Come scegliere un dominio efficace per il tuo blog

Come scegliere un dominio efficace per il tuo blog
Indice dei contenuti

Ecco, questo è un bel problema: come scegliere il dominio per il tuo blog? Come iniziare nel miglior modo possibile la tua avventura nel mondo del blogging? Perché questo stai facendo: definisci il futuro del tuo mondo online, del tuo biglietto da visita. Più in generale, scegli qualcosa che sarà difficile da modificare in futuro.

Quindi devi riflettere bene prima di scegliere un dominio. Devi valutare alcune caratteristiche tecniche, senza dimenticare le conseguenze legate al branding, alla riconoscibilità del tuo progetto, alla sua diffusione online e offline. Il concetto da ricordare: scegliere un dominio efficace vuol dire comunicare, fare in modo che l’indirizzo diventi sintesi dei tuoi valori, del tuo lavoro, del tuo obiettivo.

Ok, ci sono già un po’ di domande che minano la tua sicurezza. Hai qualche indecisione e vuoi comprare un dominio vincente per il tuo blog? Sono d’accordo con te, è un passaggio decisivo: ecco 4 punti da osservare prima di confermare il nome del tuo progetto online.

Studio Samo Pro Minidegree

No al terzo livello

Passaggio scontato ma sempre necessario: il tuo blog nascerà su un dominio di secondo livello, una struttura che comprende il TLD (.it, .com, .net) e il testo scelto. Poi stop, niente terzo livello legato a servizi di hosting gratuito. Devi acquistare uno spazio su un server, scegliere un piano di web hosting e comprare un dominio.

Per me il dominio è un bene, un elemento prezioso della tua vita professionale. Hai un progetto? Hai un’idea? Il primo passo è questo: acquistare il dominio. Subito. Perché sarà il simbolo, l’indirizzo, il nome che le persone useranno per trovarti sul web. Fa parte della tua brand identity, quindi lo devi registrare senza passaggi alternativi o surrogati.

Poi la classica domanda: meglio il blog in un sottodominio o in una sottocartella? Devo preferire “blog.miodominio.it” o “www.miodominio.it/blog”? Difficile dare una risposta netta, ci sono diverse diatribe in ambito SEO, ma quando posso decidere in autonomia scelgo sempre la sottocartella. Per approfondire ti consiglio di dare uno sguardo a questo video di Moz.

Per approfondire: come scrivere dei post sui social fenomenali

Attenzione al TLD

Quando scegli un dominio devi ragionare sul TLD, il top level domain. L’estensione che dà una prima informazione sull’origine e lo scopo del sito. Ci sono due tipi di TLD: nazionali e generici. I primi ti aiutano a definire la dipendenza geografica del progetto, mentre i domini generici definiscono gli obiettivi. O almeno dovrebbero. In realtà non c’è un legame definitivo tra attività e TLD, a parte casi specifici come il .edu e il .gov.

Quando acquisti il dominio per il tuo blog rifletti sull’estensione. Le soluzioni più autorevoli sono due e ruotano intorno a .com (attività commerciali) e .it per noi italiani. Di TLD ce ne sono un’infinità e non devi comprarli tutti, ma puoi lavorare sulla brand protection e acquistare lo stesso dominio con le principali estensioni. Questo per evitare che vadano in mano ai competitor.

Comunica con il dominio

Il dominio è un microcontenuto. Le persone lo leggono nella serp, lo intravedono nelle preview sui social, e capiscono qualcosa in più. Comprendono qual è l’obiettivo del tuo lavoro. Anche se si tratta di una semplice conferma del nome blog: il nome dominio dovrebbe essere in grado di raccontare al lettore qualcosa del progetto. Ti faccio qualche esempio:

  • www.socialmediaexaminer.com
  • www.copyblogger.com
  • www.problogger.com
  • www.mysocialweb.it

In tutti i casi c’è una parola chiave che identifica l’argomento centrale del blog. Anzi, il dominio descrive l’attività svolta con la pubblicazione quotidiana: esaminiamo e commentiamo il mondo social media, affrontiamo il lavoro dei copy attraverso il blog, ti aiutiamo a migliorare la tua attività di blogging, ti racconto la mia visione del social web.

Questo significa scegliere un dominio efficace: raccontare in poche battute il lavoro svolto sul blog, o almeno la tua intenzione. Lo so, non è facile. Per questo hai bisogno di tempo e di un buon lavoro di brainstorming. Ci sono dei tool utili per definire le idee:

  • Bustaname.com – Perfetto per creare domini combinando due o più parole.
  • Namemesh.com – Stesso lavoro del precedente ma diviso in categorie.
  • Dotomator.com – Scegli due argomenti, controlla se ci sono alternative che ti convincono e clicca.
  • Panabee.com – Descrivi la tua idea e guarda cosa suggerisce il panda.

Meglio un nome di fantasia, quello dell’azienda o il nome e cognome? Tutto dipende dall’obiettivo del blog. Il nome e cognome (esempio www.francescogavello.it) lo suggerisco per i progetti personali e per i blog dei freelance, per le attività che mettono in primo piano il lavoro individuale. In ogni caso dovresti registrarlo.

Come scegliere un dominio

Il blog è legato a un brand o a un’azienda? Bene, il dominio segue il nome del progetto. Per scegliere un dominio di successo devi seguire sempre questa linea: comunicare con il pubblico, far capire qual è l’obiettivo del tuo blog. Comunicare autorevolezza prima di cliccare il link.

