Google My Business consente agli amministratori di modificare le risposte alle recensioni

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Notizia di questi giorni molto interessante per tutti i SEO e per tutti coloro che gestiscono le proprie attività in ambito locale è che Google My Business ha dato la possibilità agli amministratori che gestiscono le schede aziendali all’interno di GMB di poter modificare le risposte date alle recensioni ricevute direttamente dal pannello delle informazioni.

La notizia arriva, come spesso accade in questi casi, direttamente da Twitter, a firma di un SEO di nome Ben Fisher, ed è così che abbiamo appreso la notizia visto che non c’è stato alcun annuncio ufficiale da parte di Google.

In verità nelle ultime ore l’aggiornamento è stato sospeso silenziosamente (non sappiamo se quando leggete questo articolo la funzione è stata ripristinata), e non ci sono notizie dirette che arrivano da Mountain View.

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Fa fede comunque lo screenshot pubblicato nel tweet da Fisher dove in una risposta del proprietario appare ben evidenziato in rosso il pulsante “edit”

Si tratta di un aggiornamento piccolo ma notevole che quando tornerà attivo permetterà un risparmio di tempo per tutti i proprietari di attività commerciali.

Ben Fisher su Twitter presente come @TheSocialDude scrive: “New: GMB Review Replies Editable from the KP – No more need to visit the Google My Business dashboard to edit your responses!#LocalSEO #gmb #marketing #localbusiness”.

Google My Business ha quindi iniziato a dare la possibilità di modificare le risposte date dai titolari di una attività senza più bisogno di visitare la dashboard, ma direttamente cliccando sul pulsante modifica.

Un passo in avanti non da poco volto sempre di più a semplificare tutti coloro che operano nella local business e che fanno di GMB uno strumento importante per pubblicizzare a livello locale la propria attività.

I cambiamenti che Google sta apportando giorno dopo giorno alle sue schede attività sono sempre di più.

Mesi fa abbiamo visto la possibilità di inserire post in modalità carosello dove collegare direttamente i prodotti all’e-commerce aziendale o dove poter pubblicizzare un determinato evento.

Poi l’introduzione di una descrizione ampia e particolareggiata dove si può far conoscere meglio l’azienda, la filosofia aziendale e l’anno di nascita.

Ieri la notizia che dalla GMB è possibile inserire una data futura che indica il giorno dell’inaugurazione della nuova attività e molte altre novità che nel 2018 hanno visto per ovvie ragioni di marketing il colosso statunitense puntare sempre di più verso soluzioni di ricerca orientate al locale.

Basti pensare alle ricerche vocali e all’impatto che esse hanno e avranno in modo esponenziale nella modalità di reperimento delle informazioni da parte degli utenti che faranno sempre di più le proprie ricerche con l’assistente vocale presente su tutti gli smartphone.

Proprio ieri in una live su gruppo Facebook da Zero a Seo, ospite di Jacopo Samo Matteuzzi e Flavio Mazzanti, uno dei SEO più famosi d’Italia, Giorgio Taverniti, dai più conosciuto come Giorgio Tave, spiegava come l’impatto delle recensioni a livello locale e non solo stiano influenzando sempre di più i risultati di Google, che riesce a capire se veramente una fotografia è stata scattata o non in quel determinato locale (leggi ristorante, pizzeria, albergo ecc) e se sia più o meno veritiera e quanta utilità abbia nei confronti degli altri utenti che stanno cercando in quel momento informazioni maggiori su quella attività o su altre simili in quella zona.

Va da sé che chi gestisce attività locali dovrà sempre di più relazionarsi con la Google My Business, utilizzando non solo al meglio i servizi che vengono forniti gratuitamente, ma andando ad utilizzarli il più possibile.

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Ecco perché anche quest’ultima novità segnalata da Ben Fisher, anche se piccola, è molto importante, visto che fino ad oggi il proprietario di un’attività commerciale doveva andare nella dashboard di Google My Business e ripartire da capo, cercando una seconda volta la risposta che aveva dato per poi poterla modificare.

[via searchenginejournal.com]

 

 

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