Nuove qualifiche per diventare Google Partner

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I nuovi requisiti per le agenzie per ottenere e mantenere lo status di Google Partner entreranno in vigore a partire da giugno.

Molti Google advertiser hanno ricevuto un’e-mail a fine febbraio in cui si parlava di cambiamenti sostanziali in arrivo per tutti i Google Partner, il badging e la certificazione per le agenzie che soddisfano determinati criteri.

L’azienda ha anche pubblicato la notizia dei prossimi cambiamenti sul sito Google Partners dove dice: “Siamo entusiasti di annunciare il lancio di un nuovo programma di Google Partners a metà del 2020. Si può attendere con ansia un nuovo badge, un nuovo stato e categorie di funzionalità di prodotto aggiornate, oltre a vantaggi del programma migliorati per supportare meglio le esigenze di business dei nostri Partner e dei loro clienti”.

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Ci sono anche nuovi requisiti che potrebbero influenzare la posizione del paternariato per le agenzie che già lo hanno: ad esempio verrà rivista la soglia di spesa che molto probabilmente verrà raddoppiata.

Il requisito di spesa di 90 giorni (per tutti i clienti con account manager) sta salendo da 10.000 a 20.000 dollari. Questo potrebbe avere un impatto drammatico sulla capacità dei consulenti di qualificarsi con lo status di Partner.

Un numero maggiore di utenti deve ottenere la certificazione. Avere un utente certificato Google Ads non sarà più sufficiente. Le agenzie dovranno far sì che almeno la metà degli utenti che hanno accesso amministrativo o standard al loro account manager prenda e superi i relativi test di certificazione (Ricerca, Display, Video, Shopping).

Per istruzioni su come vedere lo stato di certificazione dei singoli utenti rimandiamo direttamente alla Guida di Google Ads.

Anche le optimization score evaluation verranno seriamente prese in considerazione. Le agenzie dovranno prestare (più) attenzione alla Recommendations tab. Per determinare se un’agenzia soddisfa i requisiti di performance, Google dice che inizierà a valutare il punteggio di ottimizzazione nel suo account manager che si trova nella scheda raccomandazioni. Google suggerisce alle agenzie di rivedere le raccomandazioni “per vedere le azioni che potete intraprendere per migliorare le vostre prestazioni”.

Si noti che nell’interfaccia utente di Google Ads, l’azienda afferma: “Le raccomandazioni per il licenziamento non contano ai fini dell’ottimizzazione dei requisiti”.

Una visione completa di ciò che sta cambiando è possibile averla leggendo il grafico di confronto di Google che mostra cosa sta cambiando.

Certamente la cosa non è da sottovalutare perché tutte le agenzie che vorranno mantenere lo status di Google Partner dovranno esaminare attentamente questi cambiamenti e prepararsi a soddisfare i requisiti quando entreranno in vigore nel corso dell’anno.

L’attenzione al punteggio di ottimizzazione e alle raccomandazioni è un obiettivo da completare nel minor tempo possibile, onde evitare di farsi trovare impreparati.

Perché come ha dichiarato Gianpaolo Lorusso di ADWorld Experience “tutti noi professionisti di PPC abbiamo notato da tempo che la qualità dei suggerimenti è decisamente migliorata. Ora ignorare questa sezione può avere importanti conseguenze anche sul badge del Partner (oltre che sull’andamento delle campagne). Quindi, fatelo a vostro rischio e pericolo”.

[via searchengineland.com]

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