Prompt

Nel contesto dell’intelligenza artificiale generativa (GenAI), un prompt è un’istruzione o una richiesta testuale che un utente fornisce a un modello linguistico come ChatGPT, Gemini, Claude o altri, per ottenere una risposta, un contenuto o un’azione specifica.

Il termine “prompt” (dall’inglese: suggerimento, stimolo) indica l’input che guida l’AI nella generazione dell’output. Più il prompt è chiaro, contestualizzato e ben strutturato, più la risposta dell’intelligenza artificiale sarà pertinente ed efficace.

Un prompt può essere una semplice domanda (“Che cos’è il marketing digitale?”), un’istruzione complessa (“Scrivi un post per LinkedIn in tono ironico sul lavoro da remoto, lungo massimo 800 caratteri”) o addirittura un’interazione multi-turno, in cui il prompt si sviluppa come una conversazione.

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Esempi di Prompt

  • Semplice: “Spiegami la SEO in parole semplici.”
  • Creativo: “Scrivi una poesia in stile Dante sull’algoritmo di Google.”
  • Tecnico: “Genera uno script in Python per estrarre i titoli H1 da una pagina HTML.”
  • Marketing: “Crea un piano editoriale per un e-commerce di cosmetici naturali, con 3 idee di contenuto per Instagram, Facebook e blog.”

Prompt Engineering

Il prompt engineering è l’arte (e la tecnica) di formulare prompt efficaci per ottenere il miglior risultato possibile dai modelli generativi. Comprende accorgimenti come specificare il tono, il formato, il ruolo dell’AI (es. “Agisci come un copywriter”), il target di riferimento e i limiti di lunghezza.

Perché è importante

Nel lavoro con l’AI generativa, il prompt è il nuovo brief. Saperlo scrivere bene significa ottenere risposte utili, risparmiare tempo e migliorare la qualità dei contenuti generati. È una skill sempre più richiesta in ambito marketing, comunicazione e digital strategy.

Per approfondire: Prompt Engineering: guida pratica

Tecniche di Prompting

Scrivere un prompt efficace non significa semplicemente “fare una domanda all’AI”, ma saper guidare con precisione il modello per ottenere risposte utili, coerenti e adatte al proprio obiettivo. Questo processo viene chiamato prompting e si sta affermando come una vera e propria competenza, tanto da aver dato origine a una disciplina: il prompt engineering.

Ecco alcune tecniche di prompting tra le più efficaci:

1. Role prompting (assegna un ruolo)

Inizia il prompt con una frase del tipo:

“Agisci come un copywriter esperto in e-commerce…”

Dare un’identità all’AI migliora notevolmente la qualità dell’output, perché indirizza tono, contenuti e stile.

2. Prompt contestualizzati

Più dettagli fornisci, più l’output sarà rilevante. Includi: target, obiettivo, canale, tono, lunghezza.

Esempio:

“Scrivi un post per LinkedIn, tono professionale ma non formale, massimo 500 caratteri, per promuovere una guida gratuita sul digital marketing.”

3. Prompt a step (Chain of Thought)

Chiedi all’AI di ragionare passo passo, suddividendo il compito in fasi.

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Esempio:

“Prima elenca 3 idee per un post Instagram, poi scrivine una descrizione dettagliata per ciascuna.”

4. Prompt con esempi (Few-shot prompting)

Includere uno o più esempi nel prompt aiuta l’AI a capire esattamente cosa vuoi.

Esempio:

“Ecco un esempio di headline efficace: ‘Scopri come aumentare le vendite con meno budget’. Ora creane altre 3 per un post simile.”

5. Prompt con vincoli

Limita la lunghezza, il tono o la struttura del testo.

Esempio:

“Scrivi una bio per Instagram in tono ironico, massimo 150 caratteri, con una call to action finale.”

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