Come rivendicare il proprio Knowledge Graph

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Google permette ai legittimi proprietari di rivendicare il proprio pannello Knowledge Graph e diventare così gli unici titolari e redattori all’interno del pannello di amministrazione.

Tutti i SEO sanno il costante lavoro di Google rivolto ai local business e non solo, tanto che da mesi e mesi ha continuato ad espandere la presenza dei suoi risultati del Knowledge Graph facendolo diventare un elemento comune nella maggior parte dei risultati di ricerca.

Il Knowledge Graph è, per sua natura, un elemento di ricerca organico ed è strettamente legato ad elementi correlati, come i featured snippet e i rich result.

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Per i SEO più attenti è ormai una pratica SEO comune tentare di ottenere e ottimizzare un risultato di Knowledge Graph.

Da qualche mese Google ha deciso di introdurre una nuova caratteristica, aggiungendo al suo Knowledge Graph la possibilità, per le “entities” di rivendicare il proprio pannello Knowledge Graph così da diventare “authoritative owners and editors of the results” all’interno del pannello.

Perché Google ha deciso di offrire questa funzione? La risposta è fin troppo semplice: Google non sempre ottiene i risultati migliori e quindi alcune informazioni errate possono apparire nei risultati del Knowledge Graph. Questo è un problema comune nell’era delle fake news in cui viviamo.

Avere il controllo del proprio pannello Knowledge Graph assicurerà ai proprietari la possibilità di apportare le rispettive modifiche necessarie.

I vantaggi di rivendicare il proprio Knowledge Graph in Google

“Put your best face forward. Make sure your audience sees the most accurate, authoritative, and engaging information about you. You can suggest changes to info that shows up on Search, including images, stats, or other facts.”

Google ancora un volta è stato molto chiaro consigliando a tutti i proprietari si assicurarsi che “il tuo pubblico veda le informazioni più accurate, autorevoli e coinvolgenti su di te. Puoi suggerire modifiche alle informazioni che compaiono su Cerca, incluse immagini, statistiche o altri fatti”.

Ecco un esempio che mostra un Knowledge Graph non rivendicato.

Molti brand ed aziende, ancor oggi, non hanno approfittato di questa funzione e questo elemento fa capolino, in senso negativo, nelle loro SERP. Ecco due esempi dove si può notare in basso a sinistra (vedi freccia rossa) che appaiono i Knowledge Graph non rivendicati.


Guida passo a passo su come rivendicare il Knowledge Graph.

Per rivendicare il proprio Knowledge Graph bisogna fare clic sul pulsante “Claim this knowledge panel” come evidenziato nelle immagini sopra pubblicate. In questo modo si accede a una pagina di verifica di Google. Si noterà che l’URL della pagina ha il proprio numero MID (machine-generated identifier) che è specifico per ogni singola entità (cedi grassetto sotto).

Es: https://posts.google.com/claim/?mid=%2Fm%2F01d8pr

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A questo punto bisogna cliccare sul pulsante “Get Verified” e verrà visualizzata una pagina con un elenco di opzioni per verificare di essere il titolare. Poi si dovrà selezionare un’opzione per accedere all’ultimo step per completare la verifica.


Come si vede sopra le opzioni includono generalmente YouTube, Twitter e Google Search Console.

Una volta completata la verifica, il pulsante “Claim your knowledge panel” scomparirà da sotto il  Google Knowledge Graph. A questo punto, essendo diventati editing autorevoli, si potrà, dal proprio pannello, suggerire le modifiche, e/o, se nel pannello compaiono informazioni errate, andarle a correggere direttamente loggandosi dalla Google Search Console.

 

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