Google testa la “Cronologia pertinente” nei risultati di ricerca

Google testa la "Cronologia pertinente"
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Come tutti i giorni anche in queste ore Google testa nuove funzioni e i suoi utenti più attenti segnalano sui vari social i cambiamenti che notano durante la navigazione, anche perché come da prassi consolidata dal quartier generale di Googleplex a Mountain View non è stata rilasciata alcuna notizia ufficiale su questa nuova funzione.

Su Twitter più persone hanno segnalando una nuova funzione che non sappiamo se sia o no in versione beta.

Fatto è che potrebbe influenzare e non poco la ricerca soprattutto quella fatta dai dispositivi mobili.

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Questa nuova funzione è stata individuata per la prima volta da @TotalSecurily che su Twitter segnala quanto apparso sullo schermo durante una ricerca effettuata direttamente su Google.

Dallo screenshot allegato al tweet si vede molto chiaramente come sia apparso “quasi magicamente” un pulsante a tendina con l’icona dell’orologio e la dicitura “Relevant history“.

Ebbene sì, il più potente motore di ricerca al mondo sta iniziando a far testare ai propri utenti una nuova sezione nella ricerca chiamata “cronologia rilevante“. L’idea che abbiamo avuto vedendo all’opera la nuova azione è che gli sviluppatori stiano valutando la possibilità di mostrare uno storico delle ricerche, molto più probabilmente una sezione dedicata alle ricerche più rilevanti effettuate in un lasso di tempo ristretto.

Questa funzione, come ci dice @TotalSecurily dovrebbe consentire a Google di memorizzare la cronologia delle ricerche, e proprio per questo motivo non sappiamo se la nuova funzionalità verrà nel tempo implementerà completamente.

Ma torniamo alla procedura operativa. Come dicevamo se si clicca sul pulsante a tendina la ricerca si espande mostrando una nuova cronologia pertinente, che come sottolinea la dicitura che appare insieme alla ricerca è visibile solo dall’utente stesso (only you can see these).

Personalmente non avevamo mai visto questa funzione e per ora veramente in pochi hanno sollevato i rumor on-line, quindi molto probabilmente siamo di fronte ad un test molto limitato, che solo in pochissimi utenti selezionati possono utilizzare.

Barry Schwartz, divulgatore SEO tra i più seguiti al mondo, commenta così la notizia: “Sarei molto sorpreso se Google rilasciasse questa funzione in modo più ampio, perché aumenterebbe ancora di più la “consapevolezza” di Google che già memorizza la cronologia delle ricerche delle persone un l’elenco che ognuno di noi può visualizzare con la funzione myactivity (myactivity.google.com).

[via seroundtable.com]

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