Google rotto per 12 ore su una query

Google rotto per 12 ore

Non era mai successo, o quasi, di vedere Google che non funziona. Ma tanto è stato, con aggiornamenti live su Twitter dove gli sviluppatori e gli ingegneri da una parte e i tanti utenti si scambiavano “cinguettii” per capire cosa fosse successo, ma soprattutto come sistemare una falla che ha bloccato i risultati di ricerca.

Ma andiamo con ordine cercando di fare chiarezza su quanto è successo: per 12 ore Google non ha potuto fornire i risultati di ricerca per la query [ compare the market ] e la cosa, decisamente, rasenta quasi l’assurdo.

Tutti gli utenti, in effetti sono sempre stati abituati a un Google perfetto, che non ha mai avuto problemi ma che al contrario li risolve in tempo reale, fornendo quasi sempre la migliore risposta che l’utente sta cercando.

Questa volta non è stato così e Search Engine Land ha subito sottolineato come la situazione sia più che mai insolita visto che in genere basta un veloce aggiornamento per rimuove l’errore in Google.

Ma in questo caso, un aggiornamento non ha risolto il problema.

Quando su Twitter Dean Cruddace ha sollevato il problema allegando uno screenshot che spiegasse meglio il problema, si è avuta come l’impressione che i piani alti di Google non si fossero da subito resi conto dell’entità del bug tanto che a molti utenti è sembrato quasi che il tweet scritto da @JohnMu ossia da John Mueller, il più famoso webmaster trends analyst di Google, prendesse non troppo sul serio la questione rispondendo con un lapidario “Well, that’s awkward. Thanks!”. come a liquidare il tutto con un semplice imbarazzo.

Al contrario Danny Sullivan sempre di Google ha dichiarato quasi subito di averlo segnalato “It’s not. It’s a server error — just like it says. Server errors sometimes happen. We’re investigating” confermando che gli errori possono qualche volta succedere e che comunque stavano indagando per capire e risolvere il problema, che risiede in un errore del server.

I cinguettii si sono susseguiti alla velocità della luce con ipotesi più o meno accreditate, e sempre Sullivan ha aggiunto che l’errore non ha portato nessuna ripercussione sui singoli siti.

Juan Camilo Vargas domanda a Sullivan: “Thanks Danny, would there be any repercussions on our site?  It’d be good to get a report on the findings!  Appreciate Google is to working on a solution but further insights would be ideal”.

E Danny prontamente risponde: “It’s not going to be a ranking issue for you or anything like that. It’s also probably something hitting other queries that just haven’t been noticed. We hope to get it solved soon”, rassicurando tutti che non ci sono problemi di nessun tipo soprattutto a livello di SEO e che molto probabilmente altre query delle quali non abbiamo notizie sono state colpite.

Corso AI

Resta, però, il fatto che quando i risultati sono tornati, Vargas riferisce che comunque ha perso le sue classifiche. Sullivan risponde così chiudendo la questione, almeno fino ai prossimi sviluppi: “It’s still being debugged so give it some more time. If you’re the SEO, we’ll do follow up through Search Console if needed” invitando ad aspettare che il debug finisca, ma soprattutto se è il SEO del sito a fare insieme follow-up tramite Search Console ne necessario.

[via seroundtable.com]

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L'autore

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Antonio Papini

Iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005 e consulente marketing per la PMI. Le due carriere apparentemente distanti si sono unite con la nascita dello Studio AppTur dove svolge l'attività di growth hacker specializzato in SEO, comunicazione aziendale, digital marketing e visibilità on-line.

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