Cosa sono i dati strutturati e perché usarli nella SEO

I dati strutturati sono un formato standard che viene utilizzato per fornire, ai motori di ricerca, informazioni in merito al contenuto di una pagina al fine di classificarlo. Se vuoi approfondire l’argomento e capire come implementarli in modo semplice ma funzionale, leggi questo post fino alla fine.
dati strutturati seo
Indice dei contenuti

I dati strutturati sono un formato standard che viene utilizzato per fornire, ai motori di ricerca, informazioni in merito al contenuto di una pagina al fine di classificarlo

Utilizzarli all’interno delle pagine del proprio sito web è caldamente consigliato per due principali ragioni:

  1. semplificare la comprensione del contenuto da parte di Google e, contestualmente, semplificare il processo di indicizzazione
  2. Migliorare l’aspetto in SERP dei nostri risultati e farli quindi distinguere da quelli dei competitor

Sono ancora numerosissimi i siti web privi di markup al loro interno, un vero peccato in quanto, in pochi e semplici passaggi, è possibile arricchire le proprie pagine web e godere dei benefici dei dati strutturati.

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Se vuoi approfondire l’argomento e capire come implementarli in modo semplice ma funzionale, leggi questo post fino alla fine.

Buona lettura!

Cosa sono i dati strutturati?

Come già detto nel paragrafo precedente, i dati strutturati sono meta-informazioni che vengono inserite all’interno di una pagina web lato codice, al fine di fornire informazioni chiave ai motori di ricerca in merito al contenuto della pagina semplificando quindi la comprensione.

Per l’implementazione dei dati strutturati, è utilizzato un formato standardizzato, comune ai principali motori di ricerca, che è possibile consultare su Schema.org, un immenso vocabolario di entità ed attributi ad esse correlati che rendono più agile la lettura e la comprensione delle pagine web.

Grazie a questo vocabolario è possibile mettere in relazione Entità e Attributi tra loro, permettendo al motore di ricerca di acquisire una maggiore consapevolezza in merito al contesto nel quale ci stiamo muovendo e del tema che stiamo trattando.

Perché è nato Schema.org?

Schema.org, la piattaforma che contiene l’intero vocabolario di dati strutturati ammessi dai principali motori di ricerca. Nasce su iniziativa di Google, Yahoo! e Bing nel giugno del 2011, iniziativa alla quale si unì Yandex pochi mesi più tardi.

Lo scopo della costruzione di Schema.org è la standardizzazione dei tag HTML utilizzati per il markup dei dati strutturati, rendendone così possibile la lettura e l’interpretazione da parte di ogni motore di ricerca, con la possibilità di restituire agli utenti risultati più pertinenti e di più semplice comprensione.

Rendere codificabili i documenti web in modo univoco e semplificato, secondo schemi di entità ed attributi marcati da specifici tag HTML, ha reso il web di giorno in giorno più accessibile e partecipativo, in quanto la conoscenza dei vari topic, ottenuta dai motori di ricerca tramite un linguaggio comune e condiviso, ha restituito SERP sempre più ricche di informazioni e capaci di “dialogare” con l’utente.

A cosa servono i dati strutturati

Dal momento che, per un motore di ricerca, interpretare il contenuto di una pagina non è sempre semplice, i dati strutturati andrebbero inseriti all’interno dei siti web al fine di semplificare l’indicizzazione delle singole pagine e rendere più agevole, per il motore di ricerca, la comprensione dei singoli contenuti, oltre che della struttura stessa del sito.

I dati strutturati, che siano in formato JSON-LD, Microdata o RDFa, hanno quindi il compito di “schematizzare” il contenuto di una pagina web, descrivendolo e semplificandolo agli occhi del motore di ricerca.

Grazie all’implementazione del giusto markup, è possibile quindi dare una lettura più snella della pagina a Google, guidandolo nell’analisi del contenuto e facilitare il suo lavoro di indicizzazione. Sulla base dei dati strutturati utilizzati, sarà poi anche più semplice apparire in SERP con snippet più completi e “invitanti” per l’utente finale.

