Instagram e Visual Storytelling: quattro chiacchiere con Orazio Spoto

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Proseguiamo le nostre chiacchiere con i relatori del Visual Storytelling Day. Oggi è il turno del nostro secondo “visual cavaliere” Orazio Spoto, visual orazio - Copia che durante l’evento ci parlerà di Intagram. Dopo Pinterest, YouTube, Tumblr e Facebook, è arrivato il turno di Instagram!

1) Chi sei e di cosa ti occupi? Presentati ai nostri lettori

Ciao a tutti, sono un libero professionista, segretario dell’Associazione Igersitalia e uno dei fondatori e il creatore della community Instagramers di Milano. Negli ultimi anni mi sono dedicato principalmente alla gestione di progetti di visual marketing, con particolare attenzione su Instagram.

2) Secondo te, perché le immagini oggi sono così importanti?

Grazie alle immagini puoi lanciare un messaggio immediato! Oltre alle immagini, penso che sia importante integrare anche del testo, come avviene su Instagram, per calibrare ciò che si vuole dire e per leggere meglio i contenuti visivi.

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3) Ormai essere sui social è fondamentale per le Aziende, che voto daresti ai brand italiani su Instagram?

Le aziende ci sono, ma non nella maniera che vorrei e che immaginerei da un marchio italiano o da un connazionale. Mi aspetto più genio e creatività. Nonostante ciò, l’Italia è uno dei paesi più avanzati del mondo per quanto riguarda Instagram.

4) Oltre ai marchi di moda che su Instagram hanno trovato un valido strumento di promozione, a quali altre tipologie di aziende consiglieresti di fare visual storytelling su questo social?

Tutto il mondo turistico per comunicare al meglio, dovrebbe attivarsi ORA su Instagram! La filiera turistica si porta dietro ricettività, ristorazione e servizi alla persona.
Non solo anche possono ottenere grandi risultati, attraverso l’utilizzo di Instagram. Ho seguito un progetto che mi ha veramente stupito: alcuni artigiani hanno compreso il potenziale commerciale di Instagram e lo hanno messo in pratica. Come loro anche molti altre piccole e medie imprese possono sfruttare il potenziale dei contenuti visivi, soprattutto su Instagram.

5) Quali sono le caratteristiche che un’immagine deve avere per un’efficace strategia di visual storytelling?

Un’immagine deve contenere una storia! Grazie alle nuove tecnologie è possibile ingrandire le immagini, creando così contenuti visivi con il supporto del testo! La composizione dell’immagine è dunque fondamentale insieme al testo di accompagnamento.
La caratteristica più importante però resta il progetto, possibilmente originale! Uno stile fotografico e una sua serialità garantiscono successo e notorietà. E’ quella la vera sfida per un brand su Instagram.

6) Se potessi esprimere un desiderio, quale feature/opzione vorresti che fosse introdotta per migliorare la tua esperienza su Instagram?

Come il 99% degli addetti ai lavori, ti dico subito il multi account, cioè la possibilità di passare da un account ad un altro senza fare di continuo login e logout!
Non sarebbe male avere un contenitore di link preferiti e in un mondo perfetto avere un suggerimento di Instagram sui tag da usare, almeno per quelli di natura georeferenziata.

7) Ci dai un’anticipazione di quello che racconterai al corso di Visual Storytelling di Milano?

Distruggerò quello che sapete di Instagram per ricostruirlo insieme a voi. Poi analizzeremo un po’ di case history, per vedere come sono state costruite e sviluppate!

Grazie Orazio, ci vediamo sabato a Milano! #visualsamo 😉

 

Credits foto: Lisa Conti di Palestra Digitale Fotografia ad Alta Sensibilità 

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