Studio Samo Pro Minidegree

Come scegliere un dominio

Ci sono delle regole pratiche per individuare il dominio del tuo blog. Non è semplice cambiare in corso d’opera, quindi devi evitare errori. Devi scegliere con cura le parole che descriveranno ovunque (sui social, nelle serp, nel testo delle newsletter o in quello di una conversazione su Skype) il tuo blog. Ecco qualche consiglio, il dominio deve essere:

  • Facile da pronunciare.
  • Lontano da qualsiasi gioco di parole.
  • Al sicuro dai doppi sensi (considerando l’estensione).
  • Semplice da scrivere con tastiera e a mano.
  • Breve e incisivo.
  • Evita parole o articoli inutili.
  • Non ragionare in termini di keyword, descrivi il tuo lavoro.

Rileggi più volte la tua idea. Passala a un amico o ai colleghi, fa’ in modo che sia al centro dell’attenzione per qualche giorno. Poi prendi una decisione, senza aspettare. Inutile perdere tempo in attesa della soluzione definitiva: ci sarà sempre un’idea migliore se non dai valore e significato a quella che hai scelto.

Riguardo alle keyword nel dominio voglio lasciare la mia opinione: pensa in grande, non solo alle parole chiave. Se riesci a descrivere la tua attività, la keyword sarà presente in modo naturale. Senza forzature. Così come avviene per la scrittura di un post o di un titolo.

Il dominio deve descrivere la tua identità, deve essere sinonimo di serietà e affidabilità. Prendi come esempio www.hubspot.com, ha bisogno del prefisso inboundmarketing- per posizionarsi come una realtà nel settore? No, è un brand. Così come può esserlo www.studiosamo.it. Le persone riconoscono queste aziende attraverso il dominio e non le keyword, per il resto ci sono tag title e meta description.

La tua scelta migliore

Per trovare un dominio efficace devi investire un po’ del tuo tempo e ragionare in termini di comunicazione. La chiarezza vince. Poi ci sono mille controlli che puoi fare per migliorare il risultato, ma il punto di partenza è questo: comunica la tua identità, il tuo scopo. Perché sei online? Rispondi a questa domanda con una manciata di parole e hai un dominio efficace. Sei d’accordo? Hai altre questioni irrisolte? Lasciale nei commenti.

Studio Samo Pro Minidegree
Vuoi dare una svolta alla tua carriera o innovare la tua azienda?

Scopri il nostro corso in Web & Digital Marketing

54 ore in aula a Bologna o in live streaming

Piaciuto? Condividilo!

L'autore di questo post

2 risposte

    1. In realtà non è sempre così. Il dominio è il brand, devi pensare ad ampio spettro. Ti faccio un esempio eclatante: tu ti ricordi della Nike o di Scarpe da ginnastica scontate? Certo, c’è la keyword. Ma pensa in grande, guarda oltre.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iscriviti gratis a…

MakeMeThink

La newsletter di Studio Samo

Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.

Potrebbe interessarti anche...

regolamentazione intelligenza artificiale
Caterina Quaiotti

AI Act e regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale

L’impatto dell’utilizzo dell’IA è tangibile in diverse aree, promuovendo l’efficienza operativa, la competitività e l’innovazione e possiamo per questo parlare di benefici evidenti e concreti. 

La sua rapida diffusione solleva anche questioni etiche e giuridiche cruciali.

La necessità di una regolamentazione legale dell’Intelligenza Artificiale è emersa come una priorità fondamentale per garantire un utilizzo responsabile e sicuro di questa tecnologia avanzata. Facciamo un po’ di chiarezza in materia.

informazioni aste google ads
Beatrice Romano

Informazioni sulle aste e analisi competitors su Google Ads

Quando si lavora in Google Ads è importante monitorare ciò che fanno i competitor non solo per i prodotti o servizi che offrono agli utenti, ma anche per capire come si propongono, che linguaggio usano e a cosa danno più importanza. In questo articolo ti parlerò dell’analisi dei competitor a partire dalle parole chiave presenti all’interno delle campagne in rete di ricerca.

redirect 301
Mattia Cantoni

Redirect 301 per la SEO: una guida completa

I redirect 301 sono tanto semplici da impostare quanto pericolosi per l’ottimizzazione SEO se utilizzati in modo scorretto. In questa guida passo-passo
scoprirai come padroneggiare l’utilizzo di un redirect 301 e come prevenire alcuni dei più comuni errori.

tool instagram marketing
Giuliana Curato

Strumenti per Instagram Marketing

In questo articolo, vedremo insieme una varietà di strumenti per Instagram e perché usarli. Inoltre scopriremo come possono cambiare sia il modo in cui interagisci con il tuo pubblico che la gestione di stories, reels e post per aiutarti a non perdere il lume della ragione (e la pazienza). 

demand gen google ads
Manuel Lodi

Campagne Demand Gen di Google Ads: cosa sono e come funzionano

La prima volta che abbiamo sentito nominare le campagne Demand Gen è stato durante il Google Marketing Live di Maggio 2023, dove venivano presentate sotto il cappello delle campagne di nuova generazione, completamente autonome e in grado di evolvere e performare al meglio grazie al Machine Learning e all’Intelligenza Artificiale della piattaforma di Adv di Google. In questo post vediamo come affrontare questa importante novità.

Iscriviti gratis a

MakeMeThink

La newsletter di Studio Samo

Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.