Primi passi per monetizzare con Google Assistant e Google Home

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Anche se Google non ha iniziato una vera e propria politica pubblicitaria con Google Assistant e Google Home, ha però iniziato i primi test con gli annunci di ricerca a pagamento.

In verità già a febbraio aveva cominciato a fare i primi test ma ora è arrivata la notizia ufficiale che ha iniziato a monetizzare il “traffico” di Google Home, anche se al momento in modo molto provvisorio.

Già da qualche giorno Google ha iniziato a potenziare gli annunci di ricerca a pagamento nei risultati di Assistant sugli smartphone Android.

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“When relevant, these results may include the existing ads that you’d see on Search today”. Ecco cosa da aprile in America e poi in Europa i vari marketer hanno iniziato a leggere quando Google ha deciso di introdurre ufficialmente gli annunci nei risultati di ricerca sul web: “Questi risultati possono includere gli annunci esistenti che vedreste su Search today”.

Ma gli annunci si sono allargati anche agli annunci audio su YouTube Music quando la settimana scorsa Google ha deciso di dare ai proprietari di Google Home Smart Speaker l’accesso alla versione gratuita di YouTube Music, che è sovvenzionata grazie alle inserzioni (la versione premium senza annunci costa 9,99 dollari al mese, ndr).

Ecco quindi che i marketer e i SEO dovrebbero prendere subito la palla al balzo e giocare d’anticipo, fosse solo perché la mossa fatta da Google è evidentemente la prima risposta competitiva a Amazon Music, che è gratuita sui dispositivi Alexa.

Se da una parte la mossa strategia di Google dovrebbe servire a riversare gli utenti di Google Home sulla versione premium, in alternativa con la versione gratuita si possono generare importanti entrate pubblicitarie.

La versione di YouTube Music supportata dagli annunci è attualmente disponibile su Google Home o su altri Google Assistant-powered smart speaker in Nord America, Europa occidentale, Giappone e Australia.

Non ci dimentichiamo che già due anni fa Google disse apertamente che avrebbe monetizzato Google Home e l’Assistant grazie alle tasse legate alle transazioni.

Anche con Google Pay l’azienda potrebbe fare soldi sempre grazie alle transazioni effettuate su Google Assistant o Google Home e se ad oggi non applica commissioni ai merchant non è da escludere che potrebbe cambiare idea molto presto.

Google Assistant e Google Home nella local business

Gli osservatori più attenti si staranno chiedendo cosa Google abbia in mente per gli annunci legati alle attività locali. E non dobbiamo assolutamente sorprenderci se Google sta già vagliando un sottoinsieme di annunci locali diretti ai fornitori di servizi locali su Google Home e Google Assistant.

Attualmente non ci sono annunci per queste tipologie di richieste ma certamente quando la funzione sarà attiva i commercianti dovranno essere già certificati attraverso il programma Google Guarantee (precedentemente disponibile solo con Local Services Ads) o tramite i partner di Google Porch o HomeAdvisor.

Google Nest Hub il display intelligente

Un’altra interessante novità in casa Google sono i display intelligenti chiamati “Google Nest Hub” tanto che sta per essere rilasciata una versione a schermo più grande. Sarebbe facile per Google includere ricerche sponsorizzate o visualizzare annunci pubblicitari sullo schermo.

Un analista ha stimato che Google ha venduto più di 50 milioni di display intelligenti Home Hub in tutto il mondo e 43 milioni di display intelligenti di Google negli Stati Uniti.

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Da quanto apprendiamo dall’America le prossime novità firmate Google saranno molto interessanti e certamente appetibili, fosse solo perché da leader quale è Google Home ha già conquistato una quota di mercato del mercato negli altoparlanti intelligenti del 25%,  e negli Stati Uniti ha già venduto più di 25 milioni di dispositivi.

Come indica la recente inclusione di annunci nei risultati Assistant sui telefoni Android, Google intende generare entrate pubblicitarie dall’Assistant e da Google Home. Oltre alle idee reali e ipotetiche di cui abbiamo parlato sopra, ci sono probabilmente altre opzioni non elencate. Tuttavia, i marketer dovrebbero aspettarsi che Google verifichi e introduca più opzioni pubblicitarie per i dispositivi basati su Assistant-powered entro il prossimo anno.

[via searchengineland.com]

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