Il lavoro di implementazione dei markup rende infatti possibile, in determinate SERP (e solo nei contesti ammessi da Google), apparire in SERP con snippet “arricchiti” e personalizzati, denominati rich snippet e rich result, con contenuti multimediali, recensioni e tanto altro.

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Il beneficio che i dati strutturati portano non è quindi direttamente connesso ai click o al ranking, ma è “indiretto”, in quanto mirato a semplificare l’indicizzazione del contenuto e a rendere più interessante, agli occhi dell’utente, il nostro risultato in SERP.

Quali sono i formati di dati strutturati

Esistono 3 linguaggi che è possibile utilizzare per la stesura dei dati strutturati.

J-SON

Abbreviazione di JSON Linked data, è una tipologia di linguaggio nel quale i dati sono inseriti come oggetti JSON all’interno del codice HTML e possono essere facilmente letti e compresi dai motori di ricerca.

È di gran lunga il più semplice da leggere ed implementare.

Microdata

La tipologia di “lessico” meno utilizzata per l’implementazione dei dati strutturati, consiste nell’aggiunta di tag HTML specifici rispetto al contenuto della pagina.

RDFa

É un formato simile a Microdata, ma utilizza un linguaggio di markup semantico basato sulle ontologie RDF (Resource Description Framework) per strutturare i dati. Consente di definire relazioni dirette tra quanto visualizzato dall’utente e il dato strutturato “inviato” al motore di ricerca.

Come verificare la correttezza dei dati strutturati

Per verificare la correttezza dei dati inseriti o già presenti all’interno di una pagina web, è possibile affidarsi a due strumenti, molto simili nell’output ma diversi in quanto a funzioni:

  • Test dei risultati avanzati (di Google): permette di avere visione immediata, di quali risultati avanzati possono essere generati in SERP grazie ai dati strutturati presenti in pagina;

Implementazione dei dati strutturati

Per l’inserimento in pagine dei dati strutturati, è necessario:

  1. avere una conoscenza di base del codice HTML;
  2. sapere quale tipologia di dato strutturato è adatto alla pagina;
  3. saper “scrivere” un dato strutturato o avere accesso ad un tool per la scrittura;
  4. avere accesso a un plugin o alle conoscenze tecniche necessarie per l’inserimento in pagina dei dati strutturati.

All’apparenza questa lista potrebbe creare timori, ma è tutto molto più semplice di quanto sembri.

Come abbiamo detto all’inizio di questo post, il dato strutturato serve a spiegare, in modo semplificato, di cosa stiamo parlando all’interno della nostra pagina.

Facciamo un esempio molto banale: abbiamo un ecommerce di scarpe e vogliamo creare un dato strutturato per le Air Jordan 1 Mid

Le informazioni che dobbiamo “trascrivere” come dato strutturato sono poche e semplici:

  1. di cosa parla la pagina
  2. il nome dell’oggetto in vendita
  3. una sua descrizione
  4. i colori in cui è disponibile
  5. il suo prezzo
  6. le recensioni

Di fatto non dobbiamo inventarci nulla di nuovo, sono tutte informazioni già presenti in pagina e che facilmente possiamo reperire. 

Se abbiamo a che fare con un CMS dei più conosciuti esisterà un plugin, una app o un modulo in grado di raccogliere queste informazioni e restituirle sotto forma di dato strutturato. 

Se il plugin non ce lo permette o se stiamo utilizzando un sito custom, possiamo creare un modello “vuoto” da riempire con le informazioni necessarie in pochi minuti, grazie ai molteplici tool disponibili online per la creazione di dati strutturati.

Il più semplice tra questi, è a mio avviso lo Schema Markup Generator di TechnicalSeo.com.

Una volta generato il giusto markup per le nostre pagine, sarà poi compito dello sviluppatore implementarlo nelle giuste pagine.

