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Come si evolve il blogging in Italia?

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Oggi tutti parlano di blogging, ed è giusto che sia così. Il blog rappresenta una delle realtà più importanti per la tua digital strategy ed è un anello decisivo nel processo di inbound marketing. Studi il tuo pubblico, crei delle reader personas per identificare dei punti chiave da rispettare durante la tua opera di web writing, porti tutto sul calendario editoriale.

Basta questo? No, fare blogging non è sufficiente. Devi lavorare sull’ottimizzazione SEO per fare in modo che i tuoi contenuti siano nel posto giusto quando il potenziale cliente digita una query sul motore di ricerca. Stesso discorso per quanto riguarda il social media marketing ma anche AdWords e Facebook Advertising: tutto questo fa parte di una buona strategia di inbound marketing.

Ecco il pensiero di Jacopo Matteuzzi sul tema:

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Inbound marketing è un termine utile perché ci aiuta a capire che SEO e PPC sono solo due facce della stessa medaglia, due diversi approcci alla stessa meta, che è di condurre utenti interessati all’acquisto sul vostro sito web.

Quindi è la visione d’insieme che ti permette di ottenere grandi risultati. Ma il blogging resta – in molte realtà – una risorsa decisiva perché ti permette di creare contenuti utili per i motori di ricerca, i social o in una campagna di email marketing. Ecco perché è importante leggere e analizzare i dati pubblicati dall’Osservatorio sui blog italiani a cura di Imageware.

Tante sono le domande che trovano risposta in queste pagine: quali sono le fonti che i blogger prendono in considerazione? Come guadagnano? Come si relazionano con le aziende? Detto in altre parole: qual è lo stato attuale della blogosfera in Italia? Proviamo a definire un profilo di questa professione nel processo di inbound marketing.

Il campione preso in esame

Prima di iniziare è giusto dare indicazioni relative al profilo analizzato durante la ricerca, e la metodologia utilizzata per indagare. Inizio proprio da quest’ultimo punto: il report nasce grazie alle informazioni raccolte con un questionario online inviato ai principali blog italiani. Il periodo in cui è stato somministrato è il 2015, e i 2.134 blogger sono stati scelti in base alle visite e ai contenuti in modo da ottenere un campione rappresentativo. Settori principali? Quelli che conosci sicuramente: moda, lifestyle, food, design, viaggi, bellezza, tecnologia.

Ed è proprio la tecnologia a occupare la percentuale più importante, registrando il 23,81% del campione preso in esame. Subito dopo si trovano i fashion blog, mentre il terzo posto è dedicato ai travel blog. Sorpresa, i food blogger guadagnano una percentuale minima: 2,72% sul totale.

Cosa vuol dire tutto questo? Lo studio non lascia dubbi: la blogosfera del 2015, rispetto all’anno precedente, è ancora più diversificata grazie a un aumento dei blog che parlano di argomenti che vanno oltre i temi che attirano le tastiere dei blogger italiani.

Da leggere: come usare Facebook come un vero blogger

La chiave è la continuità

Un aspetto interessante è il tempo dedicato al blog. Durante i corsi di web marketing spesso mi chiedono qual è il segreto per diventare un blogger di successo. Difficile rispondere, ma conosco l’ingrediente indispensabile per ottenere buoni risultati: la continuità. Ed è questo uno dei dati più interessanti ripresi dallo studio: la maggior parte dei blogger cura il proprio blog da oltre 5 anni.

blogging in Italia

Esatto, 5 anni di sacrifici per rispondere alle esigenze dei lettori. Ci sono autori che lavorano da meno tempo sul proprio spazio, ma rispetto all’anno precedente i blogger italiani sono più longevi: nel 2014 la percentuale di autori con meno di un anno di attività era del 9% e la vita media dei blog oscillava tra i 2 e i 4 anni. Se pensi che i primi risultati iniziano a manifestarsi intorno i primi 18 mesi…

Devo pubblicare ogni giorno?

Un altro elemento utile per definire il successo di un blog è la capacità di trasformarsi in un appuntamento fisso, un punto di riferimento per il lettore. Una buona percentuale dei blogger intervistati punta alla fidelizzazione del lettore: il 41,35% pubblica più volte a settimana, mentre il 29,32% ha un impegno quotidiano.

quanto pubblichi a settimana

Sembra che i blogger abbiano compreso l’importanza di una home aggiornata, con articoli freschi. Senza dimenticare che è la qualità a vincere il premio più importante. Il tuo compito è semplice: ragionare intorno a obiettivi e risorse per trovare la combinazione giusta. E pubblicare il maggior numero possibile di articoli senza rinunciare alle caratteristiche decisive.

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Per approfondire: come abbassare la frequenza di rimbalzo

Perché fare blogging?

Questa è la domanda chiave dello studio: perché le persone decidono di investire nel blogging? Nell’infografica interna trovi i punti fondamentali, le risposte significative del campione preso in esame. La percentuale dominante? Sviluppo personale con il 55,8%, mentre il secondo posto è dedicato ai blogger che preferiscono condividere conoscenze personali (51,45%).

guadagnare con il blog

Questa è stata una delle evoluzioni più evidenti nel 2015. Negli ultimi 12 mesi, la percentuale delle persone che bloggano per sviluppo personale e per condividere conoscenze supera il 20%.

Nell’ultimo anno è aumentato il numero di blogger (dal 6% al 15%) che pubblica per divertimento.

Molte persone, però, sottolineano che puntano sul blogging per guadagnare e il 72,9% degli intervistati ha confermato di incassare grazie al proprio progetto online, Ulteriore inversione di tendenza: rispetto al 2014 è aumentato il numero di blogger che ottiene un ritorno economico dal blog rispetto a chi non guadagna da quest’attività.

Possibile? Certo se prendi in considerazione le diverse voci: non si tratta solo di guadagno economico diretto, il blog viene inteso come strumento per trovare lavoro e per costruire la propria carriera.

giornalista e blogger

Guadagnare con un blog non è sinonimo di pubblicità classica, o almeno non solo. Il quadro che emerge dalla ricerca è quello di un blogging maturo, in grado di diversificare le entrate e far fruttare i rapporti con le aziende. Ma soprattutto capace di sfruttare quello che è un punto fondamentale di questo lavoro: la possibilità di avvicinarsi al lettore. Questa è la principale differenza con il giornalista.

Da leggere: 3 strategie per migliorare la tua attività di blogging

Quale futuro per il blogging?

In questo articolo ho riassunto i punti più importanti, secondo me, dell’Osservatorio sui blog italiani. Qual è il filo rosso che unisce tutti glie elementi? L’evoluzione, la capacità dei blogger italiani di cambiare nel tempo. Ma non solo: è comprensione dello strumento, capacità di individuare i punti decisivi per sfruttare al massimo questa piattaforma per portare buoni risultati per il proprio progetto.

Continuità, fidelizzazione, uso strategico, capacità di parlare con il target e di usare il blog come strumento di interazione e non solo di pubblicazione. E per mettere in moto il già citato processo di inbound marketing, una soluzione che mette da parte l’interruzione dell’esperienza utente e si trasforma in contenuto di qualità.

Un’attività di blogging cosciente, attenta, costante. Il ruolo della formazione in questa evoluzione? Secondo me è alto, la consapevolezza degli strumenti è decisiva per uno sviluppo maturo e cosciente dello strumento blogging, non solo hobby e passatempo ma attività utile.

Sei d’accordo? Ti ritrovi in questi dati?

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