Facebook Ads: usare la Frequenza come Target

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retargeting meme La frequenza (il rapporto tra reach – numero di persone che visualizzano un’inserzione – e visualizzazioni) è un indicatore importante sulla performance delle inserzioni Facebook.

In pratica è buona norma modificare una campagna (o gruppo d’annunci, o inserzione) quando la frequenza si alza.

Ma come tutte le buone norme, non è assoluta.

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Io utilizzo la frequenza (e il posizionamento delle inserzioni su Facebook) come strumento di targeting.

Mi spiego meglio: se una campagna ha un target di inizio funnel (persone che non conoscono la nostra azienda) la frequenza deve essere sicuramente bassa.

Su Google AdWords, che permette si mettere un cap alle frequenze, utilizzo un sistema di frequenza a scalare.

Per inserzioni di inizio funnel (target per interessi, posizionamento, o keyword) metto una frequenza molto bassa.

Per target di fine funnel (retargeting specifico, meglio se molto rifinito, ad esempio “persone che hanno visitato N volte in N giorni una pagina”) alzo la frequenza.

In particolare, quando si arriva alla fine di un’offerta (e se avete un buon margine sul prodotto) io preferisco aumentare parecchio la frequenza su target che hanno mostrato molto interesse.

Ma come fare a gestire la frequenza su Facebook, che non ha dei cap specifici (almeno nella maggior parte degli obiettivi)?

Ci sono varie strade.

Per aumentare la frequenza bisogna dividere per posizionamenti.

Newsfeed desktop e mobile hanno dei limiti molto stretti: 2 volte al giorno per chi non è fan della pagina, 4 per i fan, per cui dovete utilizzare posizionamenti specifici per la colonna di destra e l’audience network.

La colonna di destra in particolare è molto tattica per il remarketing di vendita diretta di fine funnel.

In più potete creare target molto precisi per mostrare più volte l’inserzione a chi è più interessato alla vostra offerta.

Non ci sono limiti di frequenza per cui potete apparire spesso senza “infastidire troppo l’utente”. La presenza è particolarmente “subliminale” infatti.

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Perché non c’è niente da fare: se volete vendere, l’utente deve VEDERE la vostra inserzione PARECCHIE VOLTE.

Molto diverso, come detto, il discorso di inizio funnel. Se mostrate un contenuto la prima volta a un target non ha senso continuare a mostraglielo se non dà segni di interesse.

Se non siate alla fine di un deal (offerta) probabilmente non vi conviene avere una frequenza troppo alta. Lo stesso vale su target non così interessati alla vostra offerta (per esempio retargeting di visitatori del vostro sito negli ultimi 30 giorni.)

Frequenza Come fare quindi a limitare la frequenza su Facebook?

Prima di tutto, la cosa migliore sarebbe cambiare o ruotare l’inserzione.

Poi potete utilizzare diversi tipi di obiettivi e ottimizzazione. Potete utilizzare l’ottimizzazione per impression se volete (per mostrare l’inserzione in maniera più uniforme, non a chi è più portato a compiere una determinata azione.)

Oppure potete utilizzare la Daily Unique Reach (mostrare l’inserzione in maniera uniforme ma con il limite di una volta al giorno.)

Oppure potete utilizzare l’obiettivo Reach. E scegliere la frequenza su più giorni (ad esempio una volta ogni 3 giorni.)

Oppure potete utilizzare le regole della campagna Facebook. Si può scegliere se stoppare una campagna quando si raggiunge una certa frequenza (anche se per il momento non funziona perfettamente).

 

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