4 consigli utili per creare una perfetta strategia di content curation

strategia di content curation
Indice dei contenuti

Creare contenuti in modo costante è un’attività che richiede tempo, ma è fondamentale se si vuole competere con le aziende che operano nel panorama del marketing digitale. Dai freelancers alle multinazionali, tutti cercano ora di creare contenuti che abbiano il potere di attirare l’attenzione del pubblico sui social media. Questo significa che, negli ultimi mesi, il numero di contenuti pubblicati è cresciuto vertiginosamente.

La vostra sfida è quindi doppia: da un lato, dovete continuare a creare contenuti, e dall’altro, dovete distinguervi dalla massa e attirare quanto più possibile l’attenzione del pubblico. E se pensate che sia facile, siete sulla strada sbagliata. E qui arriviamo alla content curation, un’attività da cui non si può prescindere se si vuole andare nella direzione giusta.

La cura dei contenuti può essere infatti un buon modo per dimostrare la vostra esperienza, rendere il vostro brand importante e risparmiare tempo. Ma nonostante sia il modo più semplice per ottimizzare il flusso dei contenuti, non sempre avviene in modo corretto. Ecco allora quattro consigli utili per una strategia di content curation impeccabile.

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1. Scegliere i contenuti giusti da condividere

Ho una domanda da porvi: tra tutti i contenuti disponibili, come fate a scegliere quello da condividere? Una buona regola da seguire, in questo caso, potrebbe essere quella di chiedervi “ho trovato utile questo contenuto”? E anzi, prima dovreste domandarvi perchè gli utenti vi seguono. Molto probabilmente, il pubblico segue il vostro brand perché rappresentate a pieno valori importanti per loro, o perché fornite informazioni utili attraverso i vostri account.

Quindi, se voi siete i primi a non trovare utili i vostri contenuti, non potete certo sperare che lo facciano i vostri utenti. Un’introduzione lunga per dirvi una cosa semplice. Dovrete essere voi i primi a leggere gli articoli e vedere i video che avete intenzione di condividere con i follower.

Ecco allora qualche dritta su come trovare il tipo di contenuto giusto da pubblicare:

  • Chiedere a Google. Una volta che avete chiaro l’argomento di cui volete occuparvi, una semplice ricerca su Google vi permetterà di trovare una serie di account correlati piuttosto utili. Ad esempio, provate a cercare “i migliori account Facebook per…” e vi comparirà subito una lista di risultati che potrete utilizzare come meglio credete.
  • Sfruttare il vostro network. Se avete costruito bene la vostra rete di contatti, questa può rivelarsi una fonte inesauribile di stimoli e spunti per i vostri contenuti.
  • Twitter. Tenere sotto controllo gli hashtag di tendenza è un buon modo per controllare se in Rete sta circolando qualche notizia rilevante. Non perdete neppure i titoli di maggior tendenza e ricordate sempre di monitorare il vostro Feed. Si tratta di soluzioni ottimali per rimanere sempre sul pezzo e avere spunti per i nuovi contenuti.
  • Seguire i maggiori portali di notizie. Fare riferimento a portali di notizie è utile per capire cosa ha impatto sugli utenti e cosa no.
  • Buzzsumo. Buzzsumo analizza i contenuti di tendenza cosicché voi possiate vedere cosa è più pertinente e in trend rispetto a determinate parole chiave. Inoltre, è un buono strumento che permette di capire se state condividendo il giusto tipo di contenuto.

In poche parole, condividete soltanto contenuti che reputate buoni. Quelli cattivi, infatti, possono danneggiare il vostro brand e la vostra immagine. Ad esempio, recentemente Levi’s Jeans ha condiviso una campagna pubblicitaria che è risultata poco sensibile nei confronti delle persone, generando così un grande clamore sui social network.