Esempio di dato strutturato

Riprendiamo l’esempio delle Air Jordan 1 Mid, che supponiamo di avere nel nostro store, la pagina è “figlia” della categoria “Nike”, che a sua volta è figlia soltanto della homepage del sito.

I dati strutturati necessari a questa pagina saranno:

  1. Product (per descrivere il prodotto)
  2. BreadcrumbList (per segnalare al motore di ricerca la “posizione” della pagina all’interno del sito)

Esempio di dato strutturato Product (https://schema.org/Product):

<script type="application/ld+json">

{

"@context": "https://schema.org/", 

“@type": "Product", 

"name": "Air Jordan 1 mid",

"image": "https://www.sito.it/immagine-air-jordan-1-mid.jpg",

"description": "Ispirata alla AJ1 originale, Air Jordan 1 Mid offre agli appassionati la possibilità di seguire le orme di MJ. Colori attuali e materiali essenziali e classici aggiornano un design leggendario con un tocco innovativo.",

"brand": {

"@type": "Brand",

"name": "Nike"

},

"sku": "001",

"color": "Bianco/Nero/Oro metallizzato",

"offers": {

"@type": "Offer",

"url": "",

"priceCurrency": "EUR",

"price": "150",

"availability": "https://schema.org/InStock",

"itemCondition": "https://schema.org/NewCondition"

},

"aggregateRating": {

"@type": "AggregateRating",

"ratingValue": "5",

"bestRating": "5",

"worstRating": "1",

"ratingCount": "2",

"reviewCount": "2"

},

"review": [{

"@type": "Review",

"name": "Ottime scarpe!",

"reviewBody": "Bellissime scarpe, comode e sempre eleganti",

"reviewRating": {

"@type": "Rating",

"ratingValue": "5",

"bestRating": "5",

"worstRating": "1"

},

"datePublished": "2023-03-21",

"author": {"@type": "Person", "name": "Mattia22"}

},{

"@type": "Review",

"name": "Bellissime",

"reviewBody": "scarpe molto belle, le consiglio",

"reviewRating": {

"@type": "Rating",

"ratingValue": "5",

"bestRating": "5",

"worstRating": "1"

},

"datePublished": "2023-03-01",

"author": {"@type": "Person", "name": "Marco1234"}

}]

}

</script>

Esempio di dato strutturato BreadcrumbList (https://schema.org/BreadcrumbList):

<script type="application/ld+json">

{

"@context": "https://schema.org/", 

"@type": "BreadcrumbList", 

"itemListElement": [{

"@type": "ListItem", 

"position": 1, 

"name": "Home",

"item": "https://sito.it"  

 },{

"@type": "ListItem", 

"position": 2, 

"name": "Nike",

"item": "https://sito.it/nike/"  

},{

"@type": "ListItem", 

"position": 3, 

"name": "Air Jordan 1 Mid",

"item": "https://sito.it/nike/air-jordan-1-mid"  

}]

}

</script>

Conclusioni

Come avrai capito, l’utilizzo dei dati strutturati è ben più che suggerito quando si parla di ottimizzazione SEO e può portare vantaggi, sia diretti che indiretti all’indicizzazione e al posizionamento delle tue pagine.

Per quanto possa sembrare spaventoso o difficile, se si è alle prime armi, utilizzare i dati strutturati è molto semplice una volta che si prende familiarità con Schema.org e con i linguaggi. 

Analizzare i siti dei competitor con gli strumenti di Schema e di Google, leggersi le guide di Google e aggiornarsi costantemente sul tema sono le armi migliori per padroneggiare la materia e sfruttare al meglio i markup.

Addio e… grazie per tutto il pesce!

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L'autore di questo post

Mattia Cantoni
Mattia Cantoni

SEO Specialist

Articoli di Mattia Cantoni

2 risposte

  1. Ottimo articolo.
    I dati strutturati sono una delle cose più trascurate a livello SEO, ma se correttamente utilizzati possono fare la differenza. A parità di posizione il CTR di uno snippet completo di dati strutturati sarà sicuramente maggiore di un risultato “tradizionale”.

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