Google: i disallowed URL non hanno effetto sul Crawl Budget

i disallowed URL non hanno effetto sul Crawl Budget

L’argomento disallowed URL non smette mai di suscitare curiosità e domande tecniche sia nei professinisti che in tutti coloro che si avvicinano alla SEO.

La domanda fatta a Gary Illyes di Google si riferiva all'”User-agent: * Disallow’: “/che blocca i web crawler che se inserito nel file robots.txt  può essere utilizzato sia per bloccare la scansione di un intero sito, sia per bloccare la scansione di URL specifici.

Gary Illyes ha quindi deciso di aggiornare il documento originale sul crawl budget con chiarimenti sugli URL non consentiti.

Il documento ora include le seguenti informazioni:

“Q: Do URLs I disallowed through robots.txt affect my crawl budget in any way?

A: No, disallowed URLs do not affect the crawl budget.”

The question refers to the “User-agent: * Disallow: /” protocol in robots.txt that blocks web crawlers.

It can either be used to block an entire site from being crawled, or it can be used to block specific URLs from being crawled.

Alla domanda se gli URL non consentiti attraverso robots.txt influenzano in qualche modo il crawl budget, Google risponde di no. Gli URL non consentiti non influiscono sul “budget della scansione”.

Come dicevamo l’User-agent: * Disabilita’: “/che blocca i web crawl, può essere utilizzato sia per bloccare la scansione di un intero sito, sia per bloccare la scansione di URL specifici e sulla base di ciò che ci dice Illyes, il blocco di URL specifici non ha un impatto sul crawl budget di tutto il resto del sito.

Corso AI

Le pagine non verranno sottoposte a scansione con maggiore frequenza a causa del fatto che altre pagine del sito non possono essere sottoposte a scansione.

Inoltre, non c’è alcuno svantaggio nel rifiutare gli URL quando si tratta di eseguire la scansione del budget.

Le informazioni aggiornate appaiono in fondo a questo articolo, all’interno di un post pubblicato del blog Webmaster Central del 2017.

Illyes ha anche detto su Twitter che ci sono in atto delle valutazioni per trasformare il post del blog in un articolo ufficiale all’interno del centro di assistenza.

[via searchenginejournal.com]

 

Corso AI

PS: se hai trovato utile questo post e vuoi saperne ancora di più, prova gratis Studio Samo Pro, la nostra piattaforma con oltre 200 corsi pratici.

Piaciuto? Condividilo!

L'autore

Immagine di Antonio Papini
Antonio Papini

Iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005 e consulente marketing per la PMI. Le due carriere apparentemente distanti si sono unite con la nascita dello Studio AppTur dove svolge l'attività di growth hacker specializzato in SEO, comunicazione aziendale, digital marketing e visibilità on-line.

Articoli di Antonio Papini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Vuoi essere sempre sul pezzo? Iscriviti a

MakeMeThink

La newsletter di Studio Samo

Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo dell’AI e del digital marketing.

Potrebbe interessarti anche...
migrazione seo del sito
Jacopo Matteuzzi

Migrazione di un Sito Web in Ottica SEO: Tipologie e Best Practice

Migrare un sito web è un passaggio critico per la SEO: errori possono far perdere traffico, mentre una gestione corretta lo fa crescere. Scopri rischi, soluzioni e best practice — dal cambio dominio al passaggio HTTPS — in un articolo completo pensato per decision maker e manager.

faq sull'intelligenza artificiale
Jacopo Matteuzzi

Le 10 domande più frequenti sull’intelligenza artificiale

Questo non è l’ennesimo articolo sull’AI per fare views: qui hai le 10 domande che contano davvero. Cos’è l’AI? Come funziona? Pensa davvero come noi? E cos’è l’AI generale? E quale differenza fra AI, Machine Learning e Deepl Learning? Se anche tu ti sei fatto (almeno una di) queste domande, leggi perché ti serve: smonti confusione, eviti errori costosi, parli la lingua giusta e porti a casa scelte operative.

seo perplexity
Claudio Marchetti

SEO per Perplexity: scoperti 59 pattern di ranking

Perplexity utilizza algoritmi unici che combinano autorevolezza dei domini, rilevanza semantica e performance immediata dei contenuti. Ecco i 59 pattern di ranking che rivelano come funzionano i criteri di visibilità sulla piattaforma. Leggi questo post se vuoi sviluppare una strategia SEO efficace anche su Perplexity.

Vuoi essere sempre sul pezzo?

Iscriviti a MakeMeThink, la newsletter di Studio Samo. ✉️
Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti del digital marketing e dell’AI.