Google: in arrivo il markup di disponibilità prodotto nelle immagini

markup disponibilità prodotti

Google da qualche giorno ha iniziato a mostrare il markup di disponibilità del prodotto nei risultati della ricerca di immagini.

Ma questa è solo una delle tante novità visto che insieme alla disponibilità, nelle anteprime delle immagini mostra anche il prezzo, la descrizione e altri dati strutturati rilevanti dei prodotti pubblicati nei marketplace.

Come possiamo vedere nella schermata qua sotto Google visualizza la disponibilità dei prodotti sulla pagina dei risultati della ricerca di immagini.

La funzione è stata individuata dal consulente di digital marketing di Amburgo Frank Sandtmann, che ha notato la novità nei risultati di ricerca delle immagini in inglese, tedesco e polacco.

L’immagine sopra mostra i risultati della ricerca di immagini per la query “magic the gathering commander decks” e grazie al product Schema markup, la disponibilità dei prodotti visualizzati nei risultati della ricerca immagini viene chiaramente evidenziata con il colore verde (per gli articoli in magazzino) e in rosso (per gli articoli fuori stock). Questo può aiutare gli utenti a filtrare i risultati a colpo d’occhio e rende la ricerca delle immagini più “shoppable“.

Anche il prezzo e la descrizione ricoprono un ruolo altrettanto fondamentale. Quando l’utente clicca sul risultato di un’immagine grazie al availability markup o markup di disponibilità, vengono mostrati il prezzo, un estratto della descrizione e, se sono disponibili i dati strutturati, le recensioni delle stelle e le informazioni sul brand.

La visualizzazione della disponibilità dei prodotti indica in modo evidente in quali direzioni si vuole muovere Google, tutte orientate a rendere la ricerca di immagini una scelta definitiva per i consumatori sempre pronti alla ricerca di prodotti, rendendo i risultati dell’immagine più facilmente utilizzabili dai potenziali acquirenti.

Per gli operatori del commercio, invece, l’ottimizzazione dell’immagine diventa una parte ancora più importante del marketing, soprattutto per i piccoli e grandi brand che vendono on-line con gli e-commerce.

Come se già i structured data non fossero importanti e rilevanti, oggi più che mai, con quest’ultima novità da parte di Google, nasce un altro valido motivo per aggiungere i dati strutturati ai contenuti dei prodotti gestiti negli e-commerce.

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L'autore

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Antonio Papini

Iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005 e consulente marketing per la PMI. Le due carriere apparentemente distanti si sono unite con la nascita dello Studio AppTur dove svolge l'attività di growth hacker specializzato in SEO, comunicazione aziendale, digital marketing e visibilità on-line.

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