2. Aggiungere sempre le vostre considerazioni

Quando pensate a condividere o meno un contenuto, ricordatevi anche di pensare se questo può darvi la possibilità di aggiungere il vostro punto di vista. Chiedetevi allora se:

  • potete riassumere il contenuto. Come anticipato, recentemente si ha una sovrapproduzione di contenuti. L’idea di poter riassumere un lungo articolo è, ad esempio, molto utile e vi permette anche di imporvi come esperti del settore. Se non avete tempo di riscrivere tutto, provate almeno a riassumere le frasi che contengono i concetti chiave dell’articolo stesso.
  • potete porre un quesito. Se avete poco tempo a disposizione, una buona idea per interagire con gli utenti può essere quella di condividere un contenuto e poi porre loro una domanda. Ad esempio, pubblicare un video con un titolo accattivante e accompagnato da una domanda ben posta può generare ben 10 volte l’engagement rispetto ad un normalissimo Tweet.
  • potete prendere una citazione. C’è qualcosa di interessante in un contenuto che avete pensato di condividere? Bene, allora prendetelo, fatelo vostro e utilizzatelo quando condividete il vostro contenuto. Credetemi, è anche questo un buon modo per stimolare l’interazione del pubblico.

3. Essere social

Cosa significa essere social quando si parla di content curation? Ve lo spiego in poche parole. Se condividete il contenuto di qualcun altro, è importante che ne tagghiate il profilo originario. Anzi, se riuscite a ritagliarvi un po’ di tempo per inviargli una nota personale potrebbe essere davvero un’ottima idea.

Chiaramente, non avete bisogno di chiedere il permesso per ricondividere il contenuto di un altro account, ma mettervi in comunicazione può non solo farvi notare, ma anche aprire la strada a collaborazioni e contenuti in co-branding.

Si tratta di una soluzione utile ad entrambe le parti, perché sia voi sia il profilo a cui avete attinto potrete usufruire di un pubblico totalmente nuovo.

4. Pubblicare i contenuti al momento giusto

Se metà dei vostri sforzi va rivolta alla content curation, l’altra metà invece deve concentrarsi sulla scelta del momento giusto per la condivisione. L’obiettivo è quello di pubblicare nel momento preciso in cui il contenuto viene visto maggiormente: un’impresa difficile, ma non impossibile se si tengono in considerazione alcune accortezze. Ecco cosa dovete tenere in mente per ogni singola piattaforma:

  • Facebook. In questo caso, è conveniente pubblicare soprattutto negli orari in cui le persone sono lontane dai loro luoghi di lavoro. Generalmente, gli utenti utilizzano Facebook quando non hanno altro da fare, e visionario il Feed in maniera piuttosto veloce (e poco attenta), per cui assicuratevi di pubblicare contenuti che siano visivamente attraenti per il pubblico.
  • Twitter. Il pubblico di Twitter è più educato e professionale. Sempre più persone lo utilizzano come fonte di notizie e/o per entrare in contatto con un pubblico ben selezionato. Ora, per avere successo sulla piattaforma è necessario considerare che un Tweet ha un’emivita ben precisa e una forma abbreviata, per cui è fondamentale che produciate un volume di contenuti maggiore rispetto agli altri social.
  • Instagram. Per scegliere l’orario giusto per la pubblicazione su Instagram, dovete considerare che l’età media del pubblico oscilla tra i 18 ed i 30 anni. Questo significa che gli utenti utilizzano la piattaforma piuttosto tardi, concentrandosi soprattutto attorno alle 21.00, per cui conviene che lo teniate in considerazione al momento della pubblicazione.

Questi consigli sono tutti molto utili nella strategia di content curation, ma quello a cui davvero dovete dare importanza è cosa condividete, come e quando. Una volta definiti questi tre parametri, potete cominciare a rendervi conto che la visibilità del vostro brand aumenta, che il vostro engagement cresce e che gli altri utenti sono invogliati a condividere i vostri contenuti.

[ via socialmediatoday.com ]

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