo step si occupa dello studio, della concreta individuazione delle linee da seguire per ottenere dei risultati da tradurre in fatturato, il secondo punta al lavoro sul campo. Lo suggerisce il nome stesso: marketing operativo, rendere realtà ciò che hai messo su carta.

La strategia fissa gli obiettivi, poi c’è bisogno di un’attività che applichi ciò che serve per ottenere il risultato. Sembra tutto facile, vero?

Il punto è questo: non si tratta di mettere solo in pratica ciò che i teorici hanno suggerito. Devi esaltare le abilità per far fruttare gli strumenti, e contestualizzare i KPI indicati per misurare l’efficacia di un’azione. Con tutte le difficoltà del caso. Perché la realtà è complessa e rischiosa.

Tutti hanno un buon piano fino a quando non prendono un pugno in faccia. 

La citazione di Mike Tyson mi sembra adeguata per descrivere questo passaggio: il marketing operativo è orientato all’azione ed sottolinea le opportunità sul campo, sfruttando ciò che accade nel breve periodo.

Caratteristica del marketing operativo?

La reattività, ovvero la capacità di sfruttare le situazioni a proprio vantaggio. E limitare i danni nel caso in cui la situazione precipiti.

Pensa alla gestione della crisi sui social network: la strategia suggerisce la presenza di un canale e di un determinato atteggiamento, ma è il marketing operativo a risolvere il problema.

Marketing strategico e operativo: differenze

Qual è la differenza tra marketing strategico e operativo? In realtà le definizioni sono abbastanza chiare e ti consentono di avere un quadro limpido della situazione: la discrepanza si trova nel ruolo che hanno queste fasi all’interno del processo che permette di affrontare le sfide.

Un processo che ti porta verso lidi felici: guadagnare di più, trovare nuovi clienti, ottenere e mantenere un vantaggio competitivo nei confronti dei competitor. Si tratta di una battaglia senza armate ma con strumenti che abbracciano logiche legate ai concetti di inbound e outbound.

Differenze tra marketing strategico e operativo (fonte immagine).

La differenza tra marketing strategico e operativo è chiara: la prima fase studia il terreno, la seconda muove le pedine sul campo.

Il marketing strategico punta sul lungo periodo e si occupa di tracciare le linee guida, quello operativo si concentra sui tempi brevi e lavora sull’attuazione. Ma le differenze sono sicuramente meno interessanti di un altro punto che devi prendere in considerazione: il risultato finale.

Le differenze tra marketing strategico e operativo sono importanti, così come le definizioni che sanciscono distanze che hanno un valore.

Ma solo da un punto di vista operativo. Il principio ultimo è lo stesso, sempre uguale: il fatturato. Avere una visione chiara del marketing strategico, e confrontarlo con quello operativo, è un obbligo.

Da leggere: 5 strategie di marketing online per vendere di più

La tua opinione sull’argomento

Grazie alla sintesi tra marketing strategico e operativo le singole azioni acquistano un senso, si inseriscono in una visione completa.

Sei d’accordo? Hai gestito queste operazioni in un piano di ampio respiro? Secondo te quali sono le differenze tra questi approcci? Questo articolo ha bisogno di un confronto, aspetto il tuo commento.

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