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I 10 SEO Fail più comuni tra le aziende

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Indice dei contenuti

L’ottimizzazione per i motori di ricerca è uno dei metodi migliorimeno costosi per attirare nuovi visitatori del sito ed acquisire nuovi clienti, ma tantissime imprese ancora falliscono in questo obiettivo, solitamente per i motivi che sto per spiegare.

Se pensi che il SEO sia importante per la tua azienda, e stai pensando di attivare una strategia di posizionamento sui motori di ricerca, dammi 3 minuti per presentarti i 10 SEO Fail più comuni tra le aziende.

SEO Fail 1: affrontare il SEO come un “ripensamento”

Quante volte ho sentito la frase “per adesso facciamo il sito, poi dopo penseremo a posizionarlo”. Se il posizionamento per termini di ricerca e frasi chiave è importante per l’azienda, dev’essere una priorità dichiarata prima di iniziare a realizzare il sito web. Le migliori pratiche SEO devono essere prese in considerazione in ogni fase del processo di sviluppo di siti web, dal design alla progettazione dell’architettura.

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Trattare il SEO come un “ripensamento” è la ricetta perfetta per il fallimento SEO. Ancora così tante aziende decidono di rimandare il SEO e non metterlo a budget durante la progettazione / restyling del loro sito. Il problema è che la maggior parte dei siti non può essere SEO friendly retroattivamente, quindi è meglio sviluppare il tuo piano con un’agenzia esperta che lo ha fatto molte volte in passato. E’ inutile spendere tutto il budget in grafica o progettazione, se poi il sito viene visto solo da chi ti conosce già.

SEO Fail 2: trascurare la scelta delle parole chiave

Molte aziende non danno il giusto peso alla ricerca preliminare delle parole chiave. Puoi essere in prima pagina per un certo termine o una frase, ma se nessuno la cerca, questo non ha alcun senso e non porta nessun vantaggio. E’ fondamentale fare una ricerca accurata di parole chiave nelle prime fasi del progetto, al fine di stabilire un elenco di termini e frasi correlate alla tua attività con elevato volume di ricerca e / o bassa concorrenza.

La tua strategia SEO seguirà direttamente da questa ricerca di parole chiave, perciò ci vuole il tempo necessario per determinare l’approccio migliore per soddisfare i tuoi obiettivi di business. Se questa fase non viene fatta, o viene fatta in maniera sbrigativa e non approfondita, qualunque attività SEO successiva risulterà fallimentare.

SEO Fail 3: non scegliere parole chiave “coda lunga”

Un errore tipico delle aziende, quando decidono di acquistare un servizio SEO, è di volere a tutti i costi essere ben posizionati per parole chiave molto generiche. Questo è uno dei problemi più grossi che gli esperti o le agenzie SEO incontrano nella fase di trattativa con il cliente.

Parole chiave “coda lunga” sono frasi chiave specifiche per la tua azienda e i prodotti, servizi e soluzioni che offri. Hanno un volume di ricerca più basso, tuttavia, sono in genere molto meno competitive. Utilizzando queste parole nella tua strategia di ottimizzazione per i motori di ricerca, avrai molte più possibilità di raggiungere una posizione elevata nei risultati di ricerca, nonché di raggiungere potenziali clienti nel preciso momento in cui sono pronti all’acquisto. Per approfondire l’argomento, leggi questo articolo sulla coda lunga.

SEO Fail 4: scegliere un CMS non SEO friendly

Il sistema di gestione dei contenuti (CMS) è in grado di supportare o di compromettere drammaticamente gli sforzi SEO, quindi va selezionato con cura. Molto spesso mi imbatto in siti realizzati con CMS proprietari, cioè sviluppati da web agency locali.Purtroppo spessissimo accade che queste aziende, sebbene esperte in design e programmazione, abbiano scarse competenze SEO, perciò realizzano sistemi che, pur funzionando perfettamente, non consentono con facilità di gestire le migliori pratiche SEO.

Il minimo che un CMS deve fare è consentire di personalizzare i title e le meta description, avere una sezione blog / notizie, poter modificare gli URL di tutte le pagine e inserire i tag ALT delle immagini, oltre che poter inserire il codice di monitoraggio di Google Analytics ovunque sia necessario. Se non comunichi inizialmente le tue priorità SEO, potresti ritrovarti con queste opzioni limitate. Un CMS non Search Engine Friendly rende quasi impossibile raggiungere i tuoi obiettivi SEO, in modo da compromettere il tuo successo prima ancora di iniziare.

SEO Fail 5: restringere l’architettura del sito

La maggior parte delle imprese non riesce a sviluppare una architettura di sito SEO friendly, semplicemente perché chi prende le decisioni non è un esperto SEO. Quando si sviluppa il piano di architettura del sito, è necessario tenere in considerazione gli obiettivi SEO, perché questa influisce sul modo in cui i motori di ricerca scansionano e indicizzano il sito.

Certo, realizzare un sito di piccole dimensioni consente di ridurre lo sviluppo web e dei contenuti, perciò a volte significa limitare i costi, ma questo limita anche la capacità di posizionarsi nei motori di ricerca e ottenere nuove opportunità di business. Contenuti a tema e freschi sono per i motori di ricerca quello che l’ossigeno è per l’uomo. Se vuoi essere trovato, l’architettura del sito e il contenuto devono essere focalizzati intorno alle principali parole chiave del tuo settore.

SEO Fail 6: non saper usare i meta tag

Alcune aziende hanno cominciato a comprendere la necessità di inserire i metadati, ma la maggior parte di esse non ha idea di come effettivamente vanno trattati. Ad esempio, non finirò mai di stupirmi di quanti ancora – nel 2013 – perdano un sacco di tempo a compilare il meta tag keywords.

C’è una scienza dietro alla costruzione di buoni tag title e meta tag description che non è qualcosa di cui chiunque con una laurea in marketing è necessariamente al corrente. La tua strategia di contenuti e la strategia dei meta tag devono essere intrecciate, così come devono essere incentrate sul tuo target di riferimento e sul suo comportamento di ricerca. Senza una conoscenza basata sulla ricerca e un piano di contenuti solido, è possibile aggiungere meta tag finché non si diventa blu in faccia, e semplicemente non fare nulla di utile.

SEO Fail 7: nessuna strategia SEO a lungo termine

Senza un processo costante di ottimizzazione, è inevitabile che le tue posizioni in classifica inizieranno a calare, prima o poi. Ogni volta che una nuova pagina o un nuovo contenuto viene aggiunto al tuo sito, deve essere adeguatamente studiato in relazione ai tuoi obiettivi di marketing, e trattato in modo appropriato. Inoltre, gli algoritmi dei motori di ricerca cambiano centinaia di volte l’anno, e tenere il passo con l’ultimo aggiornamento è un lavoro a tempo pieno che può essere gestito al meglio soltanto da esperti che fanno questo tutti i giorni.

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SEO Fail 8: non avere un blog aziendale

Troppe poche aziende hanno un corporate blog in cui pubblicano regolarmente (e non solo la prossima fiera a cui parteciperanno). Contenuti aggiornati e approfonditi sono assolutamente necessari per il raggiungimento di alte posizioni in classifica, poiché gli algoritmi dei motori di ricerca interpretano contenuti nuovi come più rilevanti per alcuni tipi di ricerche. E’ fondamentale aggiornare il tuo sito web regolarmente, idealmente più volte al mese.

Creare un blog aziendale è un ottimo modo per accogliere contenuti freschi. Inoltre, la scrittura SEO per un blog coinvolge un approccio molto tattico, è  necessario trovare un delicato equilibrio tra troppe poche e troppe parole chiave, al fine di ottenere un buon posizionamento e contemporaneamente fornire agli utenti un’esperienza positiva, che contribuisca a creare una percezione di credibilità e affidabilità dell’azienda. Approcciati al blog con in mente la tua ricerca di parole chiave, ma ricorda che stai in primo luogo scrivendo per il pubblico. I motori di ricerca sono esperti nel riconoscere contenuti palesemente scritti per loro.

SEO Fail 9: non avere una strategia social

Alcune aziende hanno ancora dubbi riguardo all’adottare una strategia social. A prescindere dal tipo di attività, indicatori da social network come Facebook, Twitter, LinkedIn e Google + (solo per citarne alcuni) possono effettivamente contribuire al ranking sui motori di ricerca. Più attiva è la tua azienda ed i suoi seguaci, più avrai supporto e testimonianze, che significano autorevolezza e credibilità sia per i potenziali clienti che per i motori di ricerca. Quindi assicuratevi che la tua presenza sociale sia in linea con i tuoi obiettivi di ottimizzazione per i motori di ricerca.

SEO Fail 10: l’ultimo è tutto tuo!

Cos’ho dimenticato? Puoi contribuire a questo post scrivendo qual è secondo te l’ultimo SEO Fail che le aziende fanno più spesso. Aiutami scrivendo il tuo nei commenti qui sotto!

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L'autore di questo post

7 risposte

  1. Post molto fico e completo (e poi l’immagine in copertina mi fa lollare pesante).

    10° fail for me: LINK A SECCHIATE: ovvero non rispettare i primi 9 punti e cercare di risolvere l’ottimizzazione/considerare come SEO unicamente il prendere e fare Link Building di massa a cannone senza alcun costrutto né risultato.

  2. A me capita spesso di vedere siti in più lingue con l’indicizzazione devastatissima, in cui non vengono curate nemmeno le sitemap multilingua.
    SEO FAIL 10 = Pensare che il sito multilingua “un po’” si posizioni da solo all’estero! 😉

  3. Bell’articolo, diciamo completo, grazie anche soprattutto alla collaborazione degli altri utenti. 😉
    Effettivamente spiegare in cosi pochi punti il lavoro di un SEO, almeno in questo caso, quello che lo stesso non dovrebbe mai fare significherebbe sminuire non dare il giusto valore al suo operato.
    Mi soffermo alla didascalia dell’articolo che inizia cosi:
    L’ottimizzazione per i motori di ricerca è uno dei metodi migliori e meno costosi per attirare nuovi visitatori del sito ed acquisire nuovi clienti… quel “meo costosi” potrebbe ingannare potenziali clienti che intenzionati a far conoscere il proprio sito web potrebbero pensare che assoldare una figura professionale che dia una bella sistemata ai contenuti del sito, keyword, meta tag, articoli e quant’altro sia poco costosa.
    Al contrario credo che un servizio SEO, visto che si tratta di affrontare un’attività a lungo termine e che porterà risultati sempre nel lungo periodo credo che affermare che questa soluzione sia poco costosa sia poco corretto nei confronti del cliente.
    Meglio spiegare e definire le differenze al cliente fra un servizio SEO le altre diverse tipologie di marketing che si possono adottare sul web.
    Come le campagne pubblicitarie acquistabili su diverse piattaforme che hanno un costo per clik, adversiting ecc..ecc… queste hanno effetto immediato sui risultati di ricerca ma appena finisci di pagare non esisti più!!
    Mentre con un servizio SEO ben studiato i risultati rimarranno nel tempo, e l’azienda si fara conoscere e apprezzare in modo “naturale”, anche se per alcune categorie si impiegherà di più per far emergere un azienda e il suo relativo sito…

    Chiedo scusa, forse ho scritto troppo…
    Mi sembrava corretto e non sono riuscito a trattenermi dovevo scrivere il mio punto di vista

    1. Fabio, grazie per la precisazione. Comunque non intendevo far pensare che un servizio SEO “costa poco”, ma che ha un migliore rapporto costo-beneficio rispetto a molte altre forme di pubblicità, soprattutto quelle tradizionali